L'Italia e la lealtà con il più forte.

 

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bombardiere Tornado

L’Italia ha partecipato alla guerra sempre subalterna alle decisioni di altri, non importa se basate sulla disinformazione, l’Italia ha fatto tutto ha occultato la verità al suo popolo  ” in nome dell’Europa” e degli “alleati”, dei ” volenterosi”, peccato che la Francia e la Gran Bretagna ha agito solo ed esclusivamente per i  propri interessi economici. E dopo la Costa d’Avorio la Francia si è impadronita dell’esclusiva dei contratti economici sulla Libia.  L’Italia, voltagabana e traditrice, con una classe politica servile che non persegue il bene comune, è andata come sempre non per convinzione, ma si è schierata con convinzione con il più forte. Ha voltato le spalle a Gheddafi e a più di metà del popolo libico (che si vuole ignorare che lo sosteneva – altrimenti bisognerebbe fare il mandato di cattura internazionale a metà del poplo libico), ed è la stessa Italia che lo aveva  aiutato a salire al potere, ed in seguito con il quale avevamo stipulato un patto di cooperazione e non aggressione , un patto di amicizia. Lo avevamo invitato a casa nostra ed avevamo passato sopra ad ogni sua stranezza e al non rispetto dei diritti umani. Ma in cambio avevamo avuto grossi vantaggi economici. E scrupoli non c’erano mentre si contavano i soldi.. E poi? E poi è avvenuta una virata netta, sono cambiate le parole, e così abbiamo aiutato la Francia a ” farci le scarpe”  a perseguire i suoi interessi geopolitici ed economici. A parte la lealtà che deve essere sempre al primo posto anche nella relazioni tra stati , non siamo stati nemmeno furbi in un momento di crisi come quella attuale si sono volatilizzati contratti miliardari. I giornali francesi in questi giorni non nominano nemmeno l’Italia, (eppure senza le basi in Italia, la guerra di aggressione al popolo libico non sarebbe riuscita – per questo siamo stati decisamente deficienti) . Il golpe ha causato contro duecento morti dell’inizio del conflitto a rivolta armata sedata, circa 50.000 morti per “difendere  i civili”. Chi sono i civili in una guerra civile , non l’ho ancora capito. Però ho visto che gli aerei e le forze speciali sul terreno “simpatizzavano” solo per il tricolore del re Idris. Dopo i sorrisi e le strette di mano, siamo tornati a bombardare la Libia, questa volta non con l’iprite ma con le bombe “intelligenti”, le bombe che hanno colpito di tutto , obiettivi militari e obiettivi civili, (altrimenti cosa facciamo ricostruire alle aziende?) e c’è chi si rammarica di non aver potuto usare i predator armati ( i quali non sono stati usati nemmeno in Afganistan).

Ora ditemi che differenza c’è tra una guerra così se è con mandato Onu o se non lo è?
Forse la Libia starà meglio adesso (non importa che manca tutto c’è la libertà), ma un uomo di buon senso non può credere che la democrazia si conquista con le bombe,  e un popolo nella paura e con la psicosi della caccia al pro-gheddafi non può esprimersi liberamente. Comunque nulla giustifica l’aggressione, perchè Gheddafi era 40 anni che stava lì e che tutti lo riverivano. Vuol dire che lui non ha cambiato nulla, è cambiata la nostra politica, ed è cambiata la politica dell’Onu, certo non più indipendente, prove tecniche di trasmissione…