Voltairenet evidenzia come una serie di controverse questioni intorno alla figura di Ursula von der Leyen confliggano fortemente con la sua candidatura per un secondo mandato come Presidente della Commissione Europea:
L’affare von der Leyen – rete Voltaire
• Il 5 aprile 2023, il lobbista belga Frédéric Baldan ha presentato una denuncia penale contro la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per “usurpazione di funzioni e titoli”, “distruzione di documenti pubblici”, “assunzione illegale di interessi” e corruzione’. Successivamente si unirono l’Ungheria e la Polonia. Tuttavia, su iniziativa del nuovo primo ministro polacco, Donald Tusk, Varsavia ha annunciato che avrebbe ritirato la denuncia.
Ungheria e Polonia vengono denunciate contemporaneamente dalla Pfizer, questa volta per il mancato pagamento delle dosi ordinate per loro conto dalla Commissione Europea. Il tribunale di Bruxelles ha emesso una prima sentenza provvisoria il 3 aprile 2023 e ora deve pronunciarsi nel merito.
• Frédéric Baldan è vicino all’associazione Bons Sens di Xavier Azalbert (France Soir) e al professore Christian Perronne. Il suo accreditamento come lobbista è stato ritirato dalla Commissione poche ore dopo aver tenuto una conferenza stampa con l’eurodeputata (ora deceduta) Michèle Rivasi.
• Oggetto della denuncia è il contratto da 20 miliardi di euro, e potenzialmente 35, firmato tra l’UE e la multinazionale farmaceutica Pfizer. Inoltre, sono andate perdute dosi di farmaci a RNA messaggero anti-Covid (erroneamente etichettati come “vaccini”) per un valore di 4 miliardi di dollari.
• La denuncia è incentrata su uno scambio di SMS, rivelato dal New York Times, tra von der Leyen e il capo della Pfizer, Albert Bourla.
• Il giornalista Alexander Fanta ( Netzpolitik.org ) ha tentato invano di ottenere una copia dei messaggi di testo. Le misure adottate dal difensore civico europeo, Emily O’Reilly, sono fallite. Il New York Times ha presentato una denuncia contro Ursula von der Leyen ai sensi degli articoli 41 e 42 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE che garantiscono il diritto di accesso ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.
• Una circolare impone ai pubblici ministeri nazionali di notificare alla Procura europea i casi per i quali ritengono che essa possa essere competente. Ma, un anno dopo, la Procura europea non ha ancora risposto alla notifica presentatale dalla Procura di Bruxelles. I testi non impongono alcuna scadenza.
☞ La Procura europea non è un organismo comunitario, ma di cooperazione rafforzata. Solo 22 stati su 28 lo riconoscono. Ma né l’Ungheria né la Polonia. Il procuratore generale, la rumena Laura Codruța Kövesi, è stata nominata dalla Commissione a seguito dei negoziati con il Parlamento europeo.
• Il marito della presidente, Heiko von der Leyen, è diventato improvvisamente direttore di Orgenesis, una società che ha svolto un ruolo centrale nella campagna di vaccinazione dell’UE. Orgenesis e Pfizer hanno però lo stesso azionista principale. Nel 2022, la Commissione ha assegnato a Orgenesis 320 milioni di euro in sovvenzioni. La rivelazione di questi sussidi ha portato Heiko von der Leyen a dimettersi dall’incarico.
Questa vicenda avviene mentre Ursula von der Leyen cerca un secondo mandato a capo della Commissione.
fine citazione – tutto l’articolo qui: https://www.voltairenet.org/article220657.html
La ricandidatura di Ursula von der Leyen suscita serie perplessità data la mancanza di chiarimenti sulle accuse di abuso di potere, corruzione, e gestione opaca di documenti ufficiali. La situazione si complica ulteriormente per il coinvolgimento di stati membri in contenziosi legali e per la gestione controversa delle emergenze sanitarie, che ha evidenziato crepe nelle relazioni interne dell’UE. La perdita di farmaci anti-Covid e la comunicazione poco trasparente con aziende farmaceutiche sollevano dubbi sull’integrità delle procedure di appalto. La difficile accessibilità ai documenti ufficiali e i potenziali conflitti di interesse, come nel caso del marito di von der Leyen e il suo incarico in Orgenesis, mettono in luce problemi di trasparenza e etica. Questo quadro critico evidenzia questioni irrisolte che minano la fiducia nella governance dell’UE e nel suo impegno verso principi di trasparenza e responsabilità.