L’incubo di Parigi (e Roma) si chiama Lindner

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Con un commento sulla FAZ, Holger Steltzner, il condirettore del prestigioso quotidiano di Francoforte risponde al discorso di Macron sul futuro dell’Eurozona e lancia la candidatura di Lindner al Ministero delle Finanze. Il leader della FDP sarebbe l’unico in grado di difendere gli interessi dei contribuenti tedeschi, un vero incubo per Macron. Dalla Frankfurter Allgemeine Zeitung 
Il presidente francese e quello della Commissione Europea si sono messi d’accordo? Oppure è solo un caso che Jean-Claude Juncker abbia tenuto il suo discorso sull’UE pochi giorni prima delle elezioni per il Bundestag ed Emmanuel Macron abbia presentato la sua visione per l’Europa solo due giorni dopo?
Entrambi i presidenti speravano in una prosecuzione della Grande Coalizione e volevano influenzare la formazione del prossimo governo tedesco.  I Nero-Rossi (ma anche Verdi) sarebbero disponibili ad ogni concessione o quasi, pensavano entrambi, perché in caso contrario la Germania finirebbe per rafforzare i partiti piu’ radicali nei paesi vicini.
Lindner sa quanto è importante il Ministero delle Finanze
Ma i nero-rosso-verdi e anche i partner europei avevano fatto i loro conti senza gli elettori tedeschi. Molti dei quali rifiutano la trasformazione dell’Eurozona in una unione di trasferimento perché sanno bene che i falsi incentivi non portano al successo, come del resto tutti possono vedere in Italia, dove in 150 anni di unione di trasferimento il divario fra nord e sud non si è ridotto, bensì è cresciuto.
Per Parigi e Bruxelles (e Roma) c’è un incubo che potrebbe trasformarsi in realtà: una coalizione “Jamaica” con al suo interno la FDP, a proposito un partito pro-europeo, che sotto una nuova leadership prende una posizione chiaramente contraria alla strada sbagliata dell’unione di trasferimento. Con Christian Linder non potrà esserci un proseguimento dell’attuale politica europea, sempre che la FDP non voglia tradire le promesse elettorali ed esserne travolta. Lindner ha imparato dagli errori dei suoi predecessori, conosce l’importanza del Ministro delle Finanze, il ministro che in Europa ha diritto di parola sulle questioni piu’ importanti relative alla moneta unica e che nel governo è l’unico in grado di prendere decisioni allo stesso livello con la Cancelliera.
Macron alla Sorbona ha ribadito i suoi piani per un bilancio dell’Eurozona: in altre precedenti occasioni calcolato “in diversi” punti percentuali di PIL e definito come “un minimo di solidarietà”. Si tratta di una quantità inimmaginabile di denaro, sono centinaia di miliardi di euro. Il Ministro delle Finanze dell’Eurozona avrebbe il controllo sull’utilizzo delle risorse provenienti dalla tassazione, un diritto fondamentale dei parlamenti nazionali che di fatto verrebbe cancellato. Macron vorrebbe anche un fondo sociale dell’UE e un adeguamento dei salari minimi e delle imposte sulle società.
Sulla lunga strada che conduce alla “Jamaika” la Cancelliera Angela Merkel (CDU) nei difficili negoziati di coalizione dovrà necessariamente venire incontro alle richieste dei partner di coalizione, FDP, Verdi e CSU. I liberali come secondo partner piu’ importante dovrebbero chiedere il Ministero delle Finanze. Li’ il segretario Lindner dovrebbe garantire una politica europea migliore e una maggiore concorrenza nell’UE, sempre che la FDP non intenda tradire i propri elettori.

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