Con 3 anni di ritardo, l’ONU condanna infine la violenza delle “forze della coalizione” guidata dagli Stati Uniti contro i civili siriani
Dopo tre anni di carneficine, due funzionari delle Nazioni Unite finalmente hanno osato sollevare le loro voci per condannare la coalizione guidata dagli Stati Uniti per i bombardamenti delle aree civili in Siria e che, solamente nelle ultime 48 ore, hanno portato a decine di civili uccisi e, fra di essi, un numero significativo di donne e di bambini.
Meno di 48 ore dopo l’attacco al villaggio di Jazaa, vicino alla città di Al Shadadi, nella campagna della provincia siriana di Hasakeh, dove sono state uccise 20 persone, 78 civili sono stati uccisi dopo che i jet delle forze della coalizione hanno colpito le aree residenziali della città di Raqqah nella Siria settentrionale.
“Le Nazioni Unite condannano fermamente gli attacchi contro i civili e contro le infrastrutture civili”, ha dichiarato una dichiarazione congiunta di Ali Al Za’atari, Coordinatore umanitario residente per la Siria, e di Ramesh Rajasingham, coordinatore umanitario in carica per la regione.
Joint Statement on Civilian Casualties Due to Coalition Airstrikes in Ar-Raqqa City https://t.co/T9cKKH7pJ9 via @reliefweb
— Ramesh Rajasingham (@rajasingham_UN) 22 agosto 2017
Negli ultimi mesi, i bombardamenti aerei, condotti dalle forze della coalizione internazionale “anti-ISIS” guidate dagli Stati Uniti, hanno portato alla morte di numerosi civili, tra cui molte donne e bambini.
La cosiddetta “coalizione internazionale” è stata costituita da Washington nel mese di agosto 2014, senza l’approvazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Benché si supponga che combatta il terrorismo in Siria e in Iraq, i fatti reali dimostrano che la maggior parte dei suoi obiettivi consista di cittadini e infrastrutture civili, anche in settori non sotto occupazione da parte dei terroristi dell’ISIS.
La coalizione guidata dagli Stati Uniti ha anche approvato l’uso di bombe contenenti fosforo bianco, vietato a livello internazionale, nei bombardamenti delle aree residenziali di Raqqah nel mese di giugno. Oltre a decine di civili uccisi, il bombardamento ha portato alla distruzione del principale ospedale pubblico della città.
Più tardi, il fosforo bianco è stato utilizzato per le incursioni nei villaggi delle campagne di Deir Ez Zour e di Aleppo.
A causa della crescente violenza nei confronti dei civili, il Ministero degli Esteri e degli Espatriati siriano ha invitato il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e le Nazioni Unite a porre fine immediatamente agli atti violenti della coalizione guidata dagli Stati Uniti e a costringere i paesi coinvolti a rispettare il diritto internazionale, anche senza alcun vantaggio particolare.
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3 Years Too Late, the UN Finally Condemns the Violence of the US-led “Coalition Forces” Against Syrian Civilians
After 3 years of carnage, two senior UN officials finally dared to raise their voices and condemn the US-led coalition forces bombardment of civilian areas in Syria, that have, only in the past 48 hours, resulted in dozens of civilians, a significant number of them women and children, being killed.
Less than 48 hours after attack on the village of Jazaa, located near the town of Al Shadadi in the countryside of the Syrian province of Hasakeh, where 20 people were killed, 78 civilians were killed after coalition forces jets struck the residential areas in the northern Syrian city of Raqqah.
“The United Nations strongly condemn the attacks against civilians and civilian infrastructure”, said a joint statement of Ali Al Za’atari, the Resident/Humanitarian Coordinator for Syria, and Ramesh Rajasingham, Acting Humanitarian Coordinator for the region.
“The international community reminds all parties involved to act in accordance with international and international humanitarian law, in order to protect civilians and spare as many lives as possible”, the statement added.
In the past months, aerial bombardment, conducted by the US-led international “anti-ISIS” coalition forces, resulted in scores of civilians, including many women and children, being killed.
The so-called “international coalition” was formed by Washington in August 2014, without the approval of the UN Security Council.
Although it is supposed to be fighting terrorism in Syria and Iraq, the actual facts prove that most of its targets consist of civilians and infrastructure, including in areas not under occupation by ISIS terrorists.
The US-led coalition also approved the use of bombs, containing the internationally banned white phosphorus, while bombing residential areas of Raqqah back in June. Aside from dozens of civilians who were killed, the bombardment resulted in destruction of a main public hospital in the city.
Later, white phosphorus was used when raiding the villages in the countrysides of Deir Ez Zour and Aleppo.
Due to increased violence against civilians, the Syrian Ministry of Foreign Affairs and Expatriates urged the UN Security Council and the United Nations to immediately put an end to the violent acts of the US-led coalition, and force the countries involved to respect the international law, although to no particular avail.