autore: Patrizio Ricci fonte: wikinews.cc
Photo by SmeerchFare esperienza vuol dire essere partecipi di ciò che ciò accade con “lacrime ardenti”, proprio perchè la menzogna è stata smascherata da nostro Signore, proprio perchè l’ultima parola non è della morte.
Ma bisogna essere vigili, l’assassinio e la menzogna vestita da agnello è il primo passo verso l’imborghesimento e la schizofrenia contemporanea.
Anche tra noi cristiani si pensa che avendo la Grazia immensa di Cristo, nulla ci potrà più “toccare”, ma questo silenzio di fronte alla sofferenza e lla morte , alla violenza ed alla sopraffazione non è nostro e questi passi non sono i suoi passi, senza i quali nulla si può costruire. Questo non è “un incidente di percorso” ma una mentalità che si va affermando, e che costruirà la nostra Europa, e in molti non lo sanno ricoscere..
Ma dimentichiamo una cosa bisogna proclamare il Suo nome e la sua fede e la nostra fede non è questa, ed i nostri passi non sono questi.
Bisogna dirlo con tutti i mezzi leciti, bisogna opporre una “resistenza passiva”. Bisogna implicarsi, che diventi pane quotidiano come accendiamo il condizionatore se abbiamo caldo. Come beviamo se abbiamo sete, bisogna che diventi più urgente. Bisogna che diventi ugualmente urgente. E’ un’urgenza che nasce da uno sgrado rivivificato dal Cristo che ci permetterà di fare esperienza.
Per farne esperienza dobbiamo renderci conto di quanto abbiamo bisogno di Lui, di quanto la realtà costruita dall’uomo è grondante di sangue
e di quanto l’uomo vuole essere autosufficiente.
Lui non è un punto di riferimento che rassicura ma che fa aumentare la nostra inquietudine, perchè prima non vedevo, ora vedo.
Ma tutto questo , tutta questa crudeltà non è dovuta ad un uomo che non ha punti di riferimento ma ad un uomo che è cinico
per cui la temperatura di questa estate torrida è il pensiero più impegnativo, per cui il mondo si divide in bravi ragazzi e in cattivi ragazzi.
Un uomo può avere il suo punto di riferimento, può essere cristiano ma vivere la realtà con cinismo.
Infatti questa guerra è stata spaventosamente circondata dal silenzio. In un ambiente che dice di avere radici cristiane.
E’ pacifico avere terrore del marxismo o del fascismo ma sappiamo riconoscere al di là degli slogan, che lo stesso DNA , che si chiama male si ripresenta come
l’Idra a sette teste che più si taglia e più ne rispunta una? Oppure abbiamo voluto fare la nostre belle festa nazionali conservandone il
mito ma perdendone la memoria, avendo abdicato la scomodità di respirare e riconoscere il male per quello che è?
ma “Per questo, in quest’ultima ora, ogni singolo, consapevole della propria responsabilità come consociato della civiltà cristiana e occidentale, deve opporsi finché può, lavorare contro il flagello dell’umanità, contro il fascismo e contro ogni sistema di Stato assoluto simile ad esso. Fate resistenza passiva – resistenza -, ovunque vi troviate, impedite che questa ateistica macchina da guerra continui a funzionare, prima che sia troppo tardi, prima che le ultime città diventino, come Köln, un cumulo di macerie e prima che l’ultima gioventù del popolo sparga il suo sangue per l’arroganza di un essere subumano” (dal primo volantino della La Rosa Bianca)
“Tutte le forme ideali di Stato sono utopie. Uno Stato non può essere costruito in modo puramente teorico, ma deve crescere e maturare come fa un singolo uomo. Ma non bisogna dimenticare che lo Stato è stato presente in forma embrionale all’inizio di ogni civiltà. La famiglia è antica quanto l’uomo stesso e, da questa iniziale aggregazione, l’uomo capace di raziocinio si è creato uno Stato il cui fondamento deve essere la giustizia e il cui scopo supremo deve essere il bene comune. Lo Stato deve rappresentare per analogia l’ordine divino e la più sublime di tutte le utopie, la civitas dei, è il modello al quale esso deve, in definitiva, orientarsi.” (dal secondo volantino della La Rosa Bianca)
« […] Inoltre appartiene» (alla essenza della tirannia) «fare in modo che nulla rimanga nascosto di quanto qualunque suddito dica o faccia, ma che delle spie lo seguano ovunque… inoltre aizzare, in tutto il mondo, l’uno contro l’altro e gli amici contro gli amici, il popolo contro gli aristocratici e i ricchi tra loro. Inoltre è tipico di queste regole tiranniche impoverire i sudditi, affinché la guardia del corpo possa essere retribuita e perché essi, occupati dai bisogni delle loro esigenze quotidiane, non abbiano tempo e agio per cospirare… ma anche queste elevate entrate fiscali, come quelle imposte a Siracusa, dove sotto Dionisio i cittadini spesero per le tasse nel corso di cinque anni tutti i loro beni. E il tiranno tende continuamente anche a provocare guerre […] » (estratto terzo volantino – Rosa Bianca – Dalla Politica di Aristotele)
“Il sangue scorrerà sull’Europa fino a quando le nazioni non saranno consapevoli della spaventosa follia che le trascina in un vortice e, colpite e rappacificate da una musica sacra, non si avvicineranno ai vecchi altari in una variegata moltitudine, non intraprenderanno opere di pace e, sui fumanti campi di battaglia, non sarà celebrata una grande festa di pace con lacrime ardenti. Solo la religione può risvegliare l’Europa ed assicurare il diritto dei popoli e ristabilire, con nuovo splendore, la cristianità, in modo visibile sulla terra, nella sua funzione di fondamento di pace». (estratto terzo volantino – Rosa Bianca – Novalis)