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Ma perchè insieme alla pandemia dobbiamo sorbirci una infinità di cambiamenti degenerativi?

Non passa giorno che non ci venga proposto un comportamento o imposta una nuova legge contro la logica, aristotelica o cristiana. Non passa giorno che non avvenga un tentativo di manipolazione della nostra mente e che la Res publicache si serve anche di Fedez , Bassetti, e di altri artisti per ottenere consenso – tenti di modificare l’innata percezione delle cose o la famiglia che è la base della società.

Ciò che è strano è che lo sconvolgimento delle nostre vite non sta avvenendo solo per una emergenza sanitaria. Infatti, insieme alle misure che lo stato ha decretato per limitare la diffusione del virus, vediamo una rosa di leggi e nuove idee, secondo le quali le istituzioni hanno deciso che bisognerà riplasmare e conformare il nostro vivere.

La domanda è quindi: cosa c’entra questa road map istituzionale con una epidemia? Cosa c’entrano cambiamenti che sottendono una rivoluzione antropologica con lo sconfiggere un coronavirus? Qual è la necessità di procedere di pari passo nella lotta contro il virus , ma, nello stesso tempo forzare su un cambiamento dell’uomo che raccoglie tutto ciò che di peggio negli anni ha concepito un certo progressismo numericamente minoritario?

Esiste forse una esigenza dal basso che ha richiesto la road map che si è posta come fine di mutare la vita delle persone? La risposta è no , non esiste alcun confutazione democratica per questo. Ma allora, se non esiste un avvallo democratico a tutto questo, come è possibile che qualcosa di non richiesto e sentito, entri dappertutto nelle nostre case, a scuola, sui media, proposto dalle istituzioni anche attraverso giornate a tema?

La risposta è che le istituzioni si sono proposte da tempo di istruire, si sono coperte dell’incarico di educare. Il processo va avanti da anni ed ora ha subito una grande accelerazione. Un nuovo pensiero che si è imposto attraverso l’appropriazione di luoghi chiave di potere. E’ qualcosa di oscuro abbiamo già visto in opera in Grecia.

In Grecia ha avuto i suoi fini e le sue disumane priorità. La differenza è che le politiche draconiane adottate per la Grecia non hanno preteso di cambiare anche la mente dei cittadini.

Ma l’esperimento greco è servito a rodare il meccanismo di imporre agende in periodi di emergenza in cui si perde sovranità. Il popolo poi, che ha assaporato la comodità e l’agio, in periodo di precarietà, dietro la prospettiva di uscire da una situazione precaria , farà qualsiasi cosa.

Ed è pronta una ‘visione’ da realizzare. La stessa UE è nata per questo, una ristretta cerchia di persone ha modellato l’asset europeo in un certo senso, ha precluso posizioni di potere ad alcuni e consentito l’accesso ad altri per diffondere il proprio pensiero, il pensiero progressista, come modello unico di civilizzazione. Un certo pensiero è stato coltivato ed è stato diffuso da certi circoli con disponibilità finanziarie enormi e ramificazioni istituzionali e sovranazionali mondiali. 

L’occidente stesso non è solo un sistema economico 

Il moderno ultraliberismo che favorisce i capitali speculativi e mortifica il lavoro, ha accentrato immense ricchezze in mano ad una cerchia di pochi individui.  Queste élite tramite fondazioni beneficienze hanno aumentato nel tempo il loro condizionamento sull’operato del governo degli Stati Uniti, sulla UE e sulle organizzazioni sovranazionali. Sono i guru della grande finanza speculativa e della shock economy ma nel tempo si sono posti l’obiettivo di non incidere solo sull’economia ma anche sul pensiero e direttamente sui governi passando le proprie direttive.

Con un simile apparato il vero potere, quelle delle lobby, sopravvive ai governi ed ha preso il posto delle istituzioni centrali. La libertà partecipativa democratica è ormai circoscritta, solo al momento delle votazioni, ai cittadini. Lo stesso responso elettorale è perciò sistematicamente condizionato, stravolto e messo sotto ricatto. E’ giusto solo ciò che si conforma ai valori europei, cioè quelli di un uomo nuovo, animato da  un pensiero modernista e degenerativo che vuole svincolarsi dal destino umano e dal significato ultimo della vita umana, abbracciando in sua vece una libertà degenerativa e maltusiana. In questo senso, esistono documenti e libri che descrivono minuziosamente e l’attuale processo storico con largo anticipo .

