La ragionevolezza dell’Ungheria dovrebbe ispirare la UE

Mentre il multipolarismo globale si fa strada nel mondo non senza resistenze che praticano anche il terrorismo (vedi Slovacchia), il presidente ungherese Viktor Orban ha riaffermato il suo sostegno alla Cina e alla Belt and Road Initiative durante la visita ufficiale di Xi Jinping in Ungheria il 10 maggio 2024. Orban ha sottolineato la necessità di cooperazione internazionale e pace, criticando le politiche occidentali di isolamento e disaccoppiamento. Il suo discorso ha esaltato la Cina come pilastro del nuovo ordine mondiale e ha ribadito la storica amicizia tra Ungheria e Cina, suscitando reazioni contrastanti da parte dell’Unione Europea e degli Stati Uniti:

L’Ungheria sceglie la Cina: Orban sfida Ue e Stati Uniti

di Yoann

In un mondo in cui l’egemonia americana sta gradualmente cedendo il passo a nuovi poteri, Viktor Orban, il presidente ungherese, ha riaffermato il suo sostegno alla Cina e alla sua nuova Via della Seta durante una visita ufficiale di Xi Jinping in Ungheria il 10 maggio 2024. Di fronte alle critiche tra Unione Europea e Stati Uniti, Orban difende la sua visione di un mondo multipolare basato sulla cooperazione e sulla pace, in opposizione all’isolamento e al disaccoppiamento sostenuti da alcuni leader occidentali.

Ascoltate attentamente il breve discorso di Viktor Orban, alla presenza di Xi Jinping durante la visita ufficiale della Cina in Ungheria il 10 maggio 2024:

Ora viviamo in un mondo multipolare e la Cina costituisce uno dei pilastri di questo nuovo ordine mondiale.

È la Cina a guidare ora l’ordine economico e politico mondiale. L’Ungheria ha sempre incoraggiato e intrattenuto forti relazioni amichevoli con la Cina. Abbiamo sempre creduto in una Cina unita (NB… per quanto riguarda Taiwan, Orban conferma la visione della Cina in cui Taiwan deve far parte della RPC – Repubblica Popolare Cinese).

L’Ungheria e la Cina hanno sempre avuto un grande rispetto reciproco. Abbiamo sempre considerato la Cina un paese amico, qualunque siano gli avatar della storia. La cooperazione tra Cina e Ungheria risale a decenni di amicizia ininterrotta.

Signore e signori, la visita del presidente Xi Jinping è stata particolarmente necessaria in un momento in cui infuria la guerra ai nostri confini e il mondo si chiede se questa guerra continuerà o se si dovranno compiere sforzi per la pace.

Attualmente l’Ungheria è l’unico paese a far sentire la propria voce in Europa. Oggi l’Europa si è schierata dalla parte della guerra, ad eccezione dell’Ungheria, che chiede un cessate il fuoco immediato e negoziati di pace, sotto l’egida di tutti i Paesi favorevoli alla pace, compresa la Cina rappresentata dal presidente Xi Jinping. Noi ungheresi siamo convinti che non ci sia altra soluzione a questo conflitto, a questa guerra, sul campo di battaglia. Sul campo di battaglia regna solo morte e distruzione. Siamo convinti che la soluzione si trovi al tavolo dei negoziati, attraverso il cessate il fuoco e i colloqui di pace.”

Questo discorso deve essere integrato dal video dell’intervista a Viktor Orban realizzata da un giornalista cinese l’11 maggio 2024. Il presidente ungherese ribadisce il suo interesse per la Belt and Road (Iniziativa cinese per le nuove vie della seta). Orban critica la visione del mondo che sostiene l’isolamento dell’Occidente sotto la guida degli Stati Uniti, quella del disaccoppiamento e della minimizzazione dei rischi, che vede solo i pericoli legati alla Cina e al mondo multipolare (visione sostenuta dall’UE sotto l’egida di von der Leyen e condivisa da Macron e dai leader europeisti ed euro-atlantici dell’UE).

Secondo Orban, l’altra visione del mondo è quella della cooperazione, che permette la pace e l’armonia. La Belt and Road Initiative è parte del contesto multipolare che caratterizzerà il prossimo decennio. Ecco perché Orban aderisce a questa nuova visione del mondo.

Il mondo è cambiato negli ultimi 20 anni; l’egemonia americana e il dominio euro-atlantico stanno lasciando il posto a nuove potenze.

Di fronte all’ascesa di questi nuovi protagonisti, come la Cina, l’Occidente può considerarli un rischio e un pericolo, oppure scegliere di collaborare e cooperare. E questa è la cooperazione che Orban e l’Ungheria scelgono. È in questo contesto che Orban ha accolto calorosamente Xi Jinping, annunciando la firma di 18 contratti, tra cui nuovi progetti per costruire collegamenti ferroviari, la realizzazione di un oleodotto tra l’Ungheria e la Serbia, e la cooperazione nel settore nucleare e geopolitico.

Ovviamente, la posizione dell’Ungheria va contro quella sostenuta dall’egemonia americana e dall’UE.

L’UE è infuriata per la visita ufficiale di Xi Jinping a Viktor Orban e per gli accordi di cooperazione firmati tra Ungheria e Cina. Vedere Orban elogiare la Cina, la Belt and Road Initiative e abbracciare il mondo multipolare fa infuriare i tecnocrati europeisti e i commissari politici, come il settario Guy Verhofstadt.

Per questo tecnocrate liberticida, “ Orban sceglie sempre la Cina e la Russia, prima degli interessi europei. Perché quest’uomo ha ancora un posto nel Consiglio dell’UE (Consiglio dei capi degli Stati membri). Come può l’UE essere così ingenua/stupida ?” Da qui la volontà degli eurocrati di riformare le istituzioni, privando di fatto paesi come l’Ungheria del diritto di voto, poiché le decisioni di politica estera e di difesa dovrebbero essere prese a maggioranza qualificata. Questa UE dovrebbe essere evitata!

L’opposizione europeista a Orban cerca disperatamente di esistere. Peter Magyar, il leader dell’opposizione, con il suo partito TISZA, difende ovviamente le posizioni filoucraine ed euroatlantiche…

Da notare, tuttavia, che Viktor Orban è stato rieletto a larghissima maggioranza il 4 aprile 2022 (la coalizione guidata dal Fidesz di Orban ha vinto con il 53%, mentre una coalizione di opposizione filo-europea United per l’Ungheria aveva poco più del 34%).

Articolo scritto sulla base dei tweet di John Galt sul suo account X (che vi invitiamo a seguire!).

fonte: Le Média en 4-4-2

da: https://reseauinternational.net/la-hongrie-choisit-la-chine-orban-defie-lue-et-les-etats-unis/ .

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