La Meloni cambia idea sulle sanzioni alla Russia e sulla Crimea

Ci siamo sbagliati. L’annessione della Crimea nel 2014 è stata una chiara violazione del diritto internazionale e un assaggio delle intenzioni aggressive russe su tutta l’Ucraina. Da allora Mosca ha imposto il suo modello autoritario e violato i diritti delle popolazioni della penisola》.

All’indomani dell’annessione della Crimea e delle sanzioni contro la Russia, nel 2014, la Meloni chiamava l’Italia al ritiro delle sanzioni stesse, affermava fosse insensato forzare l’ingresso dell’Ucraina nella UE e nella Nato e definiva le scelte dell’allora governo italiano come quelle di un “servo sciocco degli Usa” (https://youtu.be/GSbFH-J8OxU?si=wAReh-n3Uzmljfyw).

Oggi dice: 《Nel 2014 non si era compreso appieno la portata di quanto stava accadendo e forse si era sperato che potesse fermarsi lì la pulsione imperialista di Mosca. Abbiamo sbagliato》.

Ribadisce di essere al fianco dell’Ucraina senza esitazioni e che aiuterà la ricostruzione organizzando una conferenza ad hoc in Italia nel 2025.
“Per contribuire alla rinascita economica dell’Ucraina“. E l’Italia?

https://t.me/infodefITALY/8581

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