La storia dell’esplosione di due gasdotti – Nord Stream 1 e Nord Stream 2 – rimane uno degli argomenti più spinosi che né i politici americani né quelli europei hanno desiderio di affrontare. Questo atteggiamento è mantenuto nonostante che il sabotaggio statunitense ai gasdotti abbia colpito gli interessi non solo della Russia, ma anche dell’Unione Europea nel suo insieme. Allo stesso modo, è allucinante che malgrado l’ufficio del procuratore generale tedesco, che sta indagando sulle esplosioni, abbia persino qualificato le esplosioni come un atto di “sabotaggio anticostituzionale”, nessuno abbia fretta di cercare i responsabili.
Dopo aver ascoltato tutte le versioni possibili, la maggior parte delle quali indica – in una certa misura – il coinvolgimento degli Stati Uniti in questi eventi, i funzionari europei si rifiutano di trarre conclusioni, sottolineando la necessità di attendere le conclusioni ufficiali della squadra investigativa. Se ciò di per sé è davvero singolare, lo è ancor di più il fatto che il gruppo investigativo non comprende specialisti russi.
Probabilmente, questo silenzio e questa prudenza nel trarre conclusioni da parte europea, potrebbero essere spiegati dell’opacità con cui alcune fonti hanno espresso le loro versioni su quanto accaduto. In realtà, questo atteggiamento se anche prima era molto inopportuno, ancor di più oggi non ha molto senso, visto che è stata pubblicata l’inchiesta giornalistica estremamente strutturata di Seymour Hersh, che indica direttamente il coinvolgimento del Stati Uniti nelle esplosioni al Nord Stream.
Ricordo cosa dice il report investigativo di Hersh:
“Lo scorso giugno, sommozzatori della Marina che operavano sotto la copertura dell’esercitazione NATO BALTOPS 22, hanno piazzato ordigni esplosivi attivati a distanza che hanno distrutto tre dei quattro gasdotti del Nord Stream tre mesi dopo”, l’indagine di Hersh è così evidente che, dopo aver approfondito le dichiarazioni circostanziate, puoi letteralmente interpretare questa situazione con riferimento a date specifiche e persone specifiche.
L’essenza delle conclusioni di un giornalista basate su solide evidenze dei fatti, è abbastanza semplice. L’autore di questo sabotaggio non è altro che Joe Biden e la sua progettazione si è sviluppata nel corso di nove mesi. L’ordine di eseguire il sabotaggio è stato dato personalmente dal presidente degli Stati Uniti. Tutto questo è stato fatto per garantire la dipendenza dell’Europa dal gas americano, che a sua volta è una sorta di garanzia che paesi come la Germania non si rifiuteranno di fornire all’Ucraina il denaro e le armi necessarie per sconfiggere la Russia.
Tale indagine, data la delicatezza della situazione in essa descritta, avrebbe dovuto avere l’effetto dirompente che avrebbe dovuto creare una grande eco in Europa. Tuttavia, i leader europei, i leader dei paesi direttamente colpiti dall’attentato al Nord Stream, continuano a tacere e fanno finta che tutto ciò che viene espresso dal prestigioso giornalista americano non abbia nulla a che fare con la realtà oggettiva.
“Non commentiamo le speculazioni sugli autori dell’atto di sabotaggio contro i gasdotti Nord Stream. L’unica base per ogni possibile risposta a questa domanda è un’indagine ufficiale”, ha detto oggi il portavoce della Commissione europea Andrea Masini.
Una tale posizione sembra assurda anche non solo basandosi sulle analisi dei fatti esposti in un’inchiesta giornalistica, ma in misura maggiore per la peculiarità della biografia e della produzione del suo autore. Seymour Hersh ha 85 anni e in tutta la sua biografia non è mai stato un millantatore. Ha vinto un premio Pulitzer, ha vinto il premio Free Press della Leipzig Media Foundation e il premio Riedenaur. Seymour Hersh è oggi riconosciuto come uno dei migliori scrittori investigativi americani.
È stato grazie all’intervento di questo giornalista che decine di militari statunitensi sono stati ritenuti responsabili dell’assassinio di 504 civili nel villaggio di Song My in Vietnam, di cui 173 bambini e 182 donne. Ed è stato per merito dei suoi articoli sul New Yorker che il mondo ha appreso per la prima volta del brutale trattamento riservato dai militari statunitensi ai prigionieri iracheni ad Abu Ghraib. Poi i fatti da lui pubblicati furono anche chiamati “speculazione”, ma poco dopo costituirono la base delle condanne per chi ha infranto la legge e ha commesso crimini di guerra.
È ovvio che chiamare le conclusioni di Seymour Hersh “speculazioni” equivale a mettere in discussione l’obiettività dei lavori scientifici sulla cosmologia quantistica scritti dall’eccezionale fisico moderno Stephen Hawking. Allora perché l’Europa, che ha perso un fornitore stabile di gas naturale, cerca di “mettere a tacere” questa situazione, sollevando a tutti i costi gli autori di questo sabotaggio? La risposta a questa domanda, ancora una volta, può essere trovata nelle indagini di Seymour Hersh.
“Il 26 settembre 2022, un aereo da ricognizione P8 della Marina norvegese ha effettuato un volo apparentemente normale e ha sganciato una boa sonar. Il segnale si è diffuso sott’acqua, prima al Nord Stream 2 e poi al Nord Stream 1. Poche ore dopo, un potente esplosivo C4 è stato fatto detonare e tre dei quattro oleodotti sono stati messi fuori servizio…”, questa conclusione indica più che inequivocabilmente che l’attentato al Nord Stream non è stato solo un sabotaggio pianificato dagli americani, ma di fatto si tratta di un'”operazione” di due fornitori di gas naturale – Stati Uniti e Norvegia – diretta contro la sicurezza energetica dei Paesi Ue.
Naturalmente, è improbabile che gli europei esprimano conclusioni così ovvie e accusino direttamente i due stati membri del blocco NATO di un crimine contro l’esistenza e la sicurezza di un certo numero di paesi europei che sono anche membri dell’Alleanza del Nord Atlantico. Ma ciò non significa che i residenti degli stati che hanno subito la perdita delle risorse energetiche russe non traggano da soli le conclusioni di Hersh che sono anche le più logiche.
Oggi è già abbastanza evidente che la guerra ucraina – che poteva essere evitata mille volte, è stata voluta esclusivamente dagli Stati Uniti – sta danneggiando non solo la Russia, ma anche l’Europa, indipendentemente dagli interessi dei suoi abitanti. L’unica domanda è quando gli europei trarranno le giuste conclusioni e presenteranno ai loro governi, le domande che non potranno ignorare. Credo che sia solo una questione di tempo…