L’attentato di Manchester smentisce le tesi “farlocche” di Trump sui mandanti del terrorismo

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di  Luciano Lago

Ancora una volta sono i fatti e la loro cruda realtà a smentire le teorie precostruite ad uso dell’Establishment USA/ Atlantista sulle matrici del terrorismo ed i suoi effetti.
Il Presidente Trump , mentre si trovava a Rijad, in Arabia Saudita, aveva appena appena esposto la sua “teoria” in base alla quale “tutto il terrorismo proviene dall’Iran”, il vero “male assoluto” che “muove tutte le trame del terrore nel mondo”, questo secondo lui e secondo i suoi sodali sauditi, notoriamente i veri mandanti del terrorismo di ispirazione wahabita/salafita.

 

Peccato che, neanche 48 ore dopo, il terrorismo di marca wahabita/salafita ha colpito l’inghilterra con l’esplosione di un terrorista suicida che si è fatto esplodere nel mezzo di un concerto al Manchester Arena, seminando morte e terrore con un primo bilancio di 22 vittime e 50 feriti, fra le ragazzine ed i ragazzini (la più piccola vittima aveva 8 anni) accorsi ad ascoltare l’esibizione della popolare cantante Ariana Grande, idolo dei teen ager.

L’attentato è stato rivendicato dallo Stato Islamico che ha dichiarato che “l’attacco è una vendetta che ha per obiettivo quello di terrorizzare i politeisti”, riferendosi ai cristiani ed anche “una risposta alle aggressioni alla casa dei mussulmani”.
Rivendicazione confermata anche dalla celebre Rita Katz, ” del SITE (acronimo di Search for International Terrorist Entities), il” megafono” dello Stato Islamico. Per chi non lo sapesse bisogna considerare che il Site è attualmente, attraverso il finanziamento di intelligence e non meglio precisati gruppi economici privati, il punto di riferimento per la distribuzione di tutti i messaggi segreti e i video jihadisti.

A parte la valanga di commenti retorici di condanna e di circostanza che sono seguiti su tutte le reti Tv sul gravissimo attentato, pochi commentatori al di fuori della linea ufficiale hanno fatto dichiarazioni in cui si sottolinea il grave errore commesso dalle autorità britanniche (ed europee) nel sottovalutare la minaccia jihadista radicale, quella di ispirazione wahabita/salafita, e di aver voluto separare l’azione del governo britannico rispetto a quelle forze (Esercito Siriano -Hezbollah-Iran- Russia) che stanno combattendo sul terreno i terroristi dell’ISIS e degli altri gruppi.

Da notare che pochi giorni prima la premier britannica Theresa May ed il suo ministro della Difesa avevano dichiarato che l’Esercito britannico è pronto ad inviare le sue truppe in appoggio a quelle USA ed ai “ribelli siriani” per rovesciare il Governo di Damasco (con il finto pretesto di combattere l’ISIS).
L’attentato di Manchester segna la smentita più clamorosa alla teoria “trumpiana” di un ravvedimento dell’Arabia Saudita nell’appoggio al terrorismo e l’attribuzione delle responsabilità all’Iran, il paese che si presta da anni a combattere il terrorismo wahabita/salafita, ispirato e finanziato dall’Arabia Saudita ed appoggiato anche da USA e GB.

Attentato a Manchester

Non tutti i politici europei si fanno però ingabbiare nel solito schema voluto dagli USA e dalla NATO di deviare l’attenzione dalle vere responsabilità sull’aumento del terrorismo in Europa e fra questi c’è Marek Cernoch, vice presidente dle Comitato per le questioni europee della Camera Bassa del Parlameto ceko.
“L’Unione Europea avrebbe dovuto operare già da molto tempo invece di aspettare inerme una nuova ondata di violenze e di assassinii, ha dichiarato l’esponente ceko. Vedi: Sputnik Mundo

Cernoich ha segnalato che in Europa ci sono più di un milione di immigrati illegali. “Nessuno sa che tipo di gente sia, se fra questi si trovino degli elementi radicalizzati potenziali attaccanti”, mentre metteva in risalto che era necessario prendere da molto tempo le misure idonee per risolvere il problema. “Oggi giorno non vedo altra possibiltà di garantire la sicurezza che quella di espellere immediatamente tutti coloro che non hanno diritto di essere accolti come rifugiati. I servizi di sicurezza, quelli di intelligence, devono vigilare al massimo coloro che entrano e quelle che sono sospetati di avere collegamenti con gruppi radicali”, ha commentato.

“Il nostro partito, l’USVIT è stato quello che si è opposto all’apetura delle frontiere ed è stata questa una giusta decisione”, ha dicharato.

“Attualmente stiamo lavorando perchè il Governo non abbandoni la sua ferma posizione nonostante che la UE voglia imporre sanzioni finanziarie a quegli Stati che non accettano le quote di migranti”.
La protezione delle frontiere è un fatto imprescindibile ed il fatto che tutta questa gente sia entrata illegalmente in Europa rende più difficile il loro controllo e la sorveglianza dei loro movimenti.

D’altra parte non molto tempo fa anche il presidente della Repubblica ceka, Milos Zeman, era entrato in aspra polemica con le decisione della Commissione Europea ed aveva aspramente criticato la decisione di voler imporre l’accoglienza di migranti da qualunque parte del mondo arrivino. Vedi: Zeman: Ipocriti, siamo noi a creare migranti e terroristi

Non siamo stati noi a destabilizzare i paesi da cui arrivano i profughi ma la responsabilità è degli USA e della Gran Bretagna e della Francia, che hanno effettuato interventi militari unilaterali come quello in Libia, scatenando il caos. Che si accollino loro il problema dei profughi”, aveva dichiarato Zeman, fatto oggetto di molte critiche per queste dichiarazioni.

Posizioni similari di diniego all’apertura delle frontiere sono state espresse ripetutamente ed ostinatamente anche dall’Ungheria di Viktor Orban, come dalla Polonia, dalla repubblica Slovacca e dall’Austria.

Massima apertura delle frontiere e traghettamento (agevolato dalle navi dele ONG) di tutti gli elementi in arrivo dall’Africa, Nord Africa e Medio Oriente viene generosamente offerta dal Governo Italiano Gentiloni, come da quello precedente di Renzi, senza alcuna limitazione per motivi di sicurezza ma anzi, con incoraggiamento al processo di “invasione” visto che questo favorisce il Business delle mafie, dei trafficanti di uomini, degli scafisti e delle Cooperative di Accoglienza.

Un vero sistema economico che sta arricchendo molti e creando problemi che via via diventeranno molto pesanti per la popolazione italiana. Popolazione che oggi assiste al fenomeno quasi inebetita dalla propaganda buonista delle TV e del Vaticano e non ancora ha preso coscienza di quali sono le centrali che dirigono il traffico ed a quali fini.

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Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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