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di A. Terrenzio
L’Italia e’ sola nella gestione dell’emergenza migranti. Nell’incontro informale tenutosi in Estonia, l’Italia riceve solo frasi di solidarieta’ astratta che si risolvono con un nulla di fatto. Lo stivale e’ ridotto a campo profughi d’Europa.
Pochi giorni fa anche il Presidente francese Macron aveva rinnovato l’impegno formale nella regolazione dei flussi, con la disponibilita’ ad accogliere solo i rifugiati di guerra e di fatto chiudendo le porte al resto dei migranti al confine con Ventimiglia.
L’Austria invece, col ‘Verde’ Van Der Bellen, ha paventato lo schieramento dei carri al confine col Brennero.
Anche la Spagna minaccia di chiudere i porti e ci sbatte la porta in faccia.
L’Italia e’ stata abbandonata dai membri dell’UE disposti a mostrare una solidarieta’ solo verbale ma che in concreto si traduce in menefreghismo sostanziale.
Lo spettacolo offerto dall’attuale classe politica del nostro Paese e’ sconcertante. Le sterili proteste del primo ministro Paolo Gentilioni non hanno generato nessun effetto su Bruexelles che continua a scaricarci i costi economici, sociali e di sicurezza dei continui sbarchi.
Intanto sembra prendere corpo una verita’ scioccante sul presunto accordo tra il governo Renzi e gli altri membri UE. L’ex primo ministro avrebbe infatti accordato una maggiore flessibilità’ sui conti pubblici in cambio della disponibilità ad accogliere i migranti salvati nel Mediterraneo.
La prima ad ammetterlo e’ stata l’ex ministro degli esteri Emma Bonino sotto il governo Letta: “ siamo stati noi tra il 2014 ed il 2016 a chiedere che gli sbarchi avvenissero in Italia”. A confermare le sue parole arrivano anche le dichiarazioni dell’ex MdD Mauro, sotto il medesimo esecutivo. Intervistato da Gian Micalessin, l’ex ministro ha dichiarato: “fu il governo Renzi con il ministro Alfano a siglare nuovi accordi che prevedevano che tutti i migranti recuperati dalle missioni europee arrivassero sul suolo italiano”.
Gli accordi Frontex plus e Triton furono firmati in cambio di piu’ flessibilita’ sui conti da parte dell’UE.
L’ex premier adesso sembra aver cambiato rotta riguardo la strategia da adottare nei confronti del fenomeno e parla di rimpatri e di intervento sulle coste libiche.
Siamo in balia di autentici delinquenti, pronti a gettare la nazione nel caos pur di raccattare qualche mancia o di galleggiare ancora per qualche tempo.
Sarebbero da mettere al muro o da processare per alto tradimento. Continuano ad umiliare e mettere in pericolo la nazione.
Le stesse ammissioni dell’ospite del Bilderberg Emma Bonino, dovrebbero generare quantomeno un’inchiesta parlamentare e far cadere diverse teste al Viminale.
Un accordo volutamente nascosto agli italiani, in aperta violazione dei Trattati di Dublino, sta passando sotto il silenzio dei media. Un atto gravissimo che sta mettendo in pericolo la sicurezza e la sopravvivenza della nostra nazione, ormai porto franco di tutti i disperati della terra.
Renzi nell’ultima dichiarazione del suo libro sostiene la necessita’ di uscire dalla logica buonista e terzomondista, l’impossibilita’ di accogliere tutti, fissando un tetto per i migranti. Qualche suo spin doctor gli fa citare addirittura Regis Debray ed il suo “Elogio delle Frontiere”. Il “Bomba” le spara sempre piu’ grosse fino a ricalcare il programma di Salvini.
A superarlo solo la PdC Boldrini che apre bocca solo per autoridicolizzarsi: “Dobbiamo affrontare la questione africana con un piano di investimenti se non vogliamo essere destabilizzati dal fenomeno migratorio”.
Dopo aver sbandierato il principio dell’accoglienza, il bisogno di “risorse” e lo stile di vita “migrante”, adesso anche la Boldrini sembra svegliarsi.
Ma forse ai piu’ non e’ chiaro il motivo di questo repentino cambiamento di posizione sugli sbarchi.
Non e’ infatti un caso che Renzi ed il Pd stiano accelerando sullo “ius soli”. Il Governo vorrebbe far passare la legge sulla cittadinanza: ius soli in cambio di “migranti a numero chiuso”.
Con tale legge, oltre 800mila “nuovi italiani” rappresenterebbero la nuova manna elettorale della sinistra, ai quali andrebbero ad aggiungersi 50/60 mila nuovi italiani annui. Se si pensa che nelle ultime cinque elezioni, il vantaggio che ha consentito alla maggioranza di governare e’ stato inferiore ai 500mila voti, si capisce il perche’ di tutta questa fretta nel far passare la legge.
Quello dell’immigrazione sarebbe inoltre un grande business, gestito dalle tante organizzazioni ed associazioni che si occuperebbero delle pratiche di assistenza ai migranti.
Senza menzionare l’influenza nefasta della sinistra radical chic e dei salotti buoni, che per convinzione o tendenza benedice ogni forma di meticciato globale, infamando di “intolleranza” e “razzismo” chiuque sollevi dei dubbi sulla bonta’ del multiculturalismo.
IDIOZIA E DOLO come titola appunto Gianpaolo Rossi sul Giornale.it: “La sensazione e’ che l’Italia si appresti a diventare un test di laboratorio, la sperimentazione di come dissolvere uno Stato nazionale ed imporre modelli sociali e politici funzionali alla globalizzazione apolide”.
La sinistra globalista che si fa dettare l’agenda da Soros, sta avallando in modo criminale un disegno ed uno “schema indotto” per disarticolare il tessuto etnico/sociale del nostro Paese.
Il risultato non sarebbe solo creare una “guerra tra poveri” tra autoctoni ed allogeni, ma distruggere ogni vincolo culturale e nazionale.
I mondialisti pronti ad abbattere ogni muro, ignorano la criminalita’ del loro progetto e dei danni esso causera’ nel futuro prossimo.
Come andiamo ripetendo ormai da diverso tempo, solo un colpo di mano militare potrebbe salvarci dal baratro.
Il malessere del Paese e’ stato sondato dal sito Scenari Economici: gli Italiani sarebbero favorevoli ad un golpe militare per porre rimedio alla situazione di caos politico e migratorio, posto in essere dal governo Gentilioni. E’ segno che la misura e’ colma ed i nostri sgovernanti stanno giocando col fuoco.
Dovremmo avere un governo che faccia valere le proprie ragioni in sede europea e pretenda la condivisione concreta del collasso migratorio, che minacci l’intervento diretto della propria Marina Militare, in mare territoriale o direttamente sulle coste libiche, la chiusura immediata dei porti della penisola.
Purtroppo per noi, non abbiamo nessuna speranza che tali misure di emergenza nazionale vengano attuate da questo governo di traditori e bugiardi.
Fonte: Conflitti e Strategie
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