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Le menzogne dell’informazione: una scuola governativa viene bombardata dai ribelli ma la colpa è di Assad

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]Fatto[/su_heading]

Domenica è stata bombardata una scuola ad Aleppo Ovest. Il bilancio è di 7 bambini uccisi e altri 32 feriti. Non è la prima volta, i ribelli mietono vittime quotidianamente. Lo hanno fatto durante l’ultima tregua di un mese. Lo fanno da anni. Non è stato un errore: gli studenti si apprestavano a partecipare ad una cerimonia presso una scuola in Aleppo ovest in occasione della giornata internazionale per i diritti dei bambini.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]… ma ecco la RAI che ci trattiene obbligatoriamente nella bolletta dell’energia elettrica l’abbonamento come ha liquidato questa carneficina:[/su_heading]

[su_quote style=”flat-light”]Aleppo, ancora bambini vittime dei bombardamenti
ESTERI – Aleppo, tragedia senza fine. Dopo cinque giorni di raid delle forze di Assad, bombardata una scuola: sette bambini morti. Fuori uso tutti gli ospedali. Oggi la Giornata Mondiale dell’Infanzia
Aleppo, tragedia senza fine. Dopo cinque giorni di raid delle forze di Assad, bombardata una scuola: sette bambini morti. Fuori uso tutti gli ospedali. Oggi la Giornata Mondiale dell’Infanzia.” (http://www.tg3.rai.it/dl/tg3/articoli/ContentItem-c12d8d2f-64ab-456e-aed4-a838dbac6175.html?refresh_ce )[/su_quote]

Non migliore il video. In sostanza in esso si dice sì che la scuola è stata bombardata dalle ‘forze antigovernative’ ma poi si cita del bombardamento smentito dalle autorità russe dell’ennesimo ‘ultimo ospedale pediatrico’. La notizia era stata diffusa da un’associazione medica americana pro-ribelli dalla sede turca. In definitiva, si bilancia il fatto con una bufala.  Inoltre, a sentire le denunce, sarebbero stati attaccati  decine di ospedali negli ultimi mesi nella sola zona di Aleppo est.

... ma quanti ospedali ha Aleppo est?!

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]La verità proibita: i ribelli sono in una situazione di illegalità, l’esercito nazionale prova a liberare la città[/su_heading]

L’esercito siriano da un pezzo avrebbe liberato l’intera città. Non lo ha potuto fare per il continuo appoggio diretto degli Usa e dell’ntera coalizione internazionale che appoggia i sovversivi. Ma dire certe cose è come parlar arabo. Ma in ogni modo la propaganda o il silenzio complice non cambia la realtà delle cose; che è e resta che tra ribelli e i  governativi  la differenza è che i terroristi sono in una situazione illegittima e di estrema illegalità: questa è la scomoda verità ignorata dai media e dagli ipocriti.

[su_panel]Hanno agito nell’illegalità sin dall’inizio: i ribelli cui De Mistura vorrebbe dare l’autonomia e regalare un pezzo di città  con l’avvallo dell’Onu e della comunità internazionale, sono gli stessi che nel 2012 hanno letteralmente saccheggiato tutta la città , la prima città industriale del paese, derubandola di merci e apparati delle numerose fabbriche (più di 1000 ) di cui si poteva vantare in tutto il medioriente. I ribelli hanno lucrato con la vendita di queste apparecchiature in Turchia.[/su_panel]

Criminali lo sono stati sempre: hanno costantemente ucciso la gente con i tiri di ordigni nei quartieri residenziali e con la privazione volontaria di acqua a più un milione di persone. Il crimine è stato costante, anche di recente, le innumerevoli proteste della popolazione sono state represse con il sangue. La gran parte della popolazione è soggiogata: è trattenuta in Aleppo est perchè in questo modo è più difficile l’avanzata governativa, quasi impossibile. Alla luce di queste evidenze,  la comunità internazionale dovrebbe convenire e gridare a gran voce che questa non può essere considerata ‘normalità’.

[su_heading style=”modern-1-blue” size=”19″ align=”left”]Scuola colpita per rappresaglia[/su_heading]

La scuola colpita domenica è stata colpita per rappresaglia. I guerriglieri jihadisti uccidono i civili come hanno fatto i nazisti alle fosse ardeatine. Anzi peggio, perchè mirano soprattutto le scuole , l’università e luoghi affollatti, mietendo vittime sconosciute.

Di questi tiri, i mezzi di informazione non ne hanno parlato finchè l’aviazione siro-russa non è rientrata in attività su Aleppo. Tuttavia l’aviazione non ha mai colpito nell’ultimo mese dentro l’enclave di Aleppo est ma intorno, preferendo bloccare i rinforzi da Idlib e da Hama.

Ma ovviamente questi attacchi contro le forze jihadiste di al Nusra e contro ‘l’esercito della conquista’ sta facendo diventare problematico il sogno dei ribelli della Repubblica islamica salafita.
Quindi la strategia adottata è quella di far pressione sulla pubblica opinione per le uccisioni di ospedali e bambini. Da un certo tipo di propaganda che enfatizza ad orologeria i morti ma che nasconde le responsabilità e le circostanze, l’apparato che finanzia ed appoggia i ribelli trova la motivazione per esercitare pressione sulla Russia e per interrompere in maniera sistematica, lo sforzo per la liberazione della città.

Che dire allora? Non ci sono parole per descrivere la leggerezza e l’intenzionalità con cui i media mainstream riportano le vicende siriane in maniera del tutto partigiana e funzionale ai desideri di chi ha i petroldollari .

Non si grida più alla necessità dei convogli umanitari: essi sono stati presi a fucilate dai ribelli. E non si grida più sulla necessità dei corridoi umanitari perchè altrimenti si dovrebbe dire che i ribelli, anche in questo caso, hanno impedito ai cittadini di uscire liberamente dall’enclave. E’ per questo che ormai non resta che la menzogna.

 

Qui la cronaca dettagliata del deliberato omicidio dei bambini: http://www.vietatoparlare.it/siria-bambini-raccontano-bombardamento-dei-ribelli-della-scuola-aleppo/

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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