Macron dichiara guerra ai francesi

Dopo la sconfitta elettorale annunciata, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha deciso di sciogliere l’Assemblea nazionale.

di Jean-Paul Foscarvel (suo sito)
martedì 11 giugno 2024

Con il 7,31% degli iscritti, ha deciso di eliminare gli unici eletti legittimi a livello nazionale che rappresentano i francesi.

Le istituzioni sono imperfette, ma l’Assemblea Nazionale, così com’è composta, limita almeno l’arroganza del Presidente che vuole costantemente mandare in frantumi il Paese.

Tra la distruzione dei servizi pubblici, quella del diritto del lavoro, già intrapresa sotto Hollande, la deindustrializzazione della Francia, l’eliminazione dei contadini, la svendita di ciò che resta, la sottomissione del paese alle istituzioni finanziarie internazionali, la progressiva abolizione dei diritti sociali assistenza, compresa la disoccupazione e la previdenza sociale, la distruzione dei piani pensionistici, i francesi sono stremati dalle sue riforme turbo-liberali.

Per far dimenticare l’annientamento dei francesi, ha voluto essere il Grand Manitou dei Giochi Olimpici, che stanno rovinando la Francia, svuotando Parigi dai resti delle classi operaie e degradando la città trasformata in un vasto cantiere urbano finiscono per distruggere il patrimonio architettonico e trasformarlo in una città internazionale senza fascino né poesia, adornata da edifici di architettura decostruttivista.

Per far dimenticare il prevedibile disastro economico post-Olimpico, ha dichiarato guerra addirittura alla Russia, volendo intervenire sul posto presso i giovani che verranno distrutti e rischiando un’escalation che potrebbe concludersi con la vetrificazione dell’Europa. (gli USA restano, come al solito, prudentemente in disparte).

I francesi hanno detto no , anche se in modo un po’ caotico e votando per l’unica alternativa presentata dai media come non tale.

Se guardiamo più da vicino, Macron è certamente superato dal RN, ma anche dalla sinistra, se aggiungiamo LFI, la sinistra “unita” e il PS. Ora sono una minoranza nel paese.

Ha deciso che le elezioni si svolgeranno molto rapidamente. È ovvio che questa scelta non è un capriccio, ma è stata calcolata ben prima dei risultati.

Riprendersi come unico baluardo contro l’estrema destra, cogliere di sorpresa i suoi avversari a destra e a sinistra e vincere con un colpo di stato politico un’elezione che senza il voto della maggioranza sarebbe persa in anticipo. Avrà dalla sua parte tutti i canali d’informazione, i principali quotidiani, i mass media. Con i divieti che diventano sempre più diffusi nell’espressione pubblica, e l’offesa all’opinione pubblica che diventa una minaccia contro qualsiasi vero democratico, le condizioni per un dibattito democratico non sono e non saranno soddisfatte, se non altro a causa della fretta del calendario. Come un alchimista, questa fretta fa parte della sua tattica, presentandosi solo di fronte all’ignoto e giocando sulla paura.

Questo modo di fare è una trappola tesa ai francesi, tesa alla democrazia, tesa alla rappresentatività nazionale.

Questo è l’ennesimo insulto al popolo francese. Probabilmente non avrebbe voluto sciogliere l’Assemblea nazionale, ma sciogliere lo stesso popolo francese. Dimostra di odiare la popolazione, e che la sua Francia è composta da un’oligarchia che governa tutto, con una popolazione composta da una coorte di individui ignoranti che ingoiano tutte le infamie del turbocapitalismo di cui lui è il rappresentante. Non è un caso che il nostro Paese ospiti l’uomo più ricco del pianeta. Per gli ultra miliardari la Francia è “open bar”.

Questo scioglimento è infatti una dichiarazione di guerra contro i francesi. Sperando che se ne rendessero conto.

fine citazione

bild22

Il quotidiano tedesco Bild ha riferito oggi che Macron ha informato Ursula Vonder Leyen del suo progetto di dissoluzione e che le ha spiegato la sua strategia (una trappola del caos).

Il calcolo di Macron è semplice. Cogliete tutti di sorpresa annunciando elezioni e una campagna molto breve. Il contesto non sarà lo stesso delle elezioni europee. Secondo Macron, nella migliore delle ipotesi, lo stupore generale impedirà alla RN di vincere. E se, nella peggiore delle ipotesi per Macron, il Rn riuscisse a vincere le elezioni e ad avere la maggioranza: si tratterà allora di insediare Bardella a Matignon e di ‘grignare il Rn’ costringendolo a governare senza “riuscire a ottenere risultati” coerente con il suo programma, il tutto accompagnato dal caos sociale, affinché Marine Le Pen non abbia più alcuna possibilità di vincere nel 2027″

La cosa viene ipotizzata anche da Uguaglianza e riconciliazione:

“L’idea nuova è quella di approvare una riforma costituzionale (…) con un mandato di 6 anni e un mandato intermedio organizzato a metà. Ecco allora l’ipotesi di scioglimento, che consentirebbe – magari dopo le elezioni europee – di portare Giordania Bardella come primo ministro, in ogni caso il Raggruppamento Nazionale a Matignon, per bruciarlo con l’esercizio del potere. Qualunque cosa accada, dobbiamo capire che l’ossessione di Emmanuel Macron è rimanere al potere dopo il 2027.

In altri termini: lo scioglimento sarebbe solo uno scenario scritto da tempo per rendere il Paese ingovernabile e prepararsi alla ripresa entro il 2027. Ci riuscirà Macron? Vedremo…

 

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