La piu’ grande distruzione di valore nella storia del Dax

“L’acquisizione di Monsanto è una grande idea”, diceva solo qualche mese fa il CEO di Bayer, Werner Baumann. Peccato poi le cose siano andate diversamente e l’acquisizione di Monsanto da parte di Bayer si sia trasformata nella piu’ grande distruzione di valore nella storia del Dax. Come ne usciranno i bavaresi? Non bene, almeno secondo la stampa tedesca, perché in America ci sarebbero già diverse migliaia di cause pronte. Ne scrive il ben informato German Foreign Policy
“La più grande distruzione di valore nella storia del Dax” 
Nel quadro generale di una possibile escalation della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e l’UE, i media tedeschi mettono in guardia da una grave crisi, a causa della quale il gruppo industriale Bayer, leader nel settore della Chimica, dopo le recenti controversie legali negli Stati Uniti inizia a vacillare. Con l’acquisizione del gruppo agricolo statunitense Monsanto, il cui pesticida Glifosato è sospettato di causare il cancro, Bayer si è esposta a un “rischio esistenziale”, scrivono i commentatori. La caduta del titolo causata dalle recenti sentenze giudiziarie in California potrebbe rendere Bayer il candidato ideale per un’acquisizione da parte di “investitori aggressivi”, acquisizione che comporterebbe il rischio concreto di uno spezzatino per la più grande aziende agricola e chimica tedesca, scrive la stampa. Il gruppo nel suo complesso ora vale tanto quanto valeva Bayer prima dell’acquisizione dei suoi concorrenti statunitensi, acquisizione costata circa 63 miliardi di euro. Ciò significa che Monsanto ora “dagli investitori viene valutata con un valore pari a zero”. Nel giro di un anno Bayer ha perso quasi la metà del suo valore di borsa, con perdite che dall’ultimo verdetto di San Francisco sono state del 13%; Monsanto è stata la più grande e rapida “distruzione di valore nella storia del Dax”, si dice negli ambienti finanziari: in un solo giorno di negoziazione è stato bruciato un valore di mercato pari a otto miliardi di euro. Dalla prima sentenza sul glifosato, nell’agosto del 2018, Bayer ha perso circa 30 miliardi di euro di valore in borsa [5].

Processi a valanga per miliardi di dollari

Nella sentenza menzionata, il 19 marzo la corte di San Francisco è giunta alla conclusione che il glifosato, contenuto nel pesticida “Roundup” della controllata di Bayer, Monsanto, è cancerogeno; Il glifosato secondo la corte sarebbe stato un “fattore significativo” di rischio nell’insorgere del cancro dell’accusatore. La giuria di sei membri si è così allineata alle valutazioni di diversi studi scientifici che hanno trovato una connessione tra il pesticida e un aumento del rischio di cancro. L’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro classifica il glifosato come “probabilmente cancerogeno” – in contrasto con l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, che non individua alcun legame [6]. Un’altra indagine rileva in particolare, che sono proprio gli utilizzatori di glifosato, come gli agricoltori o i lavoratori agricoli a mostrare un aumento del 41% del rischio di contrarre un linfoma. [7] Allo stesso tempo ci sono una serie di studi commissionati da aziende chimiche fra il 2012 e il 2016 che non mostrerebbero alcun legame con il rischio di cancro. I critici, come il Bund Naturschutz, affermano che questi “studi industriali” presenterebbero “molte carenze” ma che tuttavia sarebbero stati usati dalle autorità “per valutare l’approvazione del veleno nell’agricoltura”. [8] L’attuale sentenza di San Francisco è un un caso modello che fungerà da guida legale per migliaia di altre azioni legali contro Bayer negli Stati Uniti. In un caso precedente, il malato di cancro aveva ricevuto 78 milioni di dollari di danni. Questa valanga di processi negli Stati Uniti potrebbe costare a Bayer “miliardi di dollari”, si lamentano gli osservatori tedeschi [9]. Nel frattempo, negli Stati Uniti ci sarebbero già circa 11.200 cause ad attendere Monsanto (10).

Disastro economico

A rappresentare un rischio esistenziale per Bayer non ci sono solo i miliardi di dollari dei processi.
Il controverso pesticida glifosato è il diserbante chimico più venduto al mondo, sospettato anche di contribuire alla rapida scomparsa degli insetti a livello mondiale. [11] Il glifosato, simbolo di “un’agricoltura guidata dalla chimica”, genera gran parte dei profitti della costosa sussidiaria di Bayer in America, la Monsanto; negli ultimi tempi circa il “70 % dei profitti operativi di Monsanto” è stato ottenuto grazie a prodotti associati al “glifosato”, così riporta la stampa tedesca [12]. Poiché i processi in corso dovrebbero rafforzare anche nell’UE e in Germania la richiesta di un divieto di utilizzo per il pesticida incriminato, una parte significativa del fatturato e dei profitti di Bayer è considerata a rischio. La città di Los Angeles ha già annunciato che proibirà l’uso del controverso pesticida fino a quando il rischio di provocare il cancro non sarà finalmente chiarito. [13] Nel frattempo, la posizione all’interno del gruppo del CEO di Bayer, Werner Baumann, l’architetto dell’operazione di acquisizione di Monsanto, si fa sempre più difficile. La sorprendente sconfitta legale a San Francisco – Bayer era riuscita a prevalere nella fase iniziale del processo, almeno sui dettagli – per Baumann sarà un problema, dato che molti investitori “stanno perdendo la pazienza”, scrive la stampa economico-finanziaria tedesca [14]

