L’intervista a David Petraeus (ormai si parla di rischio nucleare come ludico argomento di conversazione)

Il generale in pensione David Petraeus che ha servito come direttore della CIA e comandante delle forze della coalizione in Iraq, in una intervista a ABC News avvenuta domenica, ha spiegato come crede che gli Stati Uniti reagirebbero in caso la Russia usasse un’arma nucleare tattica in Ucraina.

Seppure il generale ha detto di non aver parlato con il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, sulla questione, possiamo ragionevolmente ipotizzare che sia questa  la linea prevalente dell’amministrazione statunitense.

Domanda: La minaccia delle armi nucleari tattiche deve essere presa sul serio?

Petraeus: Deve essere preso sul serio. Questo deve essere preso sul serio e Jake Sullivan ha dichiarato pubblicamente che gli Stati Uniti hanno detto alla Russia quale sarà la risposta a questo.

Domanda: Quale?

Petraeus: Bene, ancora una volta, intenzionalmente non ne ho parlato con Jake, quindi sto parlando ipoteticamente ora: risponderemo guidando uno sforzo collettivo della NATO e distruggeremo ogni arma russa convenzionale su cui possiamo vedere e identificare il campo di battaglia in Ucraina, così come in Crimea, e tutte le navi della flotta del Mar Nero.

Domanda: Quindi questo trascinerà l’America e la NATO in un conflitto militare, si applicherà l’articolo 5 della Carta della Difesa Collettiva della NATO

Petraeus: Non l’articolo 5, perché l’Ucraina non fa parte della NATO. Questa sarà la risposta degli Stati Uniti e della NATO a qualcosa di assolutamente inaccettabile.

Domanda: Ci sono affermazioni che le radiazioni si diffonderanno ai paesi della NATO, e quindi sarà effettivamente un attacco alla NATO.

Petraeus: Sì, puoi argomentare in questo modo, ma, d’altra parte, è così terribile che ci deve essere una risposta, non può essere lasciata senza risposta. Ma questa non è un’escalation, non è un attacco nucleare in risposta a un attacco nucleare, non vogliamo entrare in un’escalation nucleare qui, ma dobbiamo dimostrare che questo è inaccettabile in qualsiasi circostanza.

Risposta di Mosca: l’uso di armi nucleari avviene sulla base di quanto affermato nella dottrina pertinente

Allo scenario nucleare continuamente riproposto (come finestra di Overton) dai media occidentali e dai relativi funzionari, per l’ennesima volta il portavoce del Cremlino Peskov ha risposto (questa volta indirettamente rispondendo a Kadyrov ):

Peskov – alla domanda “Come valuta il Cremlino le critiche di Kadyrov ad alcuni leader dell’operazione militare speciale?”, ha risposto: I capi delle regioni hanno l’autorità per esprimere il loro punto di vista, per dare valutazioni. Dopotutto, questi sono i capi di intere regioni, incluso Ramzan Kadyrov, che, come sapete, fin dall’inizio dell’operazione militare speciale ha fatto molto e ha dato un grande contributo alla conduzione dell’operazione militare speciale, e il l’intera repubblica continua a dare un grande contributo.
Anche nei momenti difficili, lo stesso, probabilmente, le emozioni dovrebbero essere escluse. Preferiamo comunque attenerci a valutazioni equilibrate e obiettive.

Peskov – alla domanda “È possibile utilizzare armi nucleari tattiche?”, ha risposto: Nel nostro Paese, l’uso di armi nucleari avviene sulla base di quanto affermato nella dottrina pertinente. Non ci possono essere altre considerazioni qui.

È molto evidente che ciò che si sta tentando di fare è fare di tutto perché lo scenario nucleare si avveri. In tutto questo la preoccupazione maggiore è avere la scusante per fare ciò che finalmente Petraeus ha prospettato.

Si direbbe che NATO abbia una gran voglia che la Russia usi l’atomica, l’assenza di una exit strategy ed il contemporaneo invio di armi sempre più potenti, non si adatta ad altre letture.

Inoltre va colto un altro aspetto.Media e funzionari danno a credere che un ipotetico utilizzo di armi nucleari tattiche, possa essere punito con armi convenzionali senza escalation nucleare (e che a questa si possa sopravvivere con un po’ di iodio). Ovviamente questo è una sordida bugia e costituisce un gioco estremamente pericoloso, l’anticamera della distruzione del mondo.

Vpnews

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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