Bielorussia/Polonia: la maggior parte dei profughi che cercano di attraversare la Polonia, è curda

I migranti che cercano di entrare in Polonia per andare in Germania sono curdi delle città irachene di Dahuk e Zahu. Sono volati in Bielorussia in aereo da Damasco. Poi sono arrivati ​​al confine polacco in modo ordinato.

Questo particolare è stato rilevato da una serie di interviste a tappeto eseguite dal quotidiano Mk. La situazione continua ad essere drammatica e apparentemente senza soluzione: tutti i migranti che erano riusciti ad oltrepassare la frontiera sono stati riportati oltre confine, mentre alcuni sono stati arrestati.

Per quando riguarda le parole di Lukashenko che ha affermato ieri di voler chiudere il rubinetto del gas verso l’Europa, non è il caso di commentare, visto che il gasdotto è di proprietà di Gazprom che è russa, non di sua proprietà.

È da segnalare invece la posizione russa: Mosca è preoccupata per la china che sta prendendo la questione migranti. Il segretario stampa del presidente russo Dmitry Peskov ha detto: “Speriamo che in nessun modo questo prenda una forma che minacci la nostra sicurezza”.

Cosa voleva intendere Peskov? È molto semplice: la Bielorussia ha accumulato un numero enorme di migranti sul proprio territorio. I migranti si incontrano spesso nel centro della capitale bielorussa. Ma un simile movimento è improbabile sia passato inosservato.  È molto improbabile che un numero così grande di rifugiati sia arrivato nel territorio della repubblica all’insaputa del governo bielorusso. Il governo bielorusso se avesse voluto, avrebbe potuto contrastare l’afflusso. Certo che non ha commesso però nessuna infrazione, così come non la commette l’Italia facendo sì che i migranti transitino nel nostro paese per raggiungere altri paesi europei.

Altra domanda che sollevano le vicende in corso è se è “umano” prendere la posizione polacca che è solo di polizia. Più che le minacce, sarebbe auspicabile che la UE mitigasse le reazioni polacche e prendesse un accordo con Minsk – come del resto ha sempre fatto – per i rifugiati che premono dalla frontiera turca e dalle frontiere di tutti i paesi del Magreb.

Polonia
Secondo le autorità polacche, ci sono circa 4mila migranti vicino al confine polacco

Sta di fatto che i rifugiati sono stati trasferiti al confine con la Polonia in modo organizzato. Questo ovviamente da una parte è l’unica cosa che Minsk poteva fare, ma da un altro lato rispecchia anche i pessimi rapporti tra i due paesi. In questo caso la bilancia pende da una parte: non è Lukaschenko che interferisce nella politica europea o polacca.

Comunque, la Bielorussia una volta non aver arginato preventivamente l’afflusso (per una qualche ragione), ora non può certo sistemare questa folla di profughi in maniera diffusa su tutto il proprio territorio. Semplicemente non ha i mezzi per sostentarla e sistemarla in maniera adeguata, almeno non senza aiuto europeo, non senza un accordo.

Ovviamente, anche la Russia teme che i migranti possano precipitarsi attraverso il confine aperto verso la Russia. Questo preoccupa il Cremlino. Oggi Putin ha dovuto discutere personalmente con Lukashenko della situazione dei rifugiati ai confini della Bielorussia con la Polonia.

Non è del tutto da escludere che Lukashenko abbia deliberatamente fatto affluire i rifugiati nel suo territorio per costringere l’Unione Europea a negoziare. Quindi, è plausibile che attraverso questo dialogo obbligato per l’Europa, lui tenti di ripristinare il vettore politico occidentale precedentemente bloccato. Dopotutto, la strategia multi-vettore è nella tradizione della politica estera di Lukashenko.

È interessante che in una intervista ieri Lukashenko ha detto che se la Polonia continuerà a bloccare la frontiera, i profughi saranno presi e portati in aereo a destinazione in Polonia, Germania etc. , visto che si tratta per la maggior parte di ricongiungimenti. Inoltre, nella stessa intervista, Lukashenko si è fatto scudo con la Russia, dicendo che coinvolgerà Mosca nel” vortice “di eventi al confini bielorusso-polacco”.

In conclusione, sorvolando sull’atteggiamento della Polonia che ha messo su un asset come per andare in guerra (ha schierato anche carri armati, senza peraltro fornire assistenza a questi disperati), la soluzione più semplice sarebbe fermare immediatamente l’afflusso di migranti verso la Bielorussia e quindi verso la Polonia.

Onestamente, oltre che ingiusto per i migranti stessi, non vedo come questa situazione possa essere vantaggiosa per la Bielorussia o per qualcuno.

Vp News

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