I media che le settimane scorse strombazzavano sull’assedio di Aleppo da parte dell’esercito siriano, denunciavano la drammaticità della situazione per la popolazione sotto bomabrdamento russo benchè il ministero della Difesa russo avesse più volte dimostrato che i bombardamenti russi sono effettuati fino a 20 km ( 12 miglia) dalla città.
I nostri mezzi di informazione, fingevano di non accorgersi che Aleppo è assediata sì , ma dai ribelli e dal 2013 . Fingono di ignorare che la cittadinanza è fatta bersaglio del lancio di ordigni di ogni genere da parte dei ribelli che causano vittime, devastazione, miseria.
Inoltre, dopo un periodo di attenzione, è sparito del tutto dalle cronache che Aleppo è tenuta costantemente senz’acqua: i ribelli che hanno nella loro zona, la centrale idrica, riversano la maggior parte dell’ acqua potabile disponibile, nel fiume Eufrate. Pur di non erogarla nei quartieri in mano governativa (che ospitano la maggior parte della popolazione attualmente residente ad Aleppo) la buttano via.
Questa situazione è colpevolmente e deliberatamente provocata dall’esterno del paese, proprio da quei paesi che si dicono difensori dei diritti umani. La condizione della popolazione è quindi direttamente collegata con lo squallore morale dei paesi cosidetti ‘democratici’.
A questa condizione, di per sè molto difficile, si è aggiunta dal 21 febbraio, la chiusura dell’unica via di transito per Aleppo: l’autostrada ‘Ithriyah-Khanasser’ che collega la martoriata città con il resto del paese e che permette l’approvvigionamento di viveri e carburante.
Domenica scorsa, a sera, da più fronti Jund Al-Aqsa*, ISIS e jihadisti provenienti dal Caucaso e dalla regione della Cina a maggioranza musulmana di Xinjiang, hanno attaccato le posizioni delle Forze di Difesa Nazionale “(NDF) situate presso il villaggio di Rasm Al-Nafal . In seguito sono stati occupati altri villaggi che costeggiano l’arteria e ne hanno provocato la chiusura.
[su_panel]L’autostrada è la sola via di approvvigionamento per la popolazione ad Aleppo ed è la strada che dà accesso all’esercito siriano alla città ed a diverse regioni nel nord della Siria.[/su_panel]
Lentamente nei giorni successivi l’interruzione della strada, le forze armate siriane hanno effettuato villaggi controassalti per riprendere il controllo di tutti i villaggi ed il 25 febbraio hanno riconquistato la cittadina strategica di Khanasser.
Alcuni giornalisti siriani e al Masdar News hanno diffuso stamattina la notizia che le ‘Tiger force’ del SAA ha ripreso il controllo dell’arteria (vedi foto in apertura e infografica). Tuttavia il pezzo di strada dovrà essere bonificato dalle mine che hanno lasciato i miliziani. SAA comunque conta di rimettere in sicurezza la strada e renderla pienamente operativa per domenica.
Tuttavia la popolazione di Aleppo è alla fame ed al freddo ed ogni giorno in più potrebbe essere fatale per molti, la situazione è drammatica dato che i primi convogli arriveranno molto lentamente e nella città c’era già molta precarietà.
Il Vicario apostolico di Aleppo, mons. Abou Kazen che era atteso in Italia il 1° marzo per il quaresimale di una Parrocchia di Imola e per la Conferenza Stampa in Roma il 3 marzo.
Oggi ha annullato gli impegni , comunicando ad ‘Ora Pro Siria’ per telefono questo messaggio:
[su_quote style=”flat-light”]Aleppo non ha vie di uscita percorribili in questo momento. Alcuni villaggi lungo l’unica strada che collega Aleppo al sud sono stati liberati dall’esercito siriano, ma altri sono ancora in mano alle milizie armate.
Aleppo è tagliata fuori dai rifornimenti : ciò significa che non possiamo ricevere cibo, soccorsi e soprattutto gasolio, il che ci priva della possibilità di far funzionare i generatori… Non potremo riscaldarci, attingere acqua ai pozzi che abbiamo scavato in alternativa al taglio dell’acqua cui siamo sottoposti da mesi dai ribelli, e che non avremo energia elettrica di alcun tipo e resteremo al buio..
Vi prego di annullare gli appuntamenti, di scusarmi e di pregare per noi! Per noi la vostra preghiera è molto importante! Sapere che non siamo dimenticati!
Grazie per la vostra solidarietà e per tutto ciò che fate per noi. A rivederci quando Dio vorrà![/su_quote]
[su_spacer]E’ chiaro che le forze armate siriane avranno bisogno di rafforzare il controllo intorno alla strada Ithriyah-Khanasser ampliando la zona cuscinetto intorno ad essa giacchè è la la seconda volta in 5 mesi che la strada viene interrotta.
Vietato Parlare
nota*= (Jund Al-Aqsa è un gruppo fondato da Abu Abdul ‘Aziz al-Qatar come subunità all’interno del gruppo qaedista al-Nusra, ora separato ed in disaccordo su varie questioni come la sua separazione da ISIS.).