L’Istituto Superiore di Sanità registra una minore gravità clinica del Covid

[su_spacer]L’Istituto Superiore di Sanità italiano (Iss) in difformità di quanto dicono i media italiani, nel suo report settimanale, ha comunicato che aldilà dell’andamento della curva dei contagi, le infezioni diagnosticate negli ultimi mesi presentano “una minore gravità clinica”.

Inoltre, l’Istituto Superiore di Sanità, dice che nella maggior parte dei casi, si tratta di pazienti “asintomatici”:

[su_quote]Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici.[/su_quote]

A fronte di questi dati, è sconcertante che i media non basino i loro articoli e la loro informazione dai dati dell’Istituto Superiore di Sanità ma su una sorta di loro ideologia.

Basta leggere i titoli di Repubblica: Coronavirus, Lopalco: “È il momento di massima allerta, servono sentinelle”. E cita Game of Thrones oppure il Corriere della Sera: ”Covid: gli asintomatici positivi al tampone non possono lavorare, anche da casa”. Insomma tutto così lontano da uno rasserenamento dell’atmosfera.

Dice “Scenari quotidiani”:

[su_quote]L’ISS è costretto a formulare previsioni sulla base dei dati e quelli che sono sotto gli occhi di tutti evidenziano che gli ospedali sono vuoti. Fare continuamente tamponi a tutti quelli che capitano è perfettamente inutile se nel 99% dei casi chi viene trovato positivo non ha sintomi o sintomi di una lieve influenza.

Anche Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino di Genova, concorda con questa conclusione, già da tempo affermata (fonte). Il virus è mutato in una forma più benevola divenendo una comune influenza. I virus si muovono così. Mutano per adattarsi al corpo ospite al quale intendono procurare o zero danni o danni lievi. L’obiettivo di queste forme di vita, da milioni di anni a questa parte, è la pacifica convivenza (fonte).

A marzo emergeva la puntina dell’iceberg, oggi intercettiamo molto precocemente ed oggi stiamo tirando fuori il tanto che ieri era sommerso. Abbiamo delle mutazioni benigne nel virus, chi lo nega al letto dei malati non c’è andato”. La soluzione ai numeri aumentati di queste settimane, conclude Bassetti, è semplice: il maggior numero di tamponi effettuati“Se lei butta 1.000 reti nel mare il numero di pesci che tira su sarà molto elevato e così è per i positivi quando si fanno più tamponi”. Più che da esserne terrorizzati, ci sarebbe da rimanerne sollevati per lo scampato pericolo.  [/su_quote]

covid5
Corriere della Sera del 20 agosto

Questo mentre i giornali nel mese di agosto hanno ripetutamente allarmato la popolazione paventando picchi nel contagio – tra l’altro senza specificarne la pericolosità e senza distinguere tra contagiati e ammalati con sintomi preoccupanti – ISS ridimensiona la reale pericolosità della situazione attuale rispetto a quella affrontata nel periodo marzo-aprile

@vietatoparlare.

Lascia un commento