La Germania valuta di richiamare 900.000 riservisti, lanciata esercitazione NATO al confine con la Russia

Oggi, mercoledì 5 giugno, a Klaipeda, in Lituania, è iniziata la più grande esercitazione navale della NATO, Baltic Operations 2024. Con la partecipazione di oltre 50 navi di varie classi e tipi, 45 elicotteri e aerei, e 9.000 militari, questa esercitazione rappresenta la più imponente manovra marittima della NATO nel Mar Baltico mai effettuata prima.

Tuttavia, in un periodo di guerra e con il conflitto in corso tra Ucraina e Russia, nel quale la NATO è coinvolta, anche se indirettamente, l’opportunità di svolgere una simile esercitazione proprio ai confini con la Russia è altamente discutibile.

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USS Kearsarge (LHD 3) conducts flight operations in the Baltic Sea.” by Official U.S. Navy Imagery is licensed under CC BY 2.0

Tra l’altro, è da considerare che la Russia non ha ammassato nessuna forza di invasione ai confini con la UE.

Pertanto, questo tipo di esercitazione non solo rischia di intensificare ulteriormente le tensioni, ma è da considerare come una provocazione diretta contro Mosca. Invece di cercare di attenuare i conflitti e promuovere la diplomazia, tali manovre militari rischiano di alimentare il fuoco di un’escalation che avrebbe conseguenze devastanti per l’intera regione.

La scelta di condurre queste esercitazioni in un momento così delicato denota una mancanza di intelligenza e di visione strategica.

Mentre migliaia di vite vengono perse in Ucraina e le tensioni globali aumentano, l’organizzazione di una massiccia della ‘Baltic Operations’ alle porte della Russia invia un messaggio sbagliato e pericoloso. Invece di lavorare verso la de-escalation e la pace, la NATO sembra voler intensificare il rischio di un conflitto diretto.

Richiesta la mobilitazione di 900.000 riservisti tedeschi

Pergiunta, mentre inizia tale esercitazione, la presidentessa Marie-Agnes Strack -Zimmermann della commissione di difesa del parlamento tedesco ha appena lanciato un appello pubblico al governo affinché attivi 900.000 riservisti tedeschi.

Ormai, la NATO e parecchi paesi europei hanno detto apertamente che non accetteranno mai una vittoria della Russia in Ucraina.

La notizia è riportata dalla nota pubblicazione Zero Hedge che chiede provocatoriamente:

Occorre porsi una domanda più importante … :  quali saranno le conseguenze se i sostenitori occidentali dell’Ucraina si rifiutassero di prendere in considerazione l’idea di negoziare un cessate il fuoco? 

Ovviamente si andrebbe verso uno scontro devastante che coinvolgerebbe direttamente la UE con il sostegno degli USA.

Alla luce di questa prospettiva ormai chiara, Mosca ha lanciato il seguente avvertimento: “Un conflitto diretto con La NATO rappresenterebbe una minaccia esistenziale per la Russia considerando la superiorità del blocco nelle forze convenzionali… Di conseguenza, qualsiasi scontro del genere giustificherebbe lo spiegamento di armi nucleari secondo la dottrina nucleare russa”.

Stati Uniti e dei paesi europei stanno considerando l’idea di colpire la Russia all’interno del suo stesso territorio utilizzando armi posizionate in Romania, Polonia o Ucraina

Non si tratta di una minaccia senza fondamento come i media italiani vogliono farci credere in maniera irresponsabile. L’analista geopolitico brasiliano di fama mondiale Pepe Escobar , ha appena pubblicato una  intervista in cui parla delle intenzioni degli Stati Uniti e dei paesi europei riguardo all’uso di armi della NATO per attaccare la Russia. Egli menziona specificamente che questi paesi stanno considerando l’idea di colpire la Russia all’interno del suo stesso territorio utilizzando armi posizionate in Romania, Polonia o Ucraina.

Pepe Escobar discute delle crescenti tensioni tra la NATO e la Russia, mettendo in luce le provocazioni dell’Occidente e la seria risposta russa, soprattutto da parte di Dimitri Medvedev. Escobar sottolinea che la Russia è stanca delle provocazioni continue e delle linee rosse ignorate. Parla anche delle gravi implicazioni di un conflitto diretto con la NATO, suggerendo che la Russia potrebbe rispondere in modo devastante, ma sta cercando di evitare una guerra calda totale.

Tuttavia, Escobar avverte che l’escalation delle provocazioni potrebbe diventare insostenibile, portando a un conflitto diretto che nessuno desidera, ma che sembra sempre più probabile.