Quindi, le istituzioni democratiche sono trasformate solo in organismi il cui compito è solo formale, amministrativo e celebrativo in modo che si tenga diviso il paese intorno a dualismi come fascimo e antifascismo e tutta una serie di divisioni che distolgono dal fatto che il male ed il bene non hanno bisogno di sigle.

Photo by Rodrigo Curi on Unsplash

Le istituzioni però , in realtà, non si limitano solo a questo. Esse, si sono auto-investite del compito unico di preparare il terreno per la penetrazione capillare nel pensiero.

Ciò che è insegnato è una via di fuga risolutiva e salvifica dal reale che arriva a giudicare come ingiusto e immorale la fede cristiana la naturale percezione delle cose.

Tutto ciò che non si conforma al modello proposto – che è considerato il modello migliore – è delegittimato. Questo è il modo con cui le elite si assicurano  l’esercizio efficace del potere e la propria intatta perpetuazione.

In questo contesto,  la pandemia è stata l’occasione d’oro per le élite mondiali ed europeiste: ha consentito un diffuso stato di Emergenza con restrizioni delle libertà individuali e costituzionali per la protezione collettiva. Questo stato di emergenza finirà solo quando il popolo stesso chiederà che non finisca più , quando cioè si sarà creata la cosiddetta nuova normalità, dove il recinto non sarà  avvertito come costrittivo ma come protezione ed emancipazione.

Le metodologie con cui gli enti sovranazionali stanno imponendo a tutti un tipo di visione diversa delle cose, sono ormai molto evidenti. Il bombardamento mediatico è continuo, la produzione cinematografica artistica e musicale ripete sempre le stesse cose.

E’ sotto gli occhi di tutti che ci stanno imponendo un cambiamento della percezione di noi stessi, senza possibilità da parte nostra di poter reagire e persino derogare. Per poter reagire dovremmo essere educati, addestrati; ma non esiste un ambito di educazione per la maggior parte di noi. I due ambiti tradizionalmente deputati a questo erano la famiglia e la Chiesa. Ma la famiglia è disgregata e la Chiesa ha generalmente cessato di educare quando, in nome di un mal concepito rispetto dell’altrui pensiero, ha rinunciato a comunicare la fede come verità esistenziale degna di avere conseguenze sociali, politiche e culturali.

Perciò è una lotta ineguale, impari se consideriamo le nostre forze. Giacchè ogni cosa che lo ‘stato educatore’ vuole inculcare nella gente,  viene preventivamente inoculata tramite potenti campagne di PR. Quindi a fine corsa le leggi recepiscono. Il mandante attende pazientemente a fine corsa il prodotto finito, cioè noi.

Da qui la necessità istituzionale di difendere le proprie conquiste, vendute come libertà di tutti, ove la libertà è uno status generalizzato di più opzioni materiali e non scelta di libertà in fondo ad un cammino spirituale.

La logica dello stato educatore perciò  persegue penalmente chi non si conforma alla nuova normalità e la sua moralità, chi non riconosce un diritto frutto di un bisogno artificioso. Questo è il caso della prossima legge Zan che potremmo paragonarla , senza possibilità di smentita, con la famosa legge sulla blasfemia che è in vigore in Pakistan. In base alla quale chiunque può dire che taluno ha offeso l’oggetto del culto islamico (e quindi il reo sarà meritevole di essere segregato o eliminato).

Paradossalmente così le istituzioni si fanno promotrici di un mondo migliore e più giusto, più equo, ove l’uomo è solo un elemento tra i tanti nell’equilibrio cosmico.

In linea, stiamo assistendo allo sdoganamento sulla televisione pubblica di ogni cosa che viene deciso a livello europeo e recepito immediatamente da parte del nostro governo. Per far questo, si usa ogni tipo di mezzo di persuasione di massa, compreso la morte di Raffaella Carrà, ove si stigmatizza la sua modernità e la sua apertura al bisogno delle persone.

