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Le elezioni di Morales erano corrette ed il suo rovesciamento era stato indotto

L’ex ministro dell’Economia, candidato del partito Movimento al socialismo, l’ex presidente Evo Morales Luis Arce il 18 ottobre 2020 ha vinto le elezioni presidenziali in Bolivia con il 55,10% dei voti.

Le nuove  elezioni presidenziali si erano svolte a seguito dell’annullamento dei risultati delle precedenti elezioni del 20 ottobre 2019, di cui Evo Morales è stato dichiarato vincitore.

Come ricorderete, le precedenti elezioni aveva visto una campagna di delegittimazione che aveva costretto l’ex presidente Evo Morales a lasciare il paese.

Ora si scopre che i brogli non ci sono stati e che il consenso dei media d’élite sul  fatto che le elezioni erano state “truccate” è stato aiutato anche dalla campagna di propaganda condotta da un veterano dell’esercito americano che ha creato una vasta botnet su Twitter che ha inviato un numero enorme di tweet cercando di spingere la narrativa che l’avversario di Morales aveva vinto in modo corretto.

Inoltre, ilcatalizzatore immediato della crisi è stata data un ” rapporto preliminare ” dell’Organizzazione degli Stati americani (OAS). Il suo audit sulle elezioni presidenziali boliviane del 20 ottobre ha rivelato irregolarità significative e “evidenti manipolazioni” da parte delle autorità.

il nuovo presidente eletto nel 2020

Sul fatto che non ci sono state evidenze di brogli, hanno convenuto gli stessi media liberali che avevano accusato Morales.

Dopo la sua  destituzione, essi  hanno fatto un passo indietro ed hanno riconosciuto che in realtà non c’erano prove di frode.

Infatti, lo stesso New York Times  sulle accuse di frode subito dopo che Morales ha lasciato la Bolivia, ha scritto:

Uno sguardo ravvicinato ai dati delle elezioni boliviane suggerisce che la prima analisi effettuata da parte dell’O.A.S. –  che ha sollevato questioni di brogli elettorali – e ha contribuito a costringere un presidente – era difettosa. (New York Times)

Il NYT  ha presentato questa conclusione dopo aver esaminato uno studio indipendente di un pool di esperti, tra cui Dorothy Kronick, di che esaminato le elezioni boliviane ed ha trovato che le conclusioni di OAS erano viziate.

Ma ormai Morales, a seguito delle proteste, si era dimesso per non far cadere il paese nel caos ed aveva lasciato la Bolivia alla volta del Messico.

Al suo posto era stata eletta Jeanine Agnes che era diventata presidente ad interim, la quale ad ottobre si è rifiutata di partecipare alle elezioni. Dal Messico Evo Morales intanto ha continuato a fare attività politica ed è stato lui a nominare i candidati del suo partito.

Tutte le evidenze dicono oggi che si era trattato di un colpo di stato a danno di Morales da parte dei militari e supportato da forze esterne.

A seguito del rovesciamento la Gran Bretagna ha fatto di tutto per aggiudicarsi lo sfruttamento delle enormi miniere di LITIO.

La vicenda è stata rilanciata qualche giorno fa dal sito Voltairenet con la presentazione di nuove evidenze documentali.

La novità è che uno storico e giornalista britannico sono riusciti ad ottenere alcuni  documenti del Foreign Office, che “mostrano che il Regno Unito ha sostenuto il rovesciamento del presidente boliviano Evo Morales per rubare le riserve di litio del paese”(…):

“Lo storico Mark Curtis e il giornalista Matt Kennard hanno avuto accesso ai documenti declassificati del Ministero degli Esteri ed hanno avuto l’opportunità di studiare. Hanno pubblicato i loro risultati sul sito Declassified UK , con sede in Sud Africa sin dalla sua censura militare nel Regno Unito”.

Secondo la ricostruzione del citato sito di geopolitica , sembra che “il rovesciamento del presidente Morales sia stato un ordine del Foreign Office e di elementi della CIA che hanno agito al di fuori dell’amministrazione Trump. L’obiettivo era quello di rubare il litio presente nel Paese, ambito dal Regno Unito nell’ambito della transizione energetica”.

Quindi l’interesse, le risorse di Litio del paese:

Nel febbraio 2019, il presidente Evo Morales ha autorizzato una società cinese, TBEA Group, a estrarre le principali riserve di litio del paese. Quindi il Regno Unito ha escogitato un piano per rubarlo.

Ma l’estrazione del prezioso minerale era stato affidato da Evo Morales alla Cina:

Già nel 2017-18, il Regno Unito ha inviato esperti alla società nazionale boliviana, Yacimientos de Litio Bolivianos (YLB), per valutare le condizioni operative del litio boliviano.

Subito dopo il colpo di mano dei militari, “nel 2019-20, Londra ha finanziato uno studio per “ottimizzare l’esplorazione e la produzione di litio boliviano utilizzando la tecnologia britannica”.

Quindi, dopo il sopraindicato studio:

  1. (…) la Banca interamericana di sviluppo (IADB) si è rivelata per finanziare progetti britannici.
    Il Foreign Office aveva incaricato, molto prima del colpo di stato, una società di Oxford, la Satellite Applications Catapult, di mappare le riserve di litio.
  2. Pochi mesi dopo, l’ambasciata britannica a La Paz ha organizzato un seminario per 300 operatori del settore con il supporto di Watchman UK. Questo dispensario è specializzato nel modo di addomesticare le popolazioni in progetti che violavano i loro interessi, al fine di prevenire la loro rivolta.

E’ interessante che Trump non aveva autorizzato questa svolta violenta nel paese:

Secondo Mark Curtis e Matthew Kennard, gli Stati Uniti non hanno partecipato in quanto tali al complotto, ma i funzionari hanno lasciato la CIA per prepararlo. Così DarkTrace ha reclutato Marcus Fowler, uno specialista in operazioni informatiche della CIA, e in particolare Alan Wade, ex capo dell’intelligence dell’Agenzia. (…)

All’operazione – di cui la maggior parte degli elementi erano britannici – avrebbero partecipato:

(…)  i funzionari di Watchman UK Christopher Goodwin-Hudson (ex soldato in carriera, poi direttore della sicurezza di Goldman-Sachs) e Gabriel Carter (membro del privatissimo Special Forces Club. Di Knightsbridge che si è distinto in Afghanistan).

Gli autori dello studio assicurano che:

(…) l’ambasciata britannica ha fornito all’Organizzazione degli Stati americani i dati che avrebbero utilizzato per “provare” che il voto era stato truccato; tale rapporto che è stato sconfitto dai ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) [ 5 ](…).

Il sito di geopolitica ed analisi globali Voltaire.net ha presentato in passato analoghi studi in cui venivano evidenziati il ruolo di Londra nel copo di stato in Bolivia (2019), nella guerra in Yemen (2020) e in quella del Nagorno-Karabakh (2020).

Voltaire.net fa anche presente che il Regno Unito non è nuovo a questo tipo di azioni segrete:

Il Regno Unito sta conducendo guerre brevi e operazioni segrete, se possibile senza che i media se ne accorgano. Lui stesso controlla la percezione che si ha della sua presenza per mezzo di una moltitudine di agenzie di stampa e media che sovvenziona segretamente.

Ricordando la vicenda, prima delle nuove elezioni del 2020,  lo stesso Elon Musk proprietario della Tesla, ha ammesso in un tweet il carattere non popolare della destituzione di Evo Morales: “Ci rivolgeremo a chi vogliamo! Affrontalo (” Colpiremo chi vogliamo! Affrontiamolo”).

La sua azienda aveva annunciato di voler costruire un impianto in Brasile che sarebbe funzionata con il litio boliviano.
Ciò non vuol dire che esistano connessioni. Vuol dire solo che certi sistemi sono la prassi e sono abbastanza conosciuti tra gli addetti ai lavori, ovvero a chi vede certe situazioni ‘indotte’, come avvenimenti quantomeno ‘provvidenziali’.

patrizioricci by @vietatoparlare

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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