L’Assemblea generale delle Nazioni Unite chiede a Israele di sbarazzarsi delle proprie armi nucleari

Il comitato dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 28 ottobre ha chiesto il disarmo nucleare di Israele:

“Israele dovrebbe sbarazzarsi di tutte le armi nucleari e trasferire i suoi impianti nucleari all’Agenzia internazionale per l’energia atomica”. 152 paesi hanno votato a favore, solo 5 hanno votato contro: USA, Canada, Micronesia, Palau e lo stesso Israele, altri 24 si sono astenuti.

La problematica è stata riferita dal Jerusalem Post. L’articolo, che riporto parzialmente qui di seguito, lamenta la pratica di due pesi e due misure: l’Onu non applicherebbe lo stesso metro verso l’Iran “che starebbe per completare la realizzazione dell’arma nucleare.

L’osservazione appare piuttosto singolare perché non è provato che l’Iran possegga l’arma nucleare. Allo stesso modo non il Jerusalem Post non cita che gli asset iraniani in Siria sono continuamente presi di mira dallo stato ebraico. In questo modo, Israele, pur avendo una serie di buone ragioni, retrocede di una buona misura perché viola continuamente il diritto internazionale e non è un paese che cerca la concordia con i suoi vicini.

Israele deve sbarazzarsi delle sue armi nucleari, lo ha deciso la maggioranza dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (UNGA)

Di Tovah Lazaroff Pubblicato: 30 OTTOBRE 2022 – The Jerusalem Post:

Israele deve sbarazzarsi di tutte le sue armi nucleari e porre i suoi siti sotto la competenza dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha dichiarato il Primo Comitato dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con un voto iniziale di 152-5.

Le cinque nazioni che si sono opposte alla risoluzione di venerdì sul “rischio di proliferazione nucleare in Medio Oriente” sono state: Canada, Israele, Micronesia, Palau e Stati Uniti. Altri 24 paesi si sono astenuti, compresi i membri dell’Unione Europea.

La risoluzione annuale presentata dall’Egitto all’UNGA di New York è stata sponsorizzata dall’Autorità Palestinese e da 19 contee tra cui Bahrain, Giordania, Marocco ed Emirati Arabi Uniti.

La risoluzione prende di mira principalmente Israele, che si ritiene sia una delle sole nove nazioni a possedere armi nucleari. Israele non ha mai ammesso di possedere tali armi.

La risoluzione rileva che Israele è l’unico paese del Medio Oriente e uno dei pochi tra i 193 Stati membri delle Nazioni Unite a non aver firmato il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (NPT).

Si ritiene che l’Iran, che è uno dei firmatari del trattato, sia sulla via dello sviluppo di armi nucleari. Nonostante ciò, la risoluzione non menzionava l’Iran.

La risoluzione ha riaffermato “l’importanza dell’adesione di Israele al TNP e del posizionamento di tutti i suoi impianti nucleari sotto le garanzie globali dell’Organo di controllo per l’energia atomica internazionale, nel realizzare l’obiettivo dell’adesione universale al Trattato in Medio Oriente”.

Ha inoltre invitato Israele “ad aderire al Trattato senza ulteriori indugi, a non sviluppare, produrre, testare o acquisire in altro modo armi nucleari, a rinunciare al possesso di armi nucleari e a porre tutti i suoi impianti nucleari non sicuri sotto il pieno campo di applicazione delle salvaguardie dell’Agenzia come un’importante misura di rafforzamento della fiducia tra tutti gli Stati della regione e come un passo verso il rafforzamento della pace e della sicurezza”.

Venerdì, l’Onu ha approvato con 170 voti – compreso l’Iran – un appello per una zona denuclearizzata in Medio Oriente. Israele è stato l’unico paese che si è opposto al testo. Quattro paesi si sono astenuti: Stati Uniti, Cameron, Comore e Tanzania. (…)

La situazione non è di facile soluzione in quando “finché la regione non dirà, inequivocabilmente, di riconoscere il diritto di Israele di esistere come stato indipendente, non ci saranno aperture”, ha detto il presidente israeliano. – fine citazione fonte: The Jerusalem Post

Secondo diverse stime, Israele è la sesta potenza al mondo in termini di numero di testate nucleari. Secondo il Center for Strategic and International Studies con sede a Washington, Israele ha un arsenale da 75 a 400 armi nucleari, comprese le armi termonucleari con una resa di oltre un megatone.

Allo stesso tempo, Tel Aviv non conferma né smentisce l’esistenza di armi nucleari.

La votazione larga maggioranza avrà una sua valenza politica ma per ora non è vincolante per Israele. Il 28 ottobre la votazione non è stata svolta dall’Assemblea Generale, ma dal ‘Primo Comitato’. Questo organismo sussidiario delle Nazioni Unite si occupa, tra l’altro, della discussione preliminare e dell’approvazione dei documenti.
Il progetto, che è stato affermato, si chiama “Il rischio della proliferazione nucleare in Medio Oriente“.

VPNews

 

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