Il 28 novembre 2000 il Parlamento dei Paesi Bassi ha approvato, con 104 voti favorevoli e 40 contrari, una legge che legalizza l’eutanasia e il suicidio assistito: è stato il primo Paese al mondo a compiere un passo del genere.
Recentemente, è stato introdotto un disegno di legge nel parlamento olandese per espandere l’uso dell’eutanasia per tutte le persone sopra i 75 anni, indipendentemente dallo stato di salute, perché, secondo gli autori, a questa età la vita può già essere considerata piena. Gli olandesi hanno già detto sì all’eutanasia per le persone con demenza.
L’ultima campagna pubblicitaria è un altro triste passo nella promozione dei Paesi Bassi di una cultura della morte. Lo slogan della campagna sono parole relative alla fine dell’isolamento: “La nuova normalità è un’opportunità per tornare alla discussione generale sulla fine” (vedi Avvenire 6 agosto).
Sono di questo segno quindi «le magnifiche sorti e progressive» che le elite di illuminati, le task force di esperti, generano come nuova alba per l’umano?
Scrivono che ci sono 172mila persone nell’Associazione per l’eutanasia libera (la Dutch Free Euthanasia Society). Si tratta di circa l’1% della popolazione totale dei Paesi Bassi: non sono poche persone.
I video a sostegno dell’eutanasia sono stati trasmessi in modo particolarmente attivo sulla TV nazionale durante il periodo di isolamento per covid 19 in prima serata, e sono stati distribuiti anche su altri media e social network.
I membri dell’Associazione per l’eutanasia libera inizialmente hanno pubblicizzato alcuni spot. Il primo spot mostra una donna elegante che partecipa a un servizio fotografico, dopodiché “invita” gli spettatori a chiedere all’associazione “se stanno cercando qualcuno che possa sostenere e soddisfare il loro desiderio di morte”. Il secondo spot mostra una donna più giovane, accanto a lei c’è la sedia del regista per far capire che ognuno di noi “deve essere il regista della sua vita” (vedi Tempi 6 agosto). Ci sono anche video molto più spietati sul web come uno che mostra come si possa essere altruisti con il soffocamento di un proprio simile con un cuscino.
I sostenitori pro – vita nei Paesi Bassi avvertono che con questa terrificante campagna, stanno cercando di testare le acque per vedere fino a che punto si può arrivare.
L’evento è segnalato anche in altri paesi cattolici dove si innalzano le ultime linee di difesa come la Polonia. Anche il magazine cattolico PCH 24 il 18 agosto ha segnalato che la Dutch Free Euthanasia Society ha lanciato una scioccante campagna televisiva a livello nazionale che promuove una “buona morte” .
I paesi frugali non sono una parentesi, sono considerati il nocciolo duro e puro dell’Europa, siamo sicuri del loro ruolo guida?
Non occorrerebbe cambiare paradigma? Nel Meeting di Rimini con Draghi che è preoccupato per i giovani e che sembra su marte su certi temi ( come la demografia, la famiglia), non sembra.
Eppure era a tema la rinascita dell’io? Certo il problema non è certo il Meeting: meno male che c’è! Ma questo ci aiuta ad evidenziare certe stridenti valutazioni. Che il grido “Europa! Europa!” ci ucciderà. Ci aiuta a capire che bisogna cambiare profondamente , rigenerarsi e rispondere senza preclusioni ed in fede.
patrizioricci by @vietatoparlare