Lo “Stato islamico” ha rivendicato la responsabilità dell’omicidio di due sacerdoti armeni in Siria

Terroristi islamici dell’ISIS hanno appena ucciso padre Hanna Ibrahim e suo padre, in Siria. Stavano andando a ispezionare la restauranda chiesa di Deir Ezzor.

La paternità dell’omicidio è stato rivendicata dal gruppo terroristico dello Stato Islamico , lo riferisce il canale televisivo curdo Rudaw (qui il link): Il parroco della parrocchia della comunità cattolica armena di Kamyshly, padre Hovsep Petoyan e suo padre, sacerdote Abram Petoyan, sono stati uccisi in Siria”. I due sacerdoti sono stati uccisi mentre viaggiavano su un’auto sulla autostrada [qui video dell’auto]. Abram Petoyan è morto sul posto; pochi minuti dopo è morto anche padre Hovsep Petoyan. A seguito della sparatoria, il diacono della chiesa Faty Sanon è stato ferito”.

L’autostrada M4 è presidiata dalle forze che gli Stati Uniti appoggiano delle “Syrian Democratic Force” (SDF). L’attentato segue quello dei militari italiani ieri in Iraq. Ora gli USA potranno dire che l’ISIS sta riprendendo piede e giustificare nuovamente la propria presenza tra Iraq e Siria. Prima che questo infame assassinio avvenisse gli USA si sono riposizionati con abbondanza di mezzi (172 veicoli) a nel governatorato di Raqqa e a Kobani.

Questi episodi dovrebbero convincere gli USA e l’occidente di non proseguire ulteriormente i propri piani di destabilizzazione in Siria ed in Iraq. Ma nulla avverrà di tutto questo. Al contrario, se questi piani prenderanno più forza, apriranno a nuovi disastri e lutti nella martoriata terra siriana.

Non è detto che simili episodi siano compiuti direttamente dall’ISIS: le tribù arabe di quelle zone sono legate all’ISIS da porte girevoli. Anche se si fa fatica a dirlo, in questo momento di dolore per la scomparsa dei due sacerdoti, dobbiamo freddamente dire che simili episodi cruenti potrebbero essere utili a chi aspira ad un ritorno degli USA ad est dell’Eufrate. Questa non è un’ipotesi da scartare dato che all’interno dell’SDF curde (con minoranza araba) sono transitati parecchi elementi dell’ISIS al momento della riconquista di quelle terre dall’ISIS.

Precedentemente l’Isis fece già saltare in aria la chiesa armena dedicata al milione di vittime del genocidio turco. Le loro ossa, conservate nella cripta, finirono per strada, accanto alle rovine. L’Occidente in rovina non vuole vedere la persecuzione di così tanti cristiani.

Lascia un commento