La strage al mercatino di Natale: le solite banali domande

Le solite banali domande  – fonte Rosland
 Naturalmente non ho idea di come funzioni a Berlino, so che in Italia i mercatini natalizi si tengono in zone pedonali dove il traffico è spesso vietato perfino alle biciclette.
Quindi, prima ancora di chiedersi se si tratta o no di un attentato, non sarebbe il caso di chiedersi come fa un Tir a entrare in una zona di “mercatini natalizi e shopping”?
Nessuno a vigilare l’entrata della zona per fermare eventuali mezzi (anche non terroristici) che dovessero perdersi nel traffico berlinese?
I Tir, poi, di norma non entrano in città: trasportando materiali destinati a industrie e depositi,  circolano nelle zone periferiche, nelle tangenziali, nelle zone industriali, artigianali, produttive.
Come è possibile che nessuno veda un Tir aggirarsi per il centro cittadino senza allarmarsi e allarmare dei vigili, qualche stazione di polizia urbana, qualche stazione di vigili del fuoco, qualche muscoloso vigilantes privato?
Poi, a quel che mi raccontano, la Germania è molto attenta all’ecologia, così mi riesce difficile credere che consenta a Tir super-inquinanti di girovagare per il centro mollando tanfosissimi gas di scarico nella zona dello shopping dove di norma si gira a piedi.
In Italia, le zone pedonali o a traffico limitato, vengono protette con aiuole, pesanti paracarri, fioriere a restringimento della carreggiata, così che nemmeno il turista che si è perso abbia modo di entrare per sbaglio in una zona dedicata allo shopping.
In Germania riesce invece a entrarci addirittura un Tir, senza che nessuno se ne accorga prima che sia troppo tardi?
Cioè, ci ammorbano lo spirito disseminando telecamere ogni 500mt anche in strade di campagna, ma nessuno si accorge che un Tir si sta inoltrando in centro città?Questione gps: leggo che il titolare polacco proprietario del camion avrebbe perso il segnale del gps di bordo già dalle 16.
Possibile che questo si perda un Tir senza attivare un allarme?
Il Tir stava trasportando acciaio che avrebbe dovuto scaricare oggi alla Tyssen di Berlino: e la Tyssen non viene allertata della scomparsa del segnale Gps satellitare del Tir sul quale viaggiava un carico che immagino abbia un consistente valore economico per la Tyssen?
I Gps di bordo dei trasporti sono ormai congegni raffinatissimi il cui scopo è non solo quello di seguire la merce trasportata e di scongiurarne eventuali furti, ma di monitorare i camion stessi, il cui valore economico per un’azienda di trasporti è decisivo per la sua stessa sopravvivenza.
Qui abbiamo un Tir partito dall’Italia che arriva a Berlino a mezzogiorno di ieri per fare una consegna di acciaio nella mattinata di oggi.
Alle 16 sparisce il segnale del Gps satellitare del camion, e a nessuno che venga in mente di verificare un allarme elettronico per assicurarsi che Tir e acciaio siano salvi? La Tyssen non era stata allertata del rischio di aver perso il carico? Il titolare del Tir non era preoccupato di aver perso il mezzo?
Fra le 16 e le 19.45, momento in cui il Tir piomba sul mercatino passano quasi 4 ore: dove si trovava il Tir nel frattempo? Nessuno che lo veda partire dal punto in cui arriva e si mette in sosta alle 12, e arrivare tutto lungo il tragitto fino alla zona dello shopping dove non dovrebbe entrare nemmeno una lambretta?“Ma era stato disattivato il gps…”
Come si diceva, oggi il sistema di monitoraggio dei mezzi adibiti al trasporto è sofisticatissimo, e ho qualche dubbio sul fatto che sia così facile disattivare il Gps: di solito, la sim che trasponda il segnale, a quel che ne so, non è inserita sul cruscotto di bordo, ma mi pare (vado a memoria) sia invece collocata invece in un’area molto vicina all’antenna, che di solito sta sopra il tetto del camion.
Il segnale Gps della sim poi, come mi insegnava l’inventore del Twinkle, si interrompe se si rompe il gps, d’accordo; ma quand’anche uno riuscisse a staccarne i collegamenti dal quadro comandi, la sim continua a emettere il segnale fino a che non viene danneggiata la sim stessa.
Come ha fatto il “richiedente asilo afghano o forse pakistano”, a staccare la sim per possibilmente maciullarla, senza che né il titolare polacco del camion né la Tyssen che aspettava il carico di acciaio, siano (per ben 3h45′) entrati in modalità allarme perdita mezzo allertando polizia e vigili urbani di Berlino?
Mi ponevo le stesse domande quando è successo a Nizza: serata di festa e nessuno che controlli e blocchi il traffico sulla Promenade dove è in corso una manifestazione piena di gente. Come ha fatto allora quel “terrorista” a compiere tutte le azioni che consentono di rubare un camion, guidarlo per strade cittadine senza dare nell’occhio e senza che chi ne subiva il furto abbia lanciato un minimo allarme di furto mezzo?
Banali se volete, ma sono domande base alle quali fin qui nessuno ha mai dato una risposta.
Con lacune così, capirete che mi riesce difficile perfino seguire le teorie complottiste, figuriamoci quelle terroristiche.
Come sempre so che i morti sono veri, mentre ogni altra cosa mi rimane nebulosa al punto da non aver nemmeno voglia di seguire queste ormai continue news on terror. Terroristiche di per sé, al di là dei morti reali e della fuffa nella quale vengono avvolti.
Fonte: http://rossland.blogspot.it
Link: http://rossland.blogspot.it/2016/12/le-solite-banali-domande.html
20.12.2016

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