Ma se i sauditi non hanno ucciso apposta Khashoggi perchè si sono portati dietro un sosia!?

I turchi continuano ad accusare i sauditi con prove incontrovertibili

In risposta ai tentativi di costruire una versione ‘addolcita’ sull’uccisione del giornalista del Washington Post Khashoggi secondo la quale sarebbe stato ucciso nell’ambasciata saudita ‘per caso’, – ovvero per un susseguirsi di eventi, “durante un interrogatorio” o durante una “collutazione”-   i turchi hanno riversato una nuova trama in rete.

Precisamente, mostrando la foto che vedete in apertura, hanno dimostrato che i sauditi hanno provveduto preventivamente ai far arrivare uno dei 15 assassini ​​dall’Arabia Saudita, Mustafa al-Madani, che si è cambiato i vestiti e si è truccato in modo di cercare di somigliare a Khashoggi . Così dopo che Khashoggi è stato soffocato e segato,  Madani (che è uno dei 15 uomini venuti dall’arabia Saudita) ha lasciato il consolato.

Quest’uomo, Mustafa al Madani,  aveva all’incirca la stessa età, altezza e peso di Khashoggi, il che secondo i turchi indica che era stato appositamente addestrato per questo ruolo. E la logica dei turchi è comprensibile – se vuoi solo interrogare, e non hai fatto alcun piano per uccidere, non ti porti una sega per ossa con te, uno specialista in autopsia di corpi e un sosia.

foto CNN – il sosia Mustafa al Madani

Vale la pena ricordare che la versione originale di Ryadh era che nessuno aveva ucciso Khashoggi e che lui aveva lasciato il consolato. I sauditi avevano calcolato che sarebbe stato sufficiente  mostrare il video  ripreso dalle telecamere di sicurezza dove si vede  una persona come Khashoggi che lascia il consolato saudita – che più tardi viene ripreso anche da un’altra telecamera in una delle moschee – per fugare ogni sospetto di omicidio all’interno dell’ambasciata.

Questa evidenza sarebbe stata mostrata come prova incontrovertibile che il Regno saudita non aveva nulla a che fare con la scomparsa di Khashoggi e che la spiegazione della sua scomparsa era da ricercare altrove.

Il piano era buono, ma i sauditi non hanno tenuto conto del fatto che i servizi speciali turchi avevano messo il consolato già sotto ascolto, il che ha portato al fallimento dell’intera operazione e ad una inaspettata tempesta internazionale che ha colpito la famiglia reale. Poi i sauditi hanno iniziato a cercare i capri espiatori per proteggere la famiglia reale, motivo per cui sono nate varie versioni secondo le quali sarebbe  ” stato ucciso per caso”, ma la Turchia, per la sua nota conflittualità con Ryad (a differenza di Trump), non ha cercato di allegerire le responsabilità di Riyadh e ha inferto un altro colpo alla traballante versione saudita .

Quindi secondo la Turchia, prove alla mano Khashoggi è stato ucciso deliberatamente ed in modo brutale, e il corpo in qualche modo è stato fatto uscire dal consolato.

Va da sé che i media USA guidati dalla CNN  https://edition.cnn.com/2018/10/22/middleeast/saudi-operative-jamal-khashoggi-clothes/index.html hanno immediatamente raccolto le  rivelazioni turche, in quanto – tutto sommato – il fattaccio consente di sostenere la compagnia  Trump per indebolire la monarchia saudita e renderla più ricattabile a proprio favore. Nello stesso tempo questo lo aiuterà nelle elezioni a metà mandato, visto le note collusioni dei democratici con la casa Saud.

fonte: riadattamento da Col Cassad 

Patrizio Ricci

Con esperienza in testate come il Sussidiario, Cultura Cattolica, la Croce, LPLNews e con un passato da militare di carriera, mi dedico alla politica internazionale, concentrandomi sui conflitti globali. Ho contribuito significativamente all'associazione di blogger cristiani Samizdatonline e sono socio fondatore del "Coordinamento per la pace in Siria", un'entità che promuove la pace nella regione attraverso azioni di sensibilizzazione e giudizio ed anche iniziative politiche e aiuti diretti.

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