Non abbiamo elementi per stabilire se l’assassinio di Shinzo Abe sia stato una tragica fatalità o meno, ma ciò che è certo è che in questo momento la sua morte giova a qualcuno. Si tratta infatti di un politico moderato che auspicava che la crisi con la Russia potesse essere risolta con un accordo e che non era eccessivamente ostile alla Cina anche se auspicava il riarmo del Giappone.
Critico a parole della Cina, Abe ha cercato di rafforzare i legami con gli Stati Uniti e l’Occidente. Era considerato un pioniere del concetto di “Indo-Pacifico libero e aperto”, che da allora è stato integrato nel quadro della strategia regionale degli Stati Uniti. Il concetto prevedeva un coordinamento più stretto tra paesi con interessi simili nella regione. L’obiettivo era conquistare i paesi più piccoli nell’area, riluttanti a schierarsi nella rivalità tra Stati Uniti e Cina.
Inoltre, Abe era noto per i suoi sforzi per rafforzare le difese del Giappone. Suo fratello minore Nobuo Kishi è attualmente il ministro della Difesa del Paese.
Tra le congetture, è da segnalare che un senatore russo ha avanzato sospetti riguardo le guardie del corpo dell’ex premier, in quando non sono intervenute immediatamente a bloccare l’attentatore quando si avvicinava da dietro. Inoltre, tra il primo sparo andato a vuoto ed il secondo ci sono ben 3 secondi, tre secondi sono un tempo sufficiente per consentire alla sicurezza di fermare l’attentatore (che ha l’arma in pugno).
“Una situazione molto strana in cui l’assassino ha sparato facilmente a distanza ravvicinata. Come se non fossero sorvegliati affatto o solo formalmente”, ha scritto il sen Pushkov.
Alcuni media citano varie ipotesi oltre quella dell’assassino solitario. Tra queste c’è quella della mafia giapponese, la yakuza. Ma a mio parere la versione più realistica, è legata alla crisi in corso tra Russia e Stati Uniti, ove i leader politici non sufficientemente allineati vengono tolti di mezzo, in qualche modo.
Tra l’altro anche in in Giappone circola già la voce che Abe sia stato ucciso per la sua disponibilità al dialogo con la Russia e che stesse per proporre una mediazione sul gasdotto Sakhalin-2 (https://golden-tamatama.com/blog-entry-abesan-saharin2.html).
Johnson fatto fuori, Scholtz ci provano, Abe nel vero senso della parola, il Kazakistan si riposiziona, la Lituania ritratta il ritorno sui suoi passi su Kaliningrad, crisi in Uzbekistan. Si può dire che questi eventi siano casuali? Tutti simultanei ed adesso?
Naturalmente è solo un’ipotesi, ma che dire della caduta improvvisa di Johnson? Oppure del recente scandalo di Sholtz? Quindi un indizio su chi possa essere il mandante dell’omicidio di Abe, potrebbe essere chiarito nelle prossime elezioni.
Credo che ciò che accadrà tra breve sarà l’interruzione completa delle forniture energetiche da parte della Russia alla UE: il Canada sembra ci abbia ripensato e non invierà le turbine. La Russia che sta subendo tutte le iniziative, ha solo due scelte. La prima è la guerra a tutto campo e non ne ha i mezzi, la seconda è mettere la UE in ginocchio cercando di indurla a più miti consigli
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