Visto il fallimento della trattativa di Roberto Fico, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per stamattina a mezzogiorno al Quirinale l’ex presidente della BCE Mario Draghi.
Queste le parole di Mattarella:
“Avverto il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia ad un governo di alto profilo che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto quindi di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili”.
Per quando riguarda l’opinione che un governo con Draghi al vertice, sarebbe un governo di alto profilo, come vedete dal video, le opinioni non sono sempre unilaterali: bisogna vedere cosa si mira.
Nel caso un governo Draghi vada in porto, si realizzerebbe un traguardo da sempre mirato dal presidente Mattarella: l’imposizione al popolo di italiano di un governo filo-europeista che metta al secondo posto l’interesse dell’Italia privilegiando quelli di Francia , Germania e paesi frugali, il vero volto di questa Europa della UE.
Ma questo in fondo è già quello che sta facendo Conte, con la differenza che il governo Conte non sa seguire nemmeno le istruzioni europee e non riesce neanche a mandare a Bruxelles un progetto di spesa per il Recovery Plan che ha voluto con le unghie ed i denti.
Per quel che mi riguarda, ricorderò per sempre cosa ha fatto Draghi al popolo Greco. Quando ha deciso di interrompere per una settimana i fondi di emergenza per Atene. Fu un’azione politica come quella di lasciar correte lo spread per far cadere il governo Berlusconi e imporre Monti all’Italia.
Ciò non toglie che Draghi rimane un esponente dell’ultraliberismo e spietato sostenitore dell’austerity e delle politiche europeiste. Di fatto l’unica cosa buona che ha fatto, il Quantitave Easing, ma lo ha fatto quando decine di migliaia di imprese erano fallite. Inoltre, di fatto, questo flusso di denaro è finito nelle banche e non nell’economia reale, per le astruse regole di finanziamento degli stati.
E’ interessante che la sua possibile proposta come presidente del Consiglio nel 2021, era già stata pronosticata dal giornalista Francesco Amodeo nell’estate del 2020. E poco prima diceva:
Nulla, sotto il profilo del diritto costituzionale, impediva a Mattarella lo scioglimento delle Camere. La sua è stata una precisa scelta politica, che non esitiamo a definire una scelta eversiva, perché il Presidente della Repubblica non può ignorare che la sovranità appartiene al popolo e questo Parlamento avrebbe dovuto già essere sciolto da tempo, non rispecchiando più la maggioranza reale del Paese.
Se pensiamo a quanto Mattarella ha impedito la nomina dei ministri che la coalizione giallo-verde avrebbe messo in campo (come il ministro all’economia Savona o Bagnai), non posso non concordare con Marco Tosatti, quando dice che Mattarella,’ ci ha fregato tutti’. Ci ha fregato varie volte, la prima quella volta, quando – con il suo intervento di bocciatura dei ministri sovranisti – ha volutamente dato vita ad un governo fragile e poi, successivamente, quando durante il governo Conte non ha svolto più alcuna funzione di garanzia costituzionale. Non lo ha fatto per gli incostizionali DPCM, non lo ha fatto verso la magistratura, quando con Palamara ha svelato le derive eversive di un’ampia parte di essa, non lo ha fatto ora sciogliendo le camere.