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Maria Zakharova: Stati Uniti e le porte girevoli dei terroristi tra Ucraina e Medioriente

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Il presidente Putin ha acceso una candela nella chiesa della Natività della Theotokos per le vittime dell’attacco terroristico Crocus, poco dopo questa solenne celebrazione religiosa, la portavoce del Ministero degli Esteri Maria Zakharova ha valutato molto seriamente in relazione all’attacco a Crocus City Hall, dicendo che gli Stati Uniