Scriveva tempo fa, padre Daniel del monastero di mar Yakub in Siria:
“Il motore delle guerre è la menzogna, quindi i media giustificano la guerra , e quindi i combattimenti proseguono indisturbati. E’ sempre presente una astuta parvenza ‘del meglio per voi’.
A quel tempo in cui cominciò la guerra in Siria c’era l’indignazione di tutto il mondo perchè -dicevano- i siriani ‘avevano sollievo’ nelle zone controllate dai ribelli.
Quando si riunirono in incontro ad alto dell’ONU i nostri giornali ( scrive nostri perchè padre Daniel è belga) hanno scritto trionfalmente che la popolazione della regione è stato fornita di aiuti umanitari nelle zone controllata dai ribelli, “che la Siria lo voglia o no.”
Bene, ma la realtà è esattamente l’opposta. Prima i ribelli hanno saccheggiato le case in modo che le persone a volte anche dovuto per rimanere in vita mangiare l’erba per le strade. Tutto questo è stato giustificato apparentemente ‘per aiutare il popolo oppresso’ da un “regime dittatoriale ” ! Che ipocrisia”!
Urge allora rivedere un pò questi ‘diritti umani’ che si vogliono salvaguardare quali sono. Molti cattolici non capiscono che sono della stessa specie di quelli reclamati per la propaganda ‘gender’ e contro la famiglia naturale.
Le guerre e le ‘primavere’ nascono sul solco di quella stessa logica, nascono dal voler dare questi ‘diritti’ e una libertà che non si possiede, con le armi.
Il disastro di inseguire i diritti umani così malamente concepiti (i cui esiti nefasti sono davanti a tutti) ha bisogno di un terreno fertile. Papa Francesco la chiama ‘colonizzazione ideologica: “La colonizzazione ideologica è quella che si serve dei bisogni del popolo per uniformare, imporre, sfruttare. A partire da un bisogno, per pianificare e sfruttare”.
E’ necessaria una presa di coscienza del pericolo vero di oggi che alla radice di tutto il male collettivo:è una volontà esplicita di indebolire la nostra capacità di valutazione.
Una percezione corretta della realtà è aiutata e semplificata dalla dottrina della Chiesa e dalla morale cristiana che ha il suo punto sorgivo in Cristo vivente. Nello stesso tempo, in questa mobilitazione dei cuori e delle coscienze, è importante purificarsi e pregare chiedendo nella verità.
Questa nostra vita è importante e noi dobbiamo giocarci, non importa dove arriveremo. Questo non è nelle nostre mani. Ma dobbiamo testimoniare ciò che vediamo, ci è stato dato nella verità. Il nostro parlare non deve essere confuso ma schietto e sincero, senza timore di dire chi più nell’orizzonte odierno rispecchia la morale cristiana , bisogna dire chi è più pericoloso per la prosperità e la pace, chi è più un pericolo per la libertas ecclesiae.
La realtà è semplice, non tocca a noi risolverla a noi tocca dare un giudizio morale a partire dalla nostra fede. La preghiera non può prescindere da questo giudizio morale.