La strategia industriale di Altmaier 

Anche per il governo federale il malcontento di Bayer,
emerso dopo l’acquisizione di Monsanto, pone un problema serio: rende piu’ difficile la costituzione di aziende dominanti e monopolistiche (“campioni nazionali”), promosse dal ministro dell’economia Altmaier e parte della sua “Strategia industriale nazionale 2030” [15]

Multe miliardarie per Google 

Le dispute legali sul glifosato tuttavia sembrano essere colpite dalla dinamica delle crescenti controversie commerciali legate alla crisi tra USA e UE.
Poche ore dopo l’annuncio della sentenza di San Francisco, l’UE ha imposto una multa da oltre un miliardo di euro al colosso americano Google [16]. Il monopolista dei motori di ricerca su internet avrebbe abusato della sua “posizione dominante” per ostacolare illegalmente i concorrenti del servizio “AdSense per la ricerca”.
[su_spacer]Negli ultimi dieci anni, Google nell’UE ha dovuto pagare multe per un totale di 8,25 miliardi di euro. L’ultima multa imposta dalla Commissione europea ammonta a 1,49 miliardi di euro.
Escalation asimmetrica 
In precedenza, il governo tedesco si era dato da fare per fermare le iniziative avviate principalmente dalla Francia e finalizzate ad una maggiore tassazione delle società Internet statunitensi, in quanto ciò per Berlino avrebbe implicato il rischio di una rappresaglia contro l’industria dell’export tedesca impegnata in America [17]. Data la minaccia di una escalation nelle controversie commerciali con Washington, Berlino si trova ora a dover fronteggiare il problema della mancanza di opzioni di difesa, situazione dovuta alle grandi eccedenze commerciali: in una guerra commerciale, infatti, ad essere avvantaggiata è la parte in deficit in quanto può ricorrere ad un escalation basata su misure protezionistiche.
[su_spacer]I paesi orientati all’export difficilmente hanno mezzi di ritorsione efficaci; questi in Europa sembrano concretizzarsi sotto forma di misure punitive nei confronti  dell’industria Internet dominata dagli Stati Uniti. Alla minaccia di Washington di aumentare i dazi sulle auto tedesche, Bruxelles e Berlino vorrebbero rispondere con una corrispondente azione punitiva ancora più dura nei confronti di Google, Facebook e delle altre società Internet americane.

[1] Frank Dohmen, Armin Mahler: Das Vernichtungsmittel. spiegel.de 22.03.2019.
[2] Gabor Steingart: Unternehmenskenner warnt: Bei Bayer wächst die Gefahr der Zerschlagung. focus.de 22.03.2019.
[3] Bayer-Aktie kurz vor Zusammenbruch: Neue Hiobsbotschaft aus den USA. deraktionaer.de 22.03.2019.
[4] Das Bayer-Beben: Monsanto entpuppt sich als “größter und schnellster Wertvernichter der DAX-Geschichte”. deraktionaer.de 20.03.2019.
[5] Schwere Schlappe für Bayer in Glyphosat-Prozess. dw.com 20.03.2019.
[6] Faktencheck: Wie gefährlich ist Glyphosat? swr.de 20.03.2019.
[7] Carey Gillam: Weedkiller “raises risk of non-Hodgkin lymphoma by 41%”. Theguardian.com 14.02.2019.
[8] Glyphosat und Krebs: Gekaufte Wissenschaft. bund-naturschutz.de.
[9] Antje Höning: Bayers Traumdeal wird zu Bayers Alptraum. rp-online.de 20.03.2019.
[10] S. dazu Bayer vor Gericht.
[11] Tina Baier: Macht Glyphosat die Bienen krank? sueddeutsche.de 25.09.2018.
[12] Jost Maurin: Bayer AG schwer erkrankt. taz.de 20.03.2019.
[13] Bayer-Aktie kurz vor Zusammenbruch: Neue Hiobsbotschaft aus den USA. deraktionaer.de 22.03.2019.
[14] Bert Fröndhoff: Glyphosat-Urteil bringt Bayer-Chef Werner Baumann in Bedrängnis. handelsblatt.com 21.03.2019.
[15] Altmaier mag nationale Champions. badische-zeitung.de 06.02.2019.
[16] EU verhängt weitere Milliardenstrafe gegen Google. spiegel.de 20.03.2019.
[17] S. dazu Streit um die Digitalsteuer.

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