tramite Giorgio Bianchi
Il gran numero di influencer schierato a favore delle mascherine sempre e comunque e del cosiddetto distanziamento sociale, lascia presupporre che ci sia stato una sorta di arruolamento da parte di alcuni organismi, nazionali o sovranazionali, che avevano interesse nell’orientare positivamente verso le loro politiche, larghi segmenti dell’opinione pubblica.
Funziona più o meno così: i think tank (in questo caso l’agenzia di PR) confezionano la campagna.
I media generalisti diffondono sui social la propaganda attraverso le loro pagine.
Quando fin dal principio ho cominciato a parlare di strategia mediatica simile a quelle che finora hanno venduto le guerre imperialiste per l’esportazione della democrazia e dei diritti umani non l’ho fatto a caso.
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