La notizia riportata da Come don Chisciotte pone a tema l’intervento degli Stati Uniti nella libertà di informazione in Italia, enfatizzando in particolare il ruolo del Ministro degli Esteri italiano, Tajani, e la firma di un memorandum d’intesa per combattere la disinformazione. La preoccupazione principale espressa nell’articolo è che questo accordo possa tradursi in un controllo sistematico delle informazioni, che privilegia le narrazioni provenienti da fonti statunitensi mainstream, potenzialmente a scapito della pluralità informativa e della libertà di espressione.
Libertà informativa e sovranità Nazionale
La Costituzione italiana tutela la libertà di espressione e di stampa come pilastri fondamentali di una società democratica (Articolo 21). Tuttavia, il contrasto alla disinformazione, oggi come abbiamo visto negli Stati Uniti con i twitter files e nelle ingerenze a scopo elettorale sui social ormai hanno assunto un carattere sistemico di orientamento delle masse tramite la manipolazione dell’informazione e la censura.
Lotta alle fake news come sistema per perpetuare lo status quo politico ed allontanare i cambiamenti
Durante il conflitto in Ucraina, abbiamo osservato che le fake news sono spesso diffuse dai media mainstream, i quali tendono a semplificare le notizie e a non collegarle ai loro contesti storici.
Ogni cittadino ha il diritto di accedere a un’informazione libera e pluralistica. In tale scenario, il governo dovrebbe ridurre la sua enfasi sulla censura delle informazioni bollate come ‘fake news’, spesso basata semplicemente su valutazioni soggettive diverse, e invece concentrarsi soprattutto sull’educazione dei cittadini, migliorando il loro livello critico e culturale per permettere loro di discernere autonomamente le informazioni ricevute.
Dal seguente comunicato della riunione al Grand Hotel Quisisana e dalle dichiarazioni di Tajani, riportato da “Come don Chisciotte“, emerge un’impostazione che, pur dicendo di mirare a proteggere la democrazia dall’influenza delle fake news (che come schema è metodologicamente sbagliato), potrebbe rischiare di condurre a una forma di paternalismo informativo. Tajani afferma che l’accordo con gli USA mira a difendere la libertà di opinione, ma in realtà potrebbe limitare la libertà informativa imponendo una narrazione unilaterale, ovvero rafforzare l’unilateralismo già presente:
Colonia Italia. da Capri si sferra l’attacco alla libera informazione
da Come don Chisciotte
SEGRETARIO BLINKEN: Prima di tutto vorrei dire ai colleghi qui presenti che siamo estremamente grati per quello che credo sia il partenariato più stretto che abbiamo mai avuto tra gli Stati Uniti e l’Italia, nell’ambito del quale stiamo lavorando insieme su tutte le questioni più importanti del nostro tempo, dal sostegno all’Ucraina a fronte dell’aggressione russa, ai conflitti in Medio Oriente, dall’approccio condiviso su alcune delle sfide poste dalla Cina, all’impegno congiunto per affrontare i bisogni e le aspirazioni dei Paesi della maggioranza globale. Tutto questo e molto altro ci unisce, e la leadership dell’Italia – che sia nel G7 o rispetto a tutte queste sfide – è ciò che fa davvero la differenza. Siamo molto grati. Il Presidente Biden ha grande considerazione dei rapporti con il Presidente del Consiglio Meloni, apprezziamo il nostro partenariato con l’Italia.
Il memorandum d’intesa che abbiamo appena firmato riguarda una questione cruciale che i nostri Paesi e altre democrazie stanno affrontando, ovvero l’uso sempre più diffuso di disinformazione e manipolazione delle informazioni per cercare di destabilizzare le nostre democrazie. Lavorando più strettamente insieme, Italia e Stati Uniti possono affrontare in maniera più efficace questa sfida. Ecco il significato del memorandum.
MINISTRO DEGLI ESTERI TAJANI: Siamo lieti di aver firmato con gli Stati Uniti questo memorandum per combattere la disinformazione. Ci sono Paesi non democratici che utilizzano fake news per creare confusione all’interno di Paesi democratici come gli Stati Uniti, l’Italia e Paesi all’interno dell’UE, e anche per influenzare le elezioni. Ora l’Italia, come l’intera Unione Europea, si prepara a votare per il rinnovo del Parlamento Europeo. Non vogliamo alcun condizionamento dei nostri cittadini attraverso fake news, utilizzando i social media o anche l’Intelligenza Artificiale, per influenzare il loro voto.
La democrazia è preziosa, vogliamo difenderla. Vogliamo che i nostri cittadini siano liberi, e questo memorandum difende la libertà di opinione. Non vogliamo che i nostri cittadini siano condizionati da fake news e che il loro voto venga distorto perché influenzato da notizie infondate.
È un dovere condiviso, perché grandi democrazie come gli Stati Uniti e l’Italia hanno il diritto e il dovere di difendere la libertà dei loro cittadini. Questa è soprattutto una battaglia per la libertà, perché quando non si è liberi di decidere, la nostra libertà crolla. È un attacco alla democrazia ed è ciò che vogliono i nostri avversari.
Stiamo vivendo un confronto tra democrazie e autocrazie. Le autocrazie non hanno bisogno di convocare elezioni e influenzare i loro cittadini, perché impongono la verità del loro regime. Noi siamo liberi, e vogliamo che ogni cittadino si faccia la propria opinione. I cittadini dovrebbero formare le loro opinioni attraverso fatti oggettivi, non perché arrivano a certe opinioni attraverso fake news sui social media che li spingono a fare scelte che altrimenti non farebbero mai. Perciò è importante lavorare insieme, scambiare informazioni tra stati democratici.
Ho ribadito questo oggi. Per noi la relazione transatlantica è la stella polare della nostra politica estera, così come la relazione con l’Unione Europea. Vogliamo continuare a lavorare con gli Stati Uniti anche in un settore così importante. Stiamo difendendo i principi fondatori del G7, della NATO e della relazione transatlantica.—
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