Lamorgese in Parlamento: “Sapevamo ma non abbiamo agito…La domanda è, evidentemente: “Cui prodest?”.
Quello che emerge dal video della Camera dei deputati è grave. Si evidenziano le tracce dell’utilizzo del clima della tensione utilizzato tra la fine degli anni 60 agli anni 80′.
Ve lo dico onestamente, questo mi spaventa più del paventato pericolo del ritorno del fascismo. Se si è onesti intellettualmente, non si può seriamente parlare di ritorno del fascismo ma di teppismo, il fascismo appartiene solo ad un’altra epoca. Mentre l’autoritarismo si può riproporre in molti altri modi mentre ci focalizziamo su modelli sbagliati.
E’ sotto gli occhi di tutti che alcuni poteri non solo stanno mettendo nuovamente in atto una disinformazione informativa escludendo un reale confronto pluralistico nel nostro paese , ma – assecondando alcune forze -sono passati a costruire messinscena. Lo fanno con il solito metodo: assecondando alcune frange estremiste, per poi offrire un quadro delegittimante del normale dibattito democratico.
Qual è lo scopo? Lo scopo è quello di dirigere il consenso e/o l’esecrazione della popolazione italiana verso il dissenso attribuendo al pluralismo democratico una connotazione violenta e oscurantista. Lo scopo è naturalmente quello di screditare la piazza e ultimamente anche la residua opposizione parlamentare.
Alla Meloni in particolare, dopo lo scoop di Fanpage che è stato manifestatamente messo in opera in tempo per il ballottaggio di Roma , ora segue un’opera di delegittimazione non solo del suo partito .
Sotto l’ombra del fascismo l’élite – che risponde alle solite forze sovranazionali – si è del tutto dimenticata di migliaia di lavoratori che rischiano il posto di lavoro, per il solo motivo di non accettare la logica del green pass, adottato in pochi paesi al mondo.
E badate bene , qui non c’entra nulla l’emergenza sanitaria. Vi prego di uscire da questa logica, fatta per dividerci. E’ in gioco ben altro.
In merito alla manifestazione di sabato a Roma , l’esito era tutto prevedibile. Sui social i facinorosi avevano già messo nero su bianco ciò che avrebbero fatto e dove sarebbero andati. Lo ha fatto notare anche l’ex vice questore di Roma.
Ma non solo. Ora emerge che il reparto mobile della polizia non ha ricevuto l’ordine di dare manforte ai colleghi che dovevano controllare quelli di Forza Nuova. Infatti, Un funzionario di polizia intervistato da Il Giornale spiega che “Tecnicamente, i reparti mobili, quelli deputati all’antisommossa, sono reparti inquadrati che si muovono soltanto quando ci sono ordini che arrivano dall’autorità provinciale di pubblica sicurezza, cioè dalla Questura. Se l’ordine non arriva il reparto non si può muovere. Se non arriva l’ordine di spostarsi verso la Cgil il reparto non ci può andare in maniera autonoma”. Dunque quest’ordine decisivo in via gerarchica non è arrivato.
Sulla pagina web di Libero prove che la False Flag dell’assalto alla sede della CGIL, era stata proditoriamente sospinta.
Dallo studio di Non è l’arena, su La7, l’avvocato Carlo Taormina parte all’attacco di Luciana Lamorgese (…):. “Castellino, come Fiore e gli altri, dalla metà di luglio scendono in piazza ogni sabato. Una polizia avveduta forse qualcosa in più l’avrebbe potuta fare. Castellino era sottoposto a misure di prevenzione, quindi le autorità sarebbero dovute intervenire(…)”.
Quindi il retroscena: “La ricostruzione va fatta con grande attenzione. Mi assumo la responsabilità di quello che dirò ora. C’era un accordo con la Digos. Dopo la manifestazione pacifica e gioiosa (…). Parlano con la Digos, a cominciare da Aronica che parlamenta e chiede di essere portati dalla Cgil. Fanno l’accordo, il cordone di Polizia va avanti e loro vanno dietro”. (…) ( Libero Quotidiano)
Eppoi, sulla pagina online il Tempo riprende la trasmissione di approfondimenti di Rete4 Quarto Grado in onda giovedì 14 ottobre :
“Gli agenti non hanno ritenuto di arrestare Giuliano Castellino (leader di Forza Nuova protagonista dell’assalto alla sede della Cgil, ndr) per evitare la reazione violenza dei suoi sodali” le parole dette in Parlamento dalla titolare del Viminale che Paolo Del Debbio ripete giovedì 14 ottobre a Quarto Grado, la trasmissione di approfondimenti di Rete4
Al che , il conduttore chiede:
“Una volta c’è corteo a Milano, spaccano tutto ed è meglio non contrastarli altrimenti spaccano tutto. Un’altra c’è il rave party ma è meglio non contrastare… Ma c’è una volta in cui si può agire?”
Ospite in studio è Maurizio Belpietro, direttore de la Verità, che sottolinea le dichiarazioni “incredibili” della ministra. Si sapeva tutto, anche che Castellino aveva violato numerose restrizioni a cui era sottoposto. “Si poteva fare una cosa, evitare che” il leader di Forza Nuova “andasse a quella manifestazione”. Come? “Convocarlo nel giorno stabilito, come fanno in Questura quando ci sono le partite” a rischio con i tifosi più volenti. La ministra “ha fatto scortare i militanti che andavano ad assaltarla la Cgil fino alla sede, ma vi sembra normale?” accusa Belpietro. (…) (Il Tempo).
Intanto (sembr incredibile data la reale posta in gioco), sabato si terrà a Roma la manifestazione “Mai Più Fascismi” che avverrà in piazza San Giovanni promossa da Cgil, Cisl e Uil. La manifestazione avviene prima che venga fatta luce sulle gravi omissioni del ministro Lamorgese ed è anche questo chiaramente indirizzato a influenzare il ballottaggio del sindaco di Roma e ostracizzare l’opposizione in Parlamento e la piazza.
Le nuove disposizioni restrittive che saranno decise certo non saranno solo per i fascisti, ma per chiunque voglia manifestare, sinistra e sindacati compresi.
Dispiace che sindacati si facciano strumentalizzare in questo modo, direi molto ingenuamente ( voglio sperare). E’ veramente sconfortante che essi non trovino nulla di meglio che rispolverare il vecchio spauracchio del fascismo. Il pericolo è ben più grande presente e reale. Il male l’uomo lo fa sempre , e lo sta facendo mentre voi pensate al fascismo. E’ come se il male riguardasse un’altra epoca una ideologia o un sistema: meglio sarebbe stato una manifestazione contro la violenza e contro l’attacco ai lavoratori tramite l’iniquo istituto del lasciapassare verde.
patrizioricci by @vietatoparlare
C’è la vita vita, che qualcuno giudica irrilevante…
Evidentemente, come dice Micalessin, bisogna connettere le vicende che viviamo e fare una ‘scala di pericoli’, all’apice c’è ovviamente chi dovrebbe curare la nostra sicurezza, ma evidentemente segue altre stelle…
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