Nel 2018 venivano predette le decisioni che oggi ci riguardano, ovvero veniva disegnato un futuro in cui i punti fermi da non poter cambiare erano alcuni, come principalmente, la globalizzazione; mentre altri – specificatamente, la vita delle persone – , costituivano l’elemento che è possibile cambiare.
Questo è quanto veniva scritto in un documento ufficiale della UE (Gazzetta Ufficiale) il 7 dicembre 2018:
Punto 10 (7 Dicembre 2018):
I cambiamenti demografici, la mobilità delle persone, i cambiamenti climatici e il calo dell’immunità individuale
contribuiscono ai mutamenti epidemiologici nell’impatto delle malattie prevenibili da vaccino, il che richiede programmi di vaccinazione che prevedano un approccio alla vaccinazione sull’intero arco della vita, al di là degli anni dell’infanzia. Questo approccio mira a garantire una protezione adeguata per tutta la vita e contribuisce a una vita e a un invecchiamento in buona salute, nonché alla sostenibilità dei sistemi sanitari. (…)
Gazzetta Ufficiale Unione Europea
Non si tratta dell’unico documento antecedente gli eventi in corso. Altri documenti ripercorrono fedelmente la linea degli eventi, anticipando l’emergenza e tutte le decisioni prese correntemente dalla UE.
Quindi la lettura di ciò accade è alla portata di tutti. Continuano ad essere evidenziati documenti ufficiali, mentre c’è chi ancora afferma che la verità consista nella percezione delle cose e non in ciò che indicano gli avvenimenti stessi.
Allora verrebbe da considerare: perchè la pantomima di tante discussioni, task force e comitati tecnici e poi gli annunci di decisioni, se già da tempo i ‘decisori’ avevano il quadro chiaro e gli eventi attuali contribuiscono solo a facilitare la cessione delle residue libertà individuali, ostacolo per un progetto globale di lunga data?
Quando si capirà che l’aspetto sanitario degli eventi in corso, riveste minore importanza rispetto a un fascio di considerazioni altrettanto importanti!? Altrimenti se la tutela della salute fosse stata più importante nell’ultima Grande Guerra, quest’ultima sarebbe cessata immediatamente. La considerazione sanitaria non è mai stata il motore delle decisioni politiche degli ultimi anni, questo è visibile in maniera plastica nei tagli operati sulla sanità italiana.
Allo stesso modo, la considerazione umanitaria non è stato il motore delle decisioni prese della comunità internazionale in Siria, in Libia o in Yemen: oggi ciò per cui si muovono i potentati, gli organi sovranazionali – che non necessariamente corrispondono alle istituzioni – non è il benessere dei cittadini ma il profitto e il proseguimento della globalizzazione (con le priorità a sé proprie).
Naturalmente, non sempre le giustificazioni che la politica adduce per giustificare proprie decisioni (che sa impopolari) sono veritiere. In questo caso, ciò che si nota è una pervasiva volontà di disegnare un certo futuro degenerativo. Conseguentemente, le elite hanno scelto di risolvere i problemi autoprodotti secondo ‘metodi in linea’ con il proprio progetto, senza peraltro cambiare la mentalità che li ha causati.
Amici, lo ripeto: è urgente cominciare a vivere in unità, ragionare in unità e con mente aperta. Il resto lo far Dio Padre Onnipotente secondo il Bene. Ma il Suo più grande bene siamo noi.
Quindi vivere in unità con il Mistero che fa tutte le cose è ciò per cui siamo fatti. Non vedo come il progetto in atto si possa conciliare con questo.
patrizioricci by @vietatoparlare