L’Ungheria si oppone fermamente a Mark Rutte come prossimo segretario generale della NATO

L‘articolo di John Helmer, “Mark Rutte, The Dutch invader, is sinking in the ungarian goulash” pubblicato su johnhelmer.net, delinea la figura del primo ministro olandese Mark Rutte e il suo coinvolgimento in una serie di eventi e decisioni controverse legate alla NATO e alla crisi ucraina. Di seguito, una recensione dei punti salienti del testo.

Mark Rutte e il tentativo di invio di truppe in Ucraina

Helmer inizia raccontando di come Mark Rutte sia stato il primo leader di uno stato NATO a tentare di inviare truppe sul campo di battaglia ucraino per combattere contro le forze russe. Questo avvenne poco dopo l’abbattimento del volo MH17 della Malaysia Airlines nel luglio 2014. Il piano di Rutte fallì a causa del veto imposto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel, che chiese più tempo per preparare le forze NATO in Ucraina .

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Klaus Werner Iohannis” by EU2017EE is licensed under CC BY 2.0

Veto dell’Ungheria alla nomina di Rutte

Di recente, la nomina di Rutte a segretario generale della NATO è stata ostacolata dall’Ungheria, che ha proposto come alternativa Klaus Iohannis, presidente della Romania. Dato che la nomina del segretario generale della NATO richiede l’unanimità, il veto ungherese complica notevolmente le possibilità di Rutte di ottenere la carica .

Piano di Rutte per il Donbass

Il piano di Rutte di schierare fino a 9.000 soldati nel Donbass nel 2014, con l’aiuto di David Petraeus e Sandra Roelofs, aveva come copertura il recupero delle scatole nere del volo MH17 e dei corpi dei passeggeri. Questo tentativo di intervento militare, secondo Helmer, era mascherato da missione umanitaria .

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Map of the Donbass” by RGloucester is licensed under CC BY-SA 3.0

Conseguenze economiche e mediatiche

Helmer sottolinea che tutti i tentativi di Rutte di entrare in guerra con la Russia hanno portato a notevoli perdite economiche per l’Olanda, inclusa la perdita di quasi 30 miliardi di euro nel commercio bilaterale. Tuttavia, queste perdite non hanno avuto un impatto significativo sugli elettori olandesi, né sui media nazionali, che hanno continuato a sostenere la linea propagandistica del governo .

Nuovo governo olandese

Dopo la sconfitta alle elezioni parlamentari, Rutte è stato sostituito da una coalizione guidata da Geert Wilders, con Hendrikus (“Dick”) Schoof come nuovo primo ministro. Schoof è descritto come un “bugiardo di carriera” che ha avuto ruoli chiave in diverse controverse operazioni di sicurezza e propaganda nei Paesi Bassi .

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Reazioni internazionali alla nomina di Rutte

La reazione russa alla nomina di Rutte alla NATO è stata contenuta fino all’annuncio ungherese di ritirarsi dalle operazioni NATO e di non supportare Rutte. Il ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjártó, ha dichiarato: “Non possiamo certamente sostenere l’elezione alla carica di segretario generale della NATO di una persona che in precedenza voleva mettere in ginocchio l’Ungheria” .

Infine Helmer delinea il contesto più ampio della competizione per il posto di segretario generale della NATO, menzionando anche altri candidati come Sir Mark Sedwill e Chrystia Freeland, che però non hanno ottenuto il sostegno necessario a Washington .

Sullo stesso argomento Helmer riporta un altro articolo, quello di Yevgeny Krutikov.

L’articolo di Yevgeny Krutikov, pubblicato sempre su johnhelmer.net, illustra la dinamica interna della NATO riguardante la nomina del prossimo segretario generale e il ruolo degli Stati Uniti in questa decisione:

La coalizione contro il candidato americano

Krutikov introduce un’inedita situazione all’interno della NATO: una coalizione di stati membri si oppone al candidato proposto dagli Stati Uniti per la carica di segretario generale dell’organizzazione. L’attuale segretario generale, Jens Stoltenberg, ha visto il suo mandato prorogato a causa dell’incapacità dell’Alleanza di concordare un successore, ma dovrà lasciare l’incarico quest’autunno .

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Il veto dell’Ungheria e il candidato alternativo

L’Ungheria ha dichiarato che bloccherà la candidatura del primo ministro olandese Mark Rutte e ha proposto come alternativa il presidente rumeno Klaus Iohannis. Gli Stati Uniti, però, sostengono fermamente Rutte, con John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca, affermando: “Gli Stati Uniti hanno chiarito agli alleati che, a nostro avviso, Rutte sarebbe un ottimo segretario generale” .

Rutte e la sua posizione anti-russa

Mark Rutte è noto per la sua posizione aggressiva nei confronti della Russia e per il suo sostegno al trasferimento di armi occidentali all’Ucraina, superando anche Germania e Stati Uniti in questo processo. Questa posizione è il motivo principale del sostegno di Washington alla sua candidatura. Tuttavia, l’Ungheria, insieme ai suoi alleati, potrebbe complicare notevolmente la sua nomina .

La competizione per il ruolo di segretario generale

Krutikov paragona la nomina del segretario generale della NATO all’elezione dell’Imperatore del Sacro Romano Impero, con candidati provenienti da vari piccoli stati, coinvolti in intrighi e alleanze. Negli ultimi anni, nuove coalizioni sono emerse, principalmente dai paesi dell’Europa orientale, con nuovi fattori di competizione come la tolleranza di genere. Ad esempio, la prima ministra estone Kaja Kallas ha avanzato la sua candidatura basandosi sulla sua identità di genere e sulla sua russofobia, ma ha esagerato al punto da diventare inaccettabile per la Russia .

 

L’opposizione dell’Ungheria a Rutte

L’Ungheria ha espresso rimostranze personali contro Rutte, con il ministro degli Esteri Peter Szijjarto che ha ricordato come Rutte avesse minacciato di “mettere in ginocchio l’Ungheria”. Szijjarto ha dichiarato: “È molto difficile immaginare che una persona che formula e difende una simile posizione venga eletta a capo di un’organizzazione in cui la fiducia al cento per cento è di fondamentale importanza” .

Le implicazioni per la Russia

Secondo Krutikov, la competizione interna alla NATO e la posizione dell’Ungheria hanno un impatto indiretto anche sulle relazioni tra Mosca e Bruxelles. La coalizione ungherese-rumena, che potrebbe includere anche Bulgaria e Slovacchia, sta cercando di promuovere un candidato dall’Europa dell’Est, rompendo la tradizione di avere segretari generali provenienti dai paesi del Nord Europa o supportati dagli Stati Uniti .

Considerazioni

L’articolo di Krutikov conclude sottolineando che questa è la prima volta nella storia della NATO che emerge una coalizione stabile contro un candidato americano per la carica di segretario generale. La situazione attuale rappresenta una nuova dinamica nella competizione per questa posizione chiave, influenzata da alleanze situazionali all’interno dell’Europa e della NATO, con possibili conseguenze sulle relazioni di Mosca con Bruxelles .

Per leggere l’articolo completo di di John Helmer e di Yevgeny Krutikov, visitare il sito qui.