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Le verità taciute…

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Parliamo un po’ dell’arresto della nostra concittadina, per giunta residente a Garbagna, in provincia di Alessandria.

Leggevo un articolo al riguardo, pubblicato su Repubblica, e subito ho notato qualcosa di strano: si fa esplicito riferimento all’ISIS, e subito la condanna per le azioni della terrorista è immediato.

Poi leggo altri approfondimenti, Il Secolo XIX è più preciso, parla con gli inquirenti che fanno un nome preciso, un gruppo assai noto e feroce in Siria, responsabile di centinaia di attentati, di stragi efferate di civili, di bombardamenti ripetuti sulla popolazione di Aleppo ovest (la parte che era rimasta libera dai terroristi e a lungo assediata da loro, difesa da coraggiosi soldati di Damasco), un gruppo armato da potenze sia occidentali che da potenze economiche e petrolifere mediorientali; no non si tratta dell’ISIS, avete pensato male, si tratta di Hay’at Tahrir al-Sham.

Questo nome ai più non dice nulla, ma il giornale di Genova NON specifica un particolare: il nome della formazione è cambiato di recente, per ragioni di immagine, prima si chiamava Jabhat Fateh al-Sham e prima ancora Al NUSRA, nome che ora vi accende una lampadina nel cervello scommetto…

Cos’è al Nusra, (per semplificare la chiameremo così)? Altri non è che AL QAEDA, sì la stessa combattuta (???) per anni dagli USA e dall’Europa, e poi messa nel dimenticatoio, salvo riesumarla ben armata, addestrata, e finanziata, al fine supremo di combattere e rovesciare lo Stato della Siria, Paese democratico e sovrano ma, sfortunatamente per loro, non allineato ai dettami dell’imperialismo occidentale e quindi destinato al massacro.

Ecco dunque la necessità di cambiare spesso nome alla formazione, al fine di far perdere le tracce nei documenti e confonderne la memoria dei lettori e dei cittadini.
Da notare un particolare: da poche settimane, il governo USA ha depennato proprio la formazione legata ad Al Qaeda, e chiamata Hay’at Tahrir al-Sham, dalla lista dei gruppi terroristi, cosa che risulta non solo assurda ma anche incomprensibile. In Siria i gruppi legati ad Al Qaeda sono molti, e la vecchia Al Nusra è senza dubbio uno dei più bellicosi e pericolosi, ma è superato in numero dalla Alleanza Qaedista, che si chiamava Jaish al Fateh e che ora ha cambiato anch’essa nome, e confesso di iniziare a perderne il conto anch’io.

Comunque perché nasconderne la reale natura? Semplice, è stata arrestata una pericolosa terrorista affiliata ad un gruppo sanguinario, ma appoggiato dai media.

Ricordo a tutti la campagna mediatica per fermare i bombardamenti russi rivolti proprio contro i gruppi legati ad al Qaeda in Aleppo-est; ricordo che i nostri media chiamano i terroristi combattuti dallo Stato siriano con il fantasioso aggettivo di “ribelli“; ricordo che gli attacchi chimici condotti o inscenati da gruppi di Al Nusra sono stati invece attribuiti allo stato siriano, anche in totale assenza di prove o addirittura in presenza di prove che fossero stati commessi dai terroristi; e questo con ampio risalto mediatico, e accompagnati da denunce di paesi occidentali, come la Francia (tra i principali sponsor di questi “ribelli”); persino una diretta emanazione di al Qaeda in Siria, i famigerati “White Helmets“, Caschi Bianchi in italiano, sono stati candidati al Nobel per la pace, e su di loro hanno girato documentari (fictions, in realtà) di propaganda, premiati con tanto di OSCAR.

Come potrebbero ora parlare di arresti di terroristi e foreign fighters, dicendo ed ammettendo che combattono per gruppi difesi e sostenuti da noi stessi?? No non si può fare, e allora meglio, molto meglio restare sul vago, citare un nome in arabo senza spiegare oltre, o lasciare intendere che di ISIS si stia parlando; sì, molto meglio fare così, tanto chi vuoi che se ne accorga??

Stefano Orsi

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Source link: Saker 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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