Distruzione dell’l’incrociatore lanciamissili Moskva, ammiraglia della flotta russa nel Mar Nero
Il 13 aprile molto probabilmente un attacco missilistico ha affondato la nave ammiraglia della flotta russa Moskva. Anche se il Ministero della Difesa russo ha parlato di esplosione per imperizia per un incidente a bordo della nave, il Washington Post e lo stesso Pentagono indicano l’attacco missilistico.
Se l’ipotesi missile fosse vera vorrebbe dire che la Nato – tramite la propria capacità di intelligence nonché attraverso i dati di sorveglianza satellitare, forniti da aerei Awacs e aerei spia – ha aiutato attivamente la difesa costiera ucraina illuminando e dando le coordinate ai missili navali ASM Neptune.
Il supporto NATO nel caso di attacco missilistico sarebbe stato indispensabile perché l’incrociatore lanciamissili Moskva era oltre le 30 miglia di rilevamento dei radar costieri ucraini.
Esistono comunque fonti che l’Ucraina sia in possesso anche in possesso di anti-nave AGM-119 Penguin Mk 2: “Il giornalista del KP Alexander Kots, nel contesto dell’incidente con l’incrociatore Moskva, riferisce che alla fine di gennaio 2021 un aereo americano ha consegnato a Odessa un lotto di missili anti-nave AGM-119 Penguin Mk 2, precedentemente in servizio con la Royal Norwegian Navy. La versione Mk 2 ha un raggio di lancio aumentato e un cercatore modificato. I dati iniziali sui parametri del movimento del bersaglio vengono trasmessi al missile prima del lancio dal vettore. Sono questi dati, ipotizzando l’uso dell’AGM-119, che i “partner” americani avrebbero potuto trasmettere alle forze armate ucraine.” https://t.me/new_militarycolumnist/80228
Nessuna limitazione all’invio di armi tramite ferrovia o autostrada
I rifornimenti militari di armi e munizioni avvengono continuamente dal lato Nato. I carichi d’ armi, munizione e materiale logistico provengono specialmente dai paesi anglosassoni (USA e Gran Bretagna) e i voli vengono effettuati su base quotidiana. Ogni giorno dagli 8 ai 10 aerei da trasporto militare giungono in Polonia per scaricare gli equipaggiamenti che poi sono portati attraverso ferrovia o autostrada in Ucraina.
Questo che vedete di seguito nello screenshot è uno di questi voli. In questo caso un C17 che è arrivato poco dopo mezzanotte nell’aeroporto polacco di Rzeszow.
L’aereo britannico era partito dall’aeroporto di Carterton in Gran Bretagna:
In una parola stanno arrivando in Ucraina armi a go go e questo si nota nel tono e nell’atteggiamento della sua leadership che ha ormai scartato i negoziati, come del resto suggerito dalla Gran Bretagna e dalla UE.
L’unica soluzione per modificare una pericolosa escalation del conflitto e rilanciare i negoziati senza conseguenze disastrose per i civili, sarebbe impedire che le armi Nato entrino in Ucraina. Ovviamente, questo è possibile solo distruggendo le vie di facilitazione dei rifornimenti militari.
Infatti, le vie di facilitazione, i centri decisionali e tutto ciò che necessita lo sforzo bellico sono ancora in piedi. Ora io non auspico la guerra totale, perché porta morte e distruzione per la popolazione, ma proprio per questo l’unica soluzione è mettere argine alle azioni dementi che stanno mettendo in atto i paesi della Nato. Se guardiamo bene gli eventi in corso, vediamo che ormai non si tratta più di una legittima resistenza ucraina, ma ciò che si sta venendo alla luce è invece la volontà distruttiva per punire la Russia. Questa inimicizia, che vuole la sconfitta totale dell’avversario, si è vista benissimo nella vicenda della via Crucis ove il governo ucraino si è immischiato addirittura in una funzione religiosa, stracolmo di odio antirusso. Per non parlare delle bacchettate a Germania e Francia…
Quindi, non si tratta di parteggiare per la Russia, ma per chi vuole una soluzione realistica a questa guerra, l’opzione non può essere un conflitto prolungato per i prossimi vent’anni.
Allo stesso modo, è certo che se la strategia russa rimarrà quella corrente, le forze armate ucraine attaccheranno non solo il Donbass e Mariupol di nuovo ma anche la Russia. Non è una ipotesi, questo sta già avvenendo ed è ciò che suggerito dallo stesso presidente Biden il giorno dell’affondamento della nave russa. La NATO fornirà armamenti sempre più letali e sofisticati, compresi missili a medio raggio, cannoni semoventi, nuovi sistemi antiaerei, mine antiuomo Claymore, cannoni da 155 mm e 40.000 colpi con radar di contro-artiglieria, elicotteri Mi-8, e quant’altro.
Ormai, non si tratta più di un conflitto regionale ma di un conflitto totale. Ora va avanti con opportune finzioni come un conflitto regionale, ma non lo è.
VP News
sistemi di difesa aerea in territorio russo (Belgorod)