L’attacco al cloro ad Aleppo del 6 settembre è un falso

[su_panel]Secondo fonti non verificabili, il 6 settembre l’aviazione siriana avrebbe effettuato un attacco con gas clorino su Aleppo Est. Ma c’è un particolare che induce a non credere alla notizia ed a far propendere a classificarla come propaganda di guerra: le immagini video diffuse dai media sono inverosimili perchè l’ospedale ‘al Quds’ di Aleppo dove vengono curati gli intossicati, in realtà non esiste più..[/su_panel]

di Patrizio Ricci – LPLNews24

I report riferivano che 46 pazienti con segni di soffocamento erano stati portati presso l’ospedale al Quds di Aleppo gestito da Msf. La notizia è stata accompagnata da un video che mostra le conseguenze dell’attacco. Tuttavia, come i media più corretti hanno premesso, non è stato possibile verificare in modo indipendente infatti e non è chiaro come il gas sia stato rilasciato “The report could not be independently verified and it was not clear how it was determined that chlorine gas was released”  La notizia è stata accompagnata da un video che mostra le conseguenze dell’attacco.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″]Quando ‘il sentito dire’ viene dai cosidetti ribelli’, tutti si muovono[/su_heading]Tuttavia, come i media più corretti hanno premesso nel riportare la notizia, non è stato possibile verificare in modo indipendente i fatti e non è chiaro come il gas è stato rilasciato “The report could not be independently verified and it was not clear how it was determined that chlorine gas was released”  Il  Washington Post.

[su_heading]Quando la notizia è il nulla bisogna ‘integrarla’[/su_heading]
Così giacchè le notizie erano state scarse, molti media hanno pensato di ‘integrare’ con notizie inerenti il gas cloro e dintorni.
  Ovvero, hanno applicato la prima regola della disinformazione che è quella di aggiungere dati oggettivi a notizie inattendibili. Un esempio di questa metodologia è elencare i casi precedenti di possibili uso del gas, descrivere come esso si compone, quando è stato usato nella storia, esporre gli effetti da inalazione, presentare infografiche degli ordigni che trasportano il gas, fornire al proprio pubblico interviste di esperti, etc.  In conclusione, alla fine dopo una sapiente opera di ‘maquillage’ avviene la metamorfosi: il ‘sentito dire’ diventa notizia autentica.  Tutto è preparato per far dimenticare ai lettori che si tratta di una fonte non verificata  in un paese in guerra.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″]Nel fornire però tanti particolari, si omette però di dire che ad Aleppo, l’unico attacco al cloro provato è stato effettuato dai cosidetti ribelli.[/su_heading]
Ma c’è di più si va anche nella disinformazione vera e propria, voluta: alcuni media attribuiscono ancora ad Assad l’attacco di Ghouta (Damasco) con gas nervini del 2013 E’ stato del tutto ignorato che su tale episodio, Assad è stato scagionato da numerose inchieste (vedi rapporto Onu, rapporto del Mit, conclusioni Hesh , Huffington Post e inchiesta Insteams) ed addiritura che esistono prove rilevanti che identificano i ribelli come autori del massacro.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″]Si obietterà, giustamente: ” Ma c’è il filmato registrato nell’ospedale al Quds di Aleppo di MSF… “.  [/su_heading]

E’ vero:  il filmato costituisce l’unica fonte attendibile. Mostra i pazienti che sono portati dai soccorritori, i white elmetted’ in una clinica che si riferisce essere l’ospedale al Quds di Aleppo‘.  Si nota gli interni dell’ospedale, un ambulatorio pulito, e ben attrezzato; si vedono alcuni uomini e bambini con le mascherine per l’ossigeno mentre sullo sfondo si possono notare cinque pompe di infusione elettronica e costose apparecchiature elettroniche mediche.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″]Falso: l’ospedale al Quds che si mostra nel filmato è stato distrutto ad aprile[/su_heading]
Le immagini che vediamo sono inverosimili perchè l’ospedale ‘al Quds’ di Aleppo che si mostra nel filmato in realtà non esiste più: è stato distrutto ad aprile 2016.

Il sito “Moon of Alabama” è stato il primo a segnalare questa incongruenza (seguito poi dal sito di geopolitica ‘Southfront’). Entrambi hanno sottolineato una evidenza che chiunque può verificare: l’Ospedale al Quds di Aleppo  (in cui vediamo soccorrere i pazienti che accusano sintomi di asfissia), è stato distrutto ed è collassato su sé stesso il 28 di aprile. E’ un dato oggettivo, che si basa sui rapporti stessi dei white elmetted, della croce rossa, e su quando riferisce anche MSF sul proprio sito, inoltre ci sono le foto e le immagini satellitari.

al-quds-distrutto

 

 

Per dover di cronaca, aggiungo che i russi sul bombardamento di aprile, respingono le accuse e sostengono che l’ospedale era già in rovina, nelle stesse identiche condizioni in ottobre 2015. Ma comunque stiano le cose, abbiamo stabilito che l’ospedale al Quds è collassato ed in rovina. Ora rimettere in piedi una struttura così, in 4 mesi ed in piena guerra è un’impresa impossibile impossibile.

Per concludere, direi che proprio qualcosa non va. Le ipotesi a questo punto possono essere solo due:

1) l’ospedale al Quds non è stato colpito il 28 aprile e sarebbe ancoora intatto (ma non è possibile perché ci sono le foto satellitari, le foto, le testimonianze)

2) l’attacco al cloro è frutto di  una montatura e probabilmente gli ambulatori, la gente soccorsa (etc.) sono frutto di un filmato realizzato in uno studio televisivo.

Diffondere questo tipo di notizie senza verificare è fare sciacallaggio su un popolo che non merita che il proprio dramma si prolunghi ulteriormente.

 

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