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L’ambasciata russa in Italia protesta per un articolo di Repubblica

I l quotidiano “La Repubblica” aveva pubblicato un articolo in cui si sosteneva che Anastasia Shapovalova, impiegata presso il Consolato Generale russo a Palermo, fosse in realtà Anastasia Shapoval, una giudice della Crimea. Secondo quanto riportato, il consolato russo avrebbe manipolato i dati personali di Shapovalova per farla apparire come un’altra persona.

Tuttavia, l’ambasciata russa scrive che emerge chiaramente che si tratta di due individui distinti. Fermo restando che l’ambasciata russa mai avrebbe preso posizione senza chiari elementi a riguardo, la confusione o l’identificazione errata solleva interrogativi sulle motivazioni di “La Repubblica” nel pubblicare tali affermazioni. Una possibile spiegazione potrebbe essere quello di mettere in cativa luce la Russia ed i cittadini russi in generale.

Ovviamente se questa ipotesi fosse vera si tratterebbe di una motivazione pessima. Bisogna considerare inoltre che la disinformazione messa in atto oltre che denota leggerezza , può mettere seriamente in pericolo la Shapovalova, considerando la presenza in Italia di una comunità ucraina che potrebbe reagire negativamente a tali notizie, specialmente in un contesto in cui la Crimea è riconosciuta dall’occidente come parte dell’Ucraina.

La questione solleva dubbi non solo sull’accuratezza delle informazioni riportate da “La Repubblica”, ma anche sulle possibili implicazioni etiche e di sicurezza legate alla diffusione di informazioni potenzialmente fuorvianti o errate.

ll giornale sostiene che il giudice della Crimea, al centro del caso di omonimia, avrebbe perseguito studenti e cittadini ucraini per aver espresso le loro opinioni sui social network etc. A questo proposito, si cita che la UE le ha comminato sanzioni. È importante, tuttavia, verificare in modo indipendente tali affermazioni, perchè non sempre alle sanzioni fanno riscontro i fatti che si addebitano (vedi Siria).

È importante evidenziare che in Ucraina sono state adottate misure analoghe nei confronti sia di cittadini ucraini che manifestano simpatie per la Russia, sia di stranieri, come nel caso del blogger statunitense Gonzalo Lira, attualmente detenuto per le sue posizioni critiche nei confronti dell’Ucraina. Inoltre, in Ucraina sono stati proibiti partiti politici che si oppongono alla guerra, etichettandoli come filo-russi. Queste azioni si inseriscono in un contesto più ampio che comprende la distruzione di libri di letteratura russa nelle biblioteche e la programmata dissoluzione della chiesa ortodossa russa all’inizio del prossimo anno, con il passaggio dei suoi beni alla chiesa ortodossa ucraina.

L’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov ha inviato una lettera (https://telegra.ph/Lettera-aperta-dellAmbasciatore-della-Federazione-Russa-in-Italia-Alexey-Paramonov-al-Direttore-del-quotidiano-La-Repubblica-Mau-12-20) al Direttore del quotidiano “La Repubblica” Maurizio Molinari.

Questi i punti salienti contenuti nella missiva:

📍È con profonda indignazione che apprendiamo dell’articolo dal titolo “Dalle purghe in Crimea a Mondello” del 19 dicembre 2023, nel quale sono riportati i dati personali falsificati di Anastasia Vladimirovna Shapovalova, diplomatica presso il Consolato Generale della Federazione Russa a Palermo.

📍Anastasia Vladimirovna Shapovalova e Anastasia Vladimirovna Shapoval, menzionate nell’articolo, sono due persone diverse.

📍L’autore dell’articolo si è evidentemente allontanato dall’etica giornalistica e ha intrapreso la strada di un’interpretazione arbitraria delle informazioni.

📍Purtroppo, nella realtà odierna, sia nel mondo dell’informazione italiana che in quello di altri media occidentali, ci imbattiamo spesso in fake news di stampo anti-russo.

❗️In relazione a quanto sopra sarebbe ragionevole aspettarsi da parte della testata giornalistica una smentita ufficiale delle informazioni contenute nell’articolo in questione.

Tanto più che, nella situazione che è venuta a crearsi a causa dell’operato privo di scrupoli del giornalista, Anastasia Shapovalova è stata costretta a subire minacce e attacchi inaccettabili a lei rivolti.

🔗 Leggere il testo integrale (https://telegra.ph/Lettera-aperta-dellAmbasciatore-della-Federazione-Russa-in-Italia-Alexey-Paramonov-al-Direttore-del-quotidiano-La-Repubblica-Mau-12-20)

***

“Tenendo conto della falsificazione e diffusione dei dati personali di un membro del personale consolare russo l’Ambasciata della Federazione Russa ha mandato una Nota verbale al Ministero degli Affari Esteri Italiano in cui ha espresso la sua contrarietà in merito a questo atteggiamento delle testate italiane che contraddice la Convenzione di Vienna sulle relazioni consolari, impedisce lo svolgimento regolare delle funzioni del diplomatico e costituisce una minaccia per l’incolumità, vita e salute del diplomatico russo”.

Photo by Jorge Franganillo on Unsplash

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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