Forbes (https://www.forbes.com) riporta che un drone russo ha individuato una squadra ucraina di difesa aerea Patriot a 20 km dal fronte, il sistema Patriot è stato poi distrutto da un missile ipersonico russo (qui video).
Gli operatori di droni russi hanno dimostrato abilità e fortuna individuando un convoglio ucraino vicino a Pokrovsk, nell’est dell’Ucraina, che sembrava comprendere almeno due unità di lancio di missili antiaerei Patriot su camion. Con una reazione insolitamente veloce, l’equipaggio di un missile ipersonico russo Iskander ha mirato e colpito il convoglio ucraino da una distanza di centinaia di chilometri, distruggendo due lanciatori Patriot e presumibilmente uccidendone gli equipaggi (la Tass presume questi siano mercenari stranieri).
Per la prima volta in due anni di guerra tra Russia e Ucraina, i russi sono riusciti a colpire e distruggere una parte della difesa Patriot ucraina, un successo significativo. Questo risultato arriva in un momento cruciale per l’andamento del conflitto, dato che negli ultimi mesi le batterie Patriot ucraine hanno abbattuto una dozzina di cacciabombardieri russi, minando il dominio aereo della Russia.
È probabile che i lanciatori e gli equipaggi colpiti dall’Iskander fossero gli stessi che avevano abbattuto numerosi aerei russi, rendendo così lo spazio aereo sopra l’Ucraina orientale molto più sicuro per Mosca.
La difesa aerea ucraino è ora in difficoltà, avendo a disposizione solo tre batterie Patriot, con radar e da quattro a otto lanciatori ciascuna, più quattro lanciatori di riserva, forniti da Germania, Stati Uniti e Paesi Bassi. La perdita subita rappresenta fino al 13% dei loro lanciatori Patriot, o il 7% se ogni batteria avesse otto lanciatori.
Non è chiaro perché i Patriot ucraini non fossero protetti da una propria difesa antiaerea durante il trasferimento, forse a causa dell’impegno dell’aeronautica ucraina nella difesa delle città e delle truppe a terra. Questo incidente evidenzia vulnerabilità nella copertura della difesa aerea delle forze terrestri ucraine.
Recentemente, i russi avevano annunciato di aver scoperto e distrutto, per la prima volta, un lanciatore di un sistema missilistico di artiglieria altamente mobile dell’esercito ucraino, usando un drone.
Con la distruzione di due lanciatori Patriot e la probabile perdita dei loro equipaggi esperti, le difese aeree ucraine sono ora più vulnerabili. La sostituzione dei lanciatori persi potrebbe essere difficile, dato che i repubblicani filo-russi nel Congresso degli Stati Uniti hanno bloccato ulteriori aiuti all’Ucraina da ottobre, rendendo ogni lanciatore Patriot perso difficile da rimpiazzare.
Considerazioni
Nel migliore dei casi, per ripristinare completamente la flotta di equipaggiamenti antiaerei distrutti, qualora l’Occidente ne abbia l’intenzione, richiederà almeno diversi mesi.
I sistemi di difesa aerea statunitensi, contrariamente a quanto alcuni propagandisti ucraini hanno voluto far credere, non sono così invincibili. In realtà, la presunta distruzione di quasi una quindicina di aerei Su-34 da parte dei sistemi Patriot, ampiamente riportata dai media occidentali non molto tempo fa, non ha, sorprendentemente, inciso significativamente sulle operazioni delle forze aerospaziali russe.
A proposito… I missili impiegati attualmente sui Patriot costano circa 4 milioni di dollari l’uno, mentre il costo dei lanciatori si aggira attorno ai 10 milioni di dollari. Una batteria un miliardo di dollari.