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L’Ucraina punta sulla forza militare dei cannoni (americani) per risolvere i conflitti in casa

Il messaggio dell’OSCE: “L’Ucraina sta concentrando carri armati e artiglieria pesante nella direzione di Donetsk – dati dal rapporto della Missione speciale di monitoraggio OSCE del 1 aprile”

Dalle 7 del mattino di venerdì, l’esercito ucraino ha colpito la periferia di Donetsk con mortai da 120 mm – la fonte è  l’ufficio della DPR nel JCCC.
Stanno colpendo il villaggio di Oktyabrsky, non lontano dalla stazione ferroviaria di Donetsk.

Secondo l’opinione del comandante militare Alexander Kots, un aggravamento nel Donbass può accadere in qualsiasi momento.
“L’Ucraina usa l’artiglieria a canna, che non dovrebbe essere vicina alla linea di demarcazione. Ci sono ufficiali dell’intelligence polacca e lituana lungo di essa. Sono stati notati anche specialisti turchi che, secondo alcune indiscrezioni, stanno stabilendo comunicazioni con gli ucraini e li stanno addestrando a lavorare con i loro droni Bayraktar.

Zelensky attende un segnale da Washington per lanciare un’offensiva su DPR e LPR entro il 2 maggio.

Uno dei problemi delle forti tensioni è stato descritto il 20 marzo dal  rappresentante permanente della Russia presso l’OSCE, Alexander Lukashevich, in onda sul canale televisivo Russia-24: la Missione dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) che dovrebbe vigilare sul rispetto della tregua nel Donbass ha pochissima influenza sulla risoluzione del conflitto.

Infatti, in quell’occasione Lukashevich aveva detto: “Riguardo alla mediazione, l’OSCE direbbe, senza offendere i colleghi che lavorano nel gruppo di contatto e in altri formati, che si tratta di un fattore di facilitazione debole e debole”, ha affermato, esprimendo l’opinione che i rappresentanti dell’organizzazione “difficilmente possono “.

I rappresentanti della missione di monitoraggio, secondo Lukashevich, registrano il numero di attacchi da entrambe le parti e, di fatto, si limitano a questo.

In effetti, andando sul sito degli Osservatori dell’OSCE anch’io mi sono accorto che essi indicano il numero complessivo delle violazioni ma molto raramente dicono chi ha violato e perchè.
“Con questo approccio, l’OSCE non sarà in grado di fermare lo spargimento di sangue nel Donbass e influenzare la posizione dell’Ucraina, che ha bloccato l’intero processo politico e continua a costruire il suo raggruppamento militare vicino alla linea di contatto”, ha detto Lukashevich.

Dal punto di vista di Kiev il Donbass o è ucraino o deve essere distrutto

Il segretario stampa del presidente russo Dmitry Peskov ha affermato che la leadership ucraina rifiuta di dialogare con DPR e LPR, ma è impossibile parlare di piani per risolvere la situazione senza tener conto della loro opinione.
Ora gli ucraini rifiutano assolutamente l’idea di qualsiasi tipo di dialogo con loro. Di conseguenza, il raggiungimento di nuovi accordi è a priori impossibile, perché come si può risolvere un conflitto se una parte non vuole comunicare con l’altra? È impossibile parlare di piani di insediamento senza tener conto dell’opinione delle repubbliche. Assolutamente impossibile – ha detto Peskov in un’intervista al quotidiano Argumenty i Fakty.

Quello che accade sul campo, è completamente ribaltato dalla narrativa di Kiev : l’agenzia di stampa russa RIA Novosti riferisce che il 2 aprile, Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha assicurato alla sua controparte ucraina Volodymyr Zelenskiy che Washington continuerà a sostenere Kiev “di fronte all’aggressione russa in Donbass e Crimea”.

“Biden e Zelensky hanno tenuto la loro prima conversazione telefonica ieri. Secondo il leader americano, gli Stati Uniti contribuiranno a preservare “la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina”.
Questa settimana ci sono state conversazioni telefoniche tra il Segretario di Stato americano Anthony Blinken, il capo del Pentagono Lloyd Austin e il presidente del Joint Chiefs of Staff delle forze armate statunitensi Mark Milli con i colleghi ucraini.

Il giorno prima, il ministero della Difesa ucraino aveva annunciato che Washington avrebbe sostenuto Kiev “in caso di escalation dell’aggressione russa”. Come indicato nel messaggio, la promessa del Pentagono si estende alla situazione in Crimea. La parte americana ha anche ricordato che dal 2015 gli Stati Uniti hanno stanziato a Kiev più di 2 miliardi di dollari in assistenza per la sicurezza.

