La UE vuole citare AstraZeneca perchè ha prodotto meno unità vaccinali del previsto

La UE vuole adottare azioni legali contro Astrazeneca, ma non perchè il vaccino ha causato trombosi. No , non è per questo. Bruxelles accusa l’azienda farmaceutica britannica di non aver rispettato i patti: AstraZeneca doveva consegnarne 100 milioni di vaccini e invece è arrivata a consegnarne  soli 30 milioni. Insomma, la UE tratta i vaccini  come se i vaccini fossero patate.

In realtà il vero vizio sta nella gestione dell’epidemia da parte dei soloni di Bruxelles, ovvero nel cavalcare l’emergenza epidemica per mettere in atto un cambiamento favorevole alle élite finanziarie. 

A quando pare non si chiedono neppure perchè. Eppure è plausibile che Astrazeneca tra la produzione di un vaccino difettoso, e una maggior sicurezza per gli utenti finali, abbia scelto la sicurezza. Ovvero abbia scelto   la diminuzione del rischio anziché la corrispondenza dei tempi di consegna.

Questa ipotesi trae conforto dal fatto che di per sé un vaccino sperimentale si corregge ‘cammin facendo’ e la produzione di quantità industriali deve essere necessariamente subordinata alla possibilità della distruzione di interi lotti o temporanei arresti della produzione, una volta che vengono scoperti vizi o problematicità. 

Ma questa non è l’unica domanda ‘non ammessa’ nelle segrete stanze dei palazzi di Bruxelles .Così troppe domande rimangono senza risposta.

Dal quotidiano La Stampa:

(…) la Commissione Europea si sta preparando ad avviare un procedimento legale nei confronti di AstraZeneca. L’avvio del procedimento è stato annunciato durante un vertice con gli ambasciatori degli Stati membri tenutosi mercoledì 21 aprile. Gran parte degli Stati europei si è detta pronta a sostenere Bruxelles, se farà causa ad AstraZeneca.

Il motivo dell’azione legale è la mancata fornitura della quantità di dosi previste dai contratti siglati tra la compagnia anglo-svedese e la Commissione Europea. La compagnia ha promesso di consegnare 70 milioni di dosi entro la fine dell’anno, ma secondo i contratti avrebbe dovuto consegnarne almeno 300 milioni in tutto il 2021. (…)

Entro la fine del primo trimestre del 2021 la compagnia doveva consegnarne 100 milioni e invece è arrivata a soli 30 milioni. La carenza di dosi e le mancate forniture hanno provocato ritardi nelle campagne vaccinali di tutti gli Stati membri dell’Ue. (…).

@vietatoparlare


 

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