La Russia accusa la Turchia di essere la causa del fallimento degli accordi di Sochi
Il rappresentante ufficiale del Ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova – in una nota trasmessa su Russia 24 – ha affermato che la ragione dell’aggravarsi della situazione in Idlib è il costante fallimento di di Ankara dei precedenti accordi.
Zakharova ha sottolineato che la Turchia non sta rispettando i propri obblighi ai sensi del memorandum di Sochi del 17 settembre 2018, trasferendo i gruppi armati controllati nel nord-est della Siria e in Libia.
Zakharova ha osservato che Mosca rimane impegnata negli accordi raggiunti in precedenza ed è disposta a continuare collaborare al fine di ridurre il livello di ostilità in Siria e garantire la sicurezza del personale militare degli stati garanti del processo di pace.
Gli ha fatto eco il il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov: “Ad Idlib le forze governative siriane hanno l’obiettivo di neutralizzare i terroristi, non combattere contro la popolazione civile”, ha detto. Ed ha aggiunto: “Relativamente ai bombardamenti ad Idlib che i militari siriani stanno compiendo, si tratta di attacchi contro i terroristi, non i civili, raid che mirano a neutralizzare i terroristi e neutralizzare le loro attività aggressive, che arrivano da lì”, ha concluso Peskov commentando le dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha accusato Damasco e Mosca di aver colpito i civili nella provincia di Idlib e ha affermato che l’esercito turco attaccherà le unità del l’esercito siriano anche fuori dalla zona di de-escalation di Idlib se esse avessero condotto ancora azioni offensive, anche solo contro i militanti o solo civili.
La Turchia attacca ancora l’esercito siriano
Evidentemente la condizionalità espressa da Erdogan è solo di facciata. Gli attacchi contro l’esercito siriano continuano. Nella giornata di oggi è stato diffuso un video in cui si vede chiaramente che le truppe turche bersagliano le truppe siriane con lanciarazzi multipli. Il conflitto è diventato ormai un conflitto inter-statale.
La notizia è stata riportata riportata dal giornale Al Masdar News mercoledì 12 febbraio. L’esercito turco ha sparato contro le posizioni dell’esercito siriano nel sud-ovest della provincia di Aleppo dopo il suo avanzamento a ovest dell’autostrada Aleppo-Damasco (M-5).
SYRIA: Footage from @MGhorab3 shows Turkish rocket artillery targeting government positions in Syria this afternoon. pic.twitter.com/UW5Rq1kntX
— Conflict News (@Conflicts) February 12, 2020
Gli USA si dicono neutrali
Washington non ha intenzione di inviare truppe a Idlib siriano “nel tentativo di correggere questa brutta situazione”, ha detto l’assistente del presidente americano per la sicurezza nazionale Robert O’Brien. Ha anche osservato che questo conflitto non ha nulla a che fare con gli Stati Uniti.
Tenuti oggi colloqui tra Erdogan e Putin sulla grave crisi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha raccontato oggi ai giornalisti alcuni dettagli della conversazione telefonica tenuta oggi con il presidente russo Vladimir Putin:
“Abbiamo discusso della situazione in Idlib, in particolare, delle conseguenze delle azioni dell’esercito turco, delle forze del regime di Assad e della Russia. È stata presa la decisione di tenere riunioni tra l’esercito turco e russo in Turchia, nonché i rappresentanti del Ministero degli affari interni, del Ministero della difesa e dell’intelligence dei due paesi a Mosca. Le riunioni saranno organizzate nel prossimo futuro “, ha affermato il leader turco.