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L’Italia esprime piena comprensione all’Arabia Saudita per bombardare a tappeto lo Yemen: cosa dice in proposito Avvenire? E per la Siria: perchè usa le fonti dei ‘ribelli’?

lettera mandata ad Avvenire:

Avvenire per  lo YEMEN nell’articolo ” Siria, orrore al campo profughi di Yarmuk ”  ‘spende’ queste parole:

E se lo Yemen, come la Siria e l’Iraq, è uno dei punti nodali dove corre il fronte fra l’Iran e le potenze sunnite guidate dall’Arabia saudita, a quest’ultima oggi ha espresso “piena comprensione” per le sue preoccupazioni l’Italia, per bocca del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.

Ed a proposito del campo palestinese di YARMUK ad un certo punto dice:

L’ex popoloso campo – in realtà una città vera e propria – è un avamposto per accedere alla capitale Damasco, che dista solo pochi chilometri, e per questa ragione si ha notizia di bombardamenti costanti da parte delle forze del regime siriano e l’Osservatorio denuncia anche il lancio su Yarmuk delle famigerate bombe “a barile”.

‘Orrore’: lo dicono tutti. Ma dov’è il giudizio di Avvenire? Assente. Forse per motivi di impaginazione!? No di certo.  Allora perchè è assente un giudizio che non si limiti alla conta dei morti e a ‘raccontare l’orrore’?

E’ sconcertante che nel riportarci la cronaca della guerra in Siria, anche Avvenire riporti come fonte  l’Osservatorio siriano per i diritti umani”. Sì, i Patriarchi cristiani sono intervistati ed esprimono per Avvenire la propria ‘opinione’ ma è e rimane tale: è un’incongruenza riportare ancora le fonti dell’Osservatorio, cioè dei ribelli, cioè dei responsabili delle persecuzioni ai cristiani (la persecuzione dei cristiani non è cominciata con l’avvento di ISIS!).

E’ paradossale perchè l’Osservatorio siriano per i diritti umani’ non è nient’altro che la diretta espressione dei ribelli e cioè degli stessi terroristi che facendosi scudo dei palestinesi nel campo di Yarmuk li hanno condannati a morte per fame per rispondere a questioni ‘strategiche’.

Avvenire trascura di rispondere ad una domanda semplice: perchè i palestinesi non escono dal campo profughi? Non dice che sono utilizzati dai ribelli come scudi umani.

Non è ammissibile piangere per i morti senza una chiarezza di giudizio.  Questo parlare e scrivere equivoco non aiuta la comprensione della realtà: tutte le parole spese in questi giorni dal Papa, da mons Tomasi e dal card Bagnasco saranno inglobate dentro la propaganda che cercherà di usarle per legittimare la ‘ no fly zone’ e mettere in atto altrettante iniziative ambigue.

Su tutto si può discutere ma c’è una cosa che conosciamo e che bisogna denunciare su cui è necessario essere chiari: gli aggressori della Siria sono i ribelli ed il il precipitato di tutta questa guerra sono i mercenari stranieri e i propri mandanti. Essi non hanno in mente il valore di un uomo, qual è il suo bisogno e qual è la sua libertà .

Avvenire ha speso ‘fiumi di inchiostro’ sulla guerra siriana ma quante volte ha espresso questo tipo di giudizio?

Vietato Parlare.it

 

articoli correlati che descrivono le persecuzioni dei cristiani in Siria da parte dei ribelli:

vedi: ”Le milizie anti-Assad usano ad Homs i quarteri cristiani come campi di battaglia”.
i ribelli attaccano una scuola a Ummla’mad (Homs): uccisi 7 bambini

 

Agenzia Fides: ribelli siriani massacrano gli abitanti di un villaggio cristiano vicino Homs

 

La violenza siriana caccia 50.000 cristiani dalle case ad Homs

 

52 bambini uccisi dai ribelli ‘moderati’ li hanno aspettato che uscivano da scuola

 

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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