Una ottima iniziativa da parte di Custodia di Terra Santa per venire incontro alla famiglie cristiane, ora messe in difficoltà anche dai problemi del coronavirus
Terra Santa: La Custodia offre alloggi per fermare l’esodo
Per mantenere la presenza dei cristiani in Terra Santa, i francescani della Custodia offrono alloggio a diverse migliaia di seguaci di Cristo. In connessione con la pandemia, la raccolta di quest’anno per la Terra Santa avrà luogo il 13 settembre.
Nei secoli passati la Custodia ha offerto olio e pane ai cristiani di Terra Santa. Oggi le esigenze sono diverse, quindi il sostegno dei francescani ha cambiato la sua dimensione sociale e pastorale. I Frati Minori, con l’aiuto di altre comunità religiose, gestiscono principalmente scuole, case per anziani e centri sanitari.
Un problema particolare oggi è tenere i cristiani nelle loro case in quelle che ora sono in Israele e sotto l’Autorità Palestinese. I francescani stanno cercando di fermare la crescente emigrazione, incl. attraverso la nuova opera “Open House”, che offre aiuto alle famiglie nella costruzione di case, nella ristrutturazione di appartamenti, supportando il processo di locazione e persino fornendo un nuovo posto dove vivere.
[su_quote]-Questa casa è tutta la mia vita. Ha un significato speciale per me e non potrei mai lasciarlo. Mio figlio Musa ha ripetutamente cercato di convincermi a lasciare il Paese, ma io ho sempre risposto con assoluto rifiuto. I francescani non ci prendono un soldo e non chiedono di uscire di casa. Più di 20 famiglie vivono in questo edificio, nessuna di loro paga l’affitto. La Custodia ha restaurato molte case. Sono qui dal 1961 e i frati francescani non mi hanno mai chiesto di pagare l’affitto. Dio benedica i fratelli per quello che offrono alle persone , dice Graziella Qamar, una cristiana che vive nella Città Vecchia, al Christian Media Center.[/su_quote]
Il Centro multimediale francescano di Terra Santa annuncia che la Custodia ha messo a disposizione 72 case a Betlemme in Cisgiordania e 582 appartamenti a Gerusalemme, dentro e fuori la Città Vecchia, per famiglie cristiane. I francescani hanno ricevuto oltre 700 domande, 250 delle quali urgenti.
La raccolta “Pro Terra Sancta”, rinviata dalla Congregazione per le Chiese Orientali a causa della pandemia COVID-19, si svolgerà quest’anno il 13 settembre. “La Chiesa universale potrà così fornire l’assistenza necessaria alla terra su cui è radicata la nostra fede, attraverso uno sforzo di solidarietà e di comunione nella sofferenza”, si legge nel sito della Custodia. La raccolta è stata iniziata da Papa Paolo VI nell’Esortazione Apostolica Nobis ad Animo, pubblicato il 25 marzo 1974 per sostenere la Chiesa a Gerusalemme.
Fonte: Vatican News