Per contro, la sig.ra van Der Leyen , con tutto l’apparato europeo, ha dichiarato in modo arrogante ad uno degli stati membri, l’Ungheria, di conformarsi immediatamente al diktat europeo in materia di omotransfobia e di annullare la legge che tutela i minori a scuola , ingiustamente riportata nel nostro paese dai media come ‘omofoba’ o ‘contro le minoranze Lgbt’.

Photo by Shingi Rice on Unsplash

E’ evidente che sempre più quando si parla di valori europei, si parla di diritto di genere, di lotta all’odio, di digitalizzazione, di imporre la propria misura di democrazia su ogni cosa. Si tratta di tutto ciò che è partorito in ambito Worl Economic Forum di Davos, che a sua volta recepisce i think thank prevalenti che rispecchiano i desiderata di fondazioni e miliardari ‘benefattori’, strettamente legati allle Bigh Teach, alle multinazionali (le più ricche non producono nulla)  ed alla sanità mondiale.

Quindi, ormai non esiste più distinzione tra istituzioni di garanzia e istituzioni, ove tutti, indifferentemente, sono occupati da illustri personaggi della stessa cerchia e formatosi negli stessi circoli di pensiero progressista e ultra liberista.

In tema, è abbastanza ridicolo – e persino offensivo – sentire che l’L’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali (EMA) approvi un vaccino in situazione di emergenza, quando la maggior parte dei finanziatori dell’Ente sono le stesse case farmaceutiche produttrici. Stessa cosa dicasi per tutte le istituzioni europee, equamente lottizzate da multinazionali , fondazioni e banche. Ove l’una garantisce dell’altra, anche se fanno capo agli stessi soggetti.

Quindi  il New Deal e il roboante Recovery Plan non sono altro che involucri vuoti , ove c’è una vuoto di significato. Gli stati e le organizzazioni sociali che erano nati per dar voce al popolo ed a dar spazio a tutte le componenti sociali, oggi non sono altro che la nuova corte di Luigi XIV di Borbone, detto il Re Sole.

Tutto si sorregge su una subdola sottrazione di potere dal popolo a élite elette da nessuno ma che possono vantare di un potere immenso a motivo di una concentrazione di denaro sempre più rilevante. E’ una mole di ricchezza così grande che ha bisogno che il costo del lavoro diminuisca sempre più, che i desideri siano guidati  e che la gente sia sempre più inquadrata ed asservita dentro un sistema ove la responsabilità personale e la libertà sono valori, ma solo quando sono conformi alla responsabilità collettiva conforme ai principi del sistema.

Photo by Ian Taylor on Unsplash

In definitiva, questo è un mondo in cui non sarà più necessario essere buoni perchè il bene sarà sempre più a portata di mano nel solco dei ‘nuovi diritti’. Ovviamente si tratta di diritti che avranno la loro attrattiva nella libera scelta sessuale , ove la mente e la personalità di una persona si adegua e trova il proprio fine.

Come ho già detto, l’educazione sarà sempre più simile ad un indottrinamento delegato agli organi statali, che la erogheranno come qualsiasi altro servizio. Ovviamente in questo caso in maniera più accurata e puntuale, perchè la formazione dei cittadini, eviterà le loro intemperanze e assicurerà conformità allo status quo.

A prescindere della vostra posizione circa i vaccini, che non mi interessa più di tanto (sono solo un il cavallo di troia, l’occasione per il Grande Reset), noterete che la cosa umanamente interessante è tutto ciò che sta crescendo e si va ‘via via rivelando’ proprio intorno a questa circostanza.

In conclusione, contro il disegno che sta avanzando, è vano e parziale individuare le responsabilità politiche di quanto in atto, in primo luogo perchè la facciata che si mostra non è mai il cuore del cambiamento in atto; in secondo luogo, se dalla nostra osservazione escludiamo l’eterna lotta del male e del bene nella storia umana, non verremo mai a capo di quale sia la vera urgenza del tempo e , di conseguenza,  nostro parlare sarà sempre inoffensivo e parziale. L’ambito della nostra libertà è invece reperire nel reale e nella tradizione quella sensibilità che ci permetta di metterci in ascolto e entrare in sintonia con quel “TU” presente che è entrato nella storia dell’uomo come un imprevisto.
Questo non interessa solo la sfera del religioso come l’acqua, bagna chiunque e come il sole riscalda tutti.

patrizioricci by @vietatoparlare

 

 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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