“Si chiama Endovirstop, è un prodotto basato su una molecola naturale a basso costo che ha il fine di prevenire le infezioni virali respiratorie, Covid-19 incluso. È stato sviluppato da una start-up italiana, Ebtna-Lab, guidata dal genetista Matteo Bertelli, che sabato è stato premiato al Congresso europeo di Biotecnologie di Praga per il «miglior prodotto anti-Covid». Eppure l’Aifa non si era dimostrata interessata, e diversi studi di sicurezza ed efficacia sono stati condotti all’estero. «Lo spray veicolerà il principio attivo direttamente nelle vie respiratorie» e può rendere superfluo il vaccino. La Nuova Bussola ha intervistato Bertelli” (NBQ).
Alla notizia la reazione può essere di scetticismo. Ma io non lo sarei. A proposito di quanto contenuto nell’articolo della NBQ, ricordo distintamente che nei primi istanti dell’epidemia di coronavirus con acutizzazioni Covid , si parlava chiaramente che nei primi tre/4 giorni il virus rimane latente, alloggia, alberga, dimora provvisoriamente nella faringe, prima di propagarsi nelle vie respiratorie profonde, battaglia lì e si manifesta come un comune mal di gola. Perchè proprio lì, perchè si trattiene lì? La risposta che un esperto, un meico dava è che la gola è la nostra difesa di primo tempo, la prima line insomma.
Poi in alcuni soggetti, superate queste difese, va oltre.. Questo nei dibattiti all’inizio, si diceva utilmente , ora non si dice più . Né su questo, né sulla immunizzazione e sul sistema immunitario che va rafforzato nessuno spende energie. Tornando a bomba: curando l’affezione SAR COV 2 come una faringite in modo adeguato e violento, dicevano si sarebbero evitate le complicanze. Verosimile quindi la notizia è vera . Ma l’articolo non dice la tempistica di somministrazione, non specifica questi dati. Di conseguenza oggi si tratta più il virus come l’uomo nero e non come un virus. Credo che si sia media e politica , conviventi in questo. Cosicché una malattia molto infettiva diventa qualcosa di metafisico.
La NBQ dice : “L’endocitosi è il meccanismo per cui un virus – che è una sorta di parassita – entra nelle cellule dell’organismo ospite. In seguito all’esplosione della pandemia da Coronavirus, la comunità scientifica si è particolarmente dedicata agli studi sul virus ed è emerso che la modalità con cui il Coronavirus entra nelle nostre cellule non utilizza solo il famoso recettore Ace2, su cui si stanno concentrando coloro che lavorano ad un vaccino, ma anche le zattere lipidiche. Lo studio del nostro istituto ha confermato tale aspetto e abbiamo quindi deciso di trovare, tra le molecole naturali, quelle che potessero impedire l’ingresso del virus andando ad agire proprio sul meccanismo dell’endocitosi lipid-raft mediata”.
Ma alla fine, si dimostra che invece ci si basa su un unico principio:
Lo spray veicolerà il principio attivo direttamente nelle vie respiratorie, ottenendo un’azione decisamente rapida. Non dimentichiamo che il Coronavirus, quando entra nel nostro organismo, si localizza principalmente in gola, per poi diffondersi nel resto dell’apparato respiratorio. (NBQ)
Attenzione, ora non cominciate a trattare il corona-virus come una faringite, ho detto solo che le prime difese naturali sono ubicate nelle linee aeree alte, questo non è un mistero. Poi se la barriera resiste è questione individuale e degli aiuti che gli si da, di risposta; come mi pare l’articolo confermi.
…”un soggetto moderatamente attivo respira durante il giorno circa 20.000 litri di aria ogni 24 ore. Inevitabilmente, quest’aria (che pesa più di 20 kg) contiene particelle e gas potenzialmente tossici. Le particelle, come polvere e fuliggine, muffa, funghi, batteri e virus si depositano sulla superficie delle vie aeree e degli alveoli. Fortunatamente, l’apparato respiratorio dispone di meccanismi di difesa per proteggersi. Solo particelle estremamente piccole, con diametro inferiore a 3-5 micron, penetrano nei polmoni in profondità.
Le ciglia, microscopiche proiezioni vibratili simili a capelli presenti sulle cellule che rivestono le vie aeree, costituiscono uno dei meccanismi di difesa del sistema respiratorio. Con il loro movimento, le ciglia sospingono lo strato di muco liquido che ricopre le vie respiratorie.
Lo strato di muco intrappola gli agenti patogeni (microorganismi potenzialmente infettivi) e altre particelle, impedendo loro di raggiungere i polmoni.
Le ciglia vibrano a una frequenza superiore a 1.000 volte al minuto, spingendo verso l’alto il muco che riveste la trachea di circa 0,5-1 cm al minuto. I patogeni e le particelle intrappolati in questo strato mucoso vengono espulsi tramite la tosse o trasportati nella bocca e quindi ingeriti.
I macrofagi alveolari, un tipo di globuli bianchi presente sulla superficie degli alveoli, costituiscono un altro meccanismo di difesa dei polmoni. Date le modalità dello scambio gassoso, gli alveoli non sono protetti da muco e ciglia, poiché la densità del muco ostacolerebbe il movimento dell’ossigeno e dell’anidride carbonica. In sostituzione di tali protezioni, i macrofagi alveolari individuano le particelle depositate, vi aderiscono, le fagocitano, uccidendo quelle vive, e le digeriscono. Quando i polmoni sono esposti a serie minacce, possono giungervi ulteriori globuli bianchi dalla circolazione sanguigna, specialmente i granulociti neutrofili, per contribuire alla fagocitosi e all’uccisione dei patogeni. Per esempio, quando un soggetto inspira un’elevata quantità di polvere o lotta contro un’infezione polmonare, vengono prodotti più macrofagi e viene reclutato un numero maggiore di neutrofili”. (Se vuoi approfondire vedi Panoramica sull’apparato respiratorio.)
patrizioricci by @vietatoparlare
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