Sapete come fa l’ Unione Europa (o gli Stati Uniti) per delegittimare le elezioni di un paese terzo (in cui è previsto un esito elettorale non gradito)?
E’ molto semplice e non ci vuole fantasia, perchè è già successo in Bielorussia, Venezuela, Moldovia e Bolivia: sebbene questi paesi avessero chiesto osservatori internazionale per la verifica della correttezza delle votazioni , OSCE e Stati Uniti non hanno voluto aderire alla richiesta. Dopodiché UE ed USA hanno invalidato le elezioni, sollevando forti accuse di brogli e di scorrettezza negli scrutini.
La pubblicazione ‘Antispiegel’ ora informa che anche nel caso delle elezioni russe la UE ha già fatto sapere che è impossibilitata ad inviare osservatori.
Il motivo? E’ molto semplice la UE ne voleva inviare 500 ma la Russia ha replicato che ne avrebbe ammesso solo 60. Cosicché la UE ha rifiutato sollevando fin da adesso dubbi sulle elezioni russe.
Senonché c’è una non piccola contraddizione. Nelle ultime elezioni statunitensi la UE voleva – anche in questo caso – inviare 500 osservatori ma gli Stati Uniti ne ha consentito 30. Tuttavia per gli Stati Uniti la UE non ha sollevato nessuna eccezione sulla legittimità del voto. Ha mandato gli ispettori ed alla fine dichiarato la correttezza delle votazioni.
Ecco la traduzione del brano cruciale dell’articolo di‘Antispiegel‘:
(…)Ora lo stesso gioco è in corso in Russia. A maggio, il Parlamento Ue ha pubblicato un rapporto chiedendo che le elezioni parlamentari che si terranno in Russia non vengano riconosciute a settembre . Il rapporto dell’UE affermava:
“L’Ue deve essere pronta a non riconoscere il parlamento della Russia e a chiedere l’esclusione della Russia dalle organizzazioni internazionali con assemblee parlamentari se le elezioni parlamentari in Russia nel 2021 vengono riconosciute come false”
La direzione di marcia è stata data. Questo approccio è stato confermato ancora una volta quando il presidente dell’OSCE e il ministro degli esteri svedese Linde hanno dichiarato apertamente in una conversazione telefonica che sostiene l’opposizione russa e che milioni sono disponibili per essa. Il problema è che gli stati dell’Occidente hanno la maggioranza nell’OSCE e che l’OSCE non può quindi più essere vista come un’organizzazione neutrale, ma sta degenerando sempre più in uno strumento di propaganda della politica occidentale.
Il numero degli osservatori elettorali è cruciale
L’OSCE è stata invitata dalla Russia il 28 luglio a osservare le elezioni russe di settembre. L’OSCE è stata pronta a respingerlo, poiché ha annunciato il suo rifiuto di osservare le elezioni in Russia solo una settimana dopo. Il comunicato stampa dell’OSCE afferma:
“Siamo molto dispiaciuti che la nostra osservazione delle imminenti elezioni in Russia non sia possibile”, ha affermato il Direttore dell’ODIHR Matteo Mecacci. “Ma la capacità di determinare in modo indipendente il numero di osservatori di cui abbiamo bisogno per un’osservazione efficace e credibile è essenziale per qualsiasi osservazione internazionale. L’insistenza delle autorità russe nel limitare il numero di osservatori che potremmo inviare senza chiare restrizioni legate alla pandemia ha purtroppo reso inevitabile il passo di oggi”.
L’OSCE afferma che la Russia ha consentito l’invio di un totale di 60 osservatori elettorali, il che presumibilmente non è sufficiente. Alla fine di giugno, l’OSCE ha annunciato che avrebbe inviato in Russia un totale di 500 osservatori elettorali. Con il numero in mente, i 60 osservatori elettorali approvati dalla Russia sembrano davvero pochissimi.
Arbitrarietà all’OSCE
Gli Stati Uniti hanno più di due volte e mezzo la popolazione della Russia. L’OSCE originariamente voleva inviare 500 osservatori elettorali alle elezioni presidenziali statunitensi nel novembre 2020, ma poi ha riferito che avrebbe inviato solo 30 osservatori negli Stati Uniti a causa delle restrizioni di viaggio legate alla corona. In parole povere, ciò significa che gli Stati Uniti dell’OSCE hanno ridotto il numero di osservatori elettorali da 500 a 30 con il pretesto di Corona.
Tuttavia, ciò non ha impedito all’OSCE di osservare comunque le elezioni statunitensi e di dare loro buoni voti, anche se gli osservatori elettorali stranieri sono legalmente vietati in molti stati degli Stati Uniti, quindi all’OSCE non è stato permesso di osservare le elezioni.
Il problema è che dei 57 Stati membri dell’OSCE solo 16 non appartengono alla NATO, il che rende chiaro che l’OSCE non ha nulla da criticare nelle elezioni in Occidente. Il numero dei membri dell’OSCE mostra chi è responsabile dell’OSCE. E così accade che l’OSCE lo accetti senza lamentele se gli Stati Uniti riducono il numero di osservatori elettorali dell’OSCE da 500 a 30 con riferimento a Corona e l’OSCE dà buoni voti alle elezioni statunitensi anche se fa un’osservazione elettorale su larga scala Parti del paese è vietato.
Nel caso della Russia, invece, per la quale il Parlamento Ue ha chiesto con mesi di anticipo di non riconoscere le elezioni, 50 osservatori elettorali accreditati sono un motivo per l’Osce di rifiutare di osservare le elezioni. (…)
patrizioricci by @vietatoparlare