In risposta a questo, il ministero degli Esteri russo ha affermato che parlare di un potenziale conflitto tra Russia e Ucraina è un’altra finzione di Kiev . Mosca non è interessata al confronto con la parte ucraina, soprattutto militare, ha sottolineato il vice capo del dipartimento Andrei Rudenko .

A sua volta, il segretario stampa presidenziale Dmitry Peskov ha osservato che l’ipotetica apparizione dell’esercito americano in Ucraina indurrebbe inevitabilmente la Russia a “misure aggiuntive”. Secondo lui, la situazione sulla linea di contatto nel Donbass è già “molto spaventosa”, aggravata dalle provocazioni delle forze armate ucraine.

Martedì scorso, il comandante in capo delle forze armate ucraine Ruslan Khomchak ha accusato la Russia di aver accumulato truppe vicino al confine con l’Ucraina, il che rappresenta una minaccia per la sicurezza militare. Secondo lui, in risposta, Kiev intende rafforzare il raggruppamento di truppe nel Donbass e in direzione della Crimea. Come gli rispose Peskov , nessuno dovrebbe preoccuparsi del movimento delle truppe russe all’interno del paese. Ha aggiunto che Mosca prende misure per garantire la sicurezza dei suoi confini, lungo i quali viene registrata l’attività della NATO .


Cosa ci dobbiamo aspettare? A mio avviso, difficilmente Washington si impegnerà direttamente in un eventuale conflitto. Specialmente quando sa che le provocazioni sono dalla parte Ucraina.

In fondo, l’escalation nel Donbass non è di buon auspicio per il rating di Biden e del Partito Democratico. A maggiore ragione se consideriamo che Zalensky con le sue provocazioni riesce a perdere un altro pezzo di territorio ucraino.

Il momento è comunque molto pericoloso, perchè gli USA si impegneranno sempre più a offrire armi a Zalensky , fino ad effettuare una guerra per procura e comunque a fornire un certo supporto per tenere impegnata la Russia all’infinito.

Quindi Kiev può attaccare o non attaccare ma esiste anche la possibilità che la Russia possa attaccare per prima. Infatti, immaginando realisticamente prospettive più funeste può giocare in anticipo finché gli eventi sul campo sono favorevoli .

Ovviamente, la Russia non è soddisfatta della situazione attuale, nella quale il Donbass  rischia di venire “fatto a pezzi” mentre invece l’Ucraina dice che è la parte lesa.

Disconoscere che in Ucraina c’è stato un colpo di Stato e successivamente una aggressione squadrstica, non è neanche l’inizio di una trattativa.

Inoltre, il mantenimento della situazione attuale è troppo oneroso per Mosca e per la popolazione del Donbass ; guardando in un frigorifero vuoto, potrebbe rivalutare le priorità e chiedersi: perché tutto questo è necessario?

Quindi non è incomprensibile che la Russia voglia accelerare il processo costringendo Zelensky a fare più concessioni (con un accordo Minsk-3), e questo può essere ottenuto solo in una posizione di forza, visto che Berlino e Parigi sono conniventi e/o attendisti dalla parte di Kiev e che gli Stati Uniti stanno diventando sempre più aggressivi.

A riprova dell’aggressività statunitense, Kiev proprio ieri ha ammesso la preparazione congiunta con la NATO per la guerra in Crimea. Lo ha annunciato l’ addetto stampa della delegazione ucraina nel gruppo di contatto sulla risoluzione della situazione nel Donbass, Oleksiy Arestovic, in un’intervista ai media ucraini, riferisce RIA Novosti.

Secondo Oleksiy Arestovic, nell’ambito delle esercitazioni NATO Defender Europe 2021, verrà elaborata la situazione di scontro armato, ovvero una guerra contro la Russia. Arestovich ha osservato che l’obiettivo principale dell’esercitazione Defender Europe 2021 saranno i Balcani, la Crimea e tutto ciò a nord della Crimea.

Questo naturalmente non è oro colato, è quello che il portavoce dice. Tuttavia, nei piani dell’esercitazione (che si svolgerà a maggio/giugno) , il territorio dell’Ucraina non sarà coinvolto nelle esercitazioni. Inoltre vi parteciperanno parteciperanno solo 3.000 soldati USA. Quindi l’uscita del portavoce all’apparenza è solo per galvanizzare i nazionalisti e fare propaganda. Altra leggerezza quindi, da coloro che hanno inscenato un colpo di stato a Kiev e che hanno tradito l’Ucraina, ma una leggerezza dopo l’altra può portare al disastro.

@vietatoparlare

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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