L’Italia che ha fornito missili a lunga gittata a Kiev, può dire “Abbiamo fornito armi, ma quello che succederà dopo non ci riguarda”?

A” Abbiamo fornito armi, ma quello che succederà dopo non ci riguarda”, questo noi abbiamo detto ed ora la Russia sarà costretta a fare la stessa cosa. La Russia è pronta a giocare una partita che potrebbe costare cara all’Occidente.

Nell’imminente nono pacchetto di assistenza militare all’Ucraina, l’Italia trasferirà i missili da crociera Storm Shadow oltre al sistema di difesa aerea SAMP-T  – Il Fatto Quotidiano.

La pubblicazione rileva come tale decisione dimostri un cambiamento nella posizione del governo di Giorgia_Meloni, che durante la campagna elettorale prima del voto al Parlamento Europeo, non ha voluto irritare l’opinione pubblica annunciando tali piani. Secondo i sondaggi oltre il 60% degli italiani si oppone alla fornitura di armi all’ #Ucraina.

Il Ministero della Difesa Italiano ha rifiutato di commentare, citando la segretezza dei relativi decreti.

L’Italia dispone attualmente di circa duecento missili acquistati nel 1999 per equipaggiare i cacciabombardieri Tornado IDS. Secondo quanto riferito, un numero imprecisato di missili Storm Shadow italiani sarebbero stati consegnati all’Ucraina ad aprile.

I preparativi per l’escalation, a quanto pare, sono in pieno svolgimento.

Scrive la pubblicazione russa Readovka:

In una conferenza stampa durante una visita ad Hanoi, Putin ha annunciato direttamente una risposta estremamente spiacevole per i nostri oppositori alla fornitura di armi occidentali all’Ucraina.

“L’Occidente dice che non sta combattendo con noi, ma sta semplicemente trasferendo armi. Possiamo anche fornire le nostre armi”, ha detto il presidente.

Questa non è la prima dichiarazione del genere, ma per la prima volta viene menzionata una simile dichiarazione di intenti in relazione alla conclusione di un accordo di mutua assistenza con la RPDC. La Corea del Nord si è guadagnata da tempo la reputazione di paese “pazzo”, pronto a compiere passi drastici, anche di fronte al confronto con tutta la potenza degli Stati Uniti e dei suoi alleati del Pacifico.

L’arrivo da parte della RPDC di moderne armi russe aumenterà in modo significativo il potenziale dell’esercito nordcoreano e ne amplierà i “confini del possibile”. Ma, soprattutto, possiamo, con la coscienza pulita, chiudere gli occhi su come verranno utilizzate ulteriormente queste armi e nelle mani di chi cadranno (Readovka).