Le sardine concedono sostegno a questo governo, il più antinazionale e antipopolare di sempre

Fonte: Italicum

Al contrario di quanto voglia farci credere la stragrande maggioranza dei mezzi di informazione, il movimento delle sardine non è nato spontaneamente per iniziativa di quattro ragazzotti apolitici e idealisti ma rappresenta il frutto di una strategia ben precisa studiata dai vertici del PD per cercare di arginare l’emorragia di consensi subita anche nelle zone dove ha sempre avuto maggioranze bulgare, tipo l’Umbria. Non a caso ha emesso i suoi primi vagiti in Emilia, la regione più rossa d’Italia che la Sinistra ha il terrore di perdere con le elezioni del prossimo gennaio. I manifestanti sono scesi in piazza con l’intento dichiarato di impedire che Salvini facesse campagna elettorale in favore della candidata sovranista Lucia Borgonzoni, come ha candidamente ammesso uno dei capetti, legato, guarda caso, a Romano Prodi. Vista l’impresentabilità del PD si è cercato di far passare il movimento per impolitico, cercando di coagulare le forze progressiste contro il nemico comune del momento: Matteo Salvini. Da decenni, la Sinistra ha abbandonato le lotte in difesa dei lavoratori, della loro sicurezza e dignità, dello stato sociale, per dedicarsi a sostenere i diritti degli omosessuali, dei gruppi LGBT, degli immigrati perdendo in tal modo seguito e consensi ed ha quindi bisogno di individuare sempre un nemico, prima Berlusconi oggi Salvini e la Meloni per costituire ogni volta un fronte comune da egemonizzare.

Le sardine sono naturalmente tutte antifasciste, il loro inno “Bella ciao”; gli idoli Karola Rackete, Greta Thunberg, e sono coccolati da tutti i mezzi di informazione. Questi ragazzi, completamente ignoranti di politica, sono fortemente condizionati dalla stampa, dai social ma soprattutto dagli insegnanti. L’egemonia della Sinistra nel corpo docente è fortissima ed i ragazzi assorbono come spugne certi messaggi pseudo buonisti subendo un indottrinamento senza neanche accorgersene, nel completo disinteresse dei genitori, spesso assento o distanti. Facendo leva su concetti come il razzismo, l’accoglienza, la tolleranza e criminalizzando nel contempo valori come Patria, Nazione, Comunità, si costituisce una solida base di “utili idioti” da utilizzare nelle piazze. Al tempo di Berlusconi si facevano i “girotondo”, oggi è il momento delle “sardine” e grazie alla straordinaria copertura mediatica di cui godono, proprio le sardine al momento rubano la scena.

Sorvolando sulla singolarità di promuovere manifestazioni filogovernative, eventi che raramente si verificano in paesi democratici essendo prerogative di regimi dittatoriali, l’aspetto più sconcertante di questo movimento riguarda il sostegno che le sardine concedono a questo governo, il più antinazionale e antipopolare di sempre. Un governo che ha sottoscritto il trattato del Mes, tenendo il Parlamento all’oscuro di tutto, che impegna l’Italia per 125 miliardi di euro, soldi dei risparmiatori italiani che saranno probabilmente utilizzati per il salvataggio delle banche tedesche drammaticamente esposte sul piano dei derivati in vista della Brexit. Un governo che nella legge di bilancio, con la scusa della lotta all’evasione fiscale, ha abbassato la soglia del contante favorendo in tal modo le banche e nella stessa legge autorizza l’Agenzia delle Entrate a pignorare i conti correnti anche per una multa o una bolletta non pagata. Senza contanti e con i conti pignorarti nei prossimi mesi potremmo avere un’infinità di povera gente che non potrà letteralmente sopravvivere. Un governo che aveva presentato come un successo “l’accordo di Malta!” sulla ricollocazione automatica degli immigrati e che si trova ora costretto, non solo a tenerseli, per il diniego degli altri paesi ad accettarli ma anche a riprendersi quelli che ci sta rispedendo la Germania che sono in numero maggiore di quelli che arrivano con i barconi. Un governo che ha permesso che si chiudesse l’Ilva; che sta cercando di svendere l’Alitalia; che con la sua politica economica sta vessando le piccole e medie imprese che chiudono a migliaia, mettendo sul lastrico imprenditori e dipendenti. Un governo che sta distruggendo la sanità pubblica e lo stato sociale, che costringe i cittadini a ricorrere alle cure private e chi non può permettersele rinuncia a curarsi. Un governo che continua a spendere milioni di euro a favore degli immigrati mentre lascia ancora nelle tende gli abitanti di Amatrice con l’inverno alle porte.

Se questo è il governo che il movimento delle “sardine” si ostina a voler difendere crediamo che l’unico elogio che si possa fare è…quello funebre. Prima sparisce è meglio è! Per tutti!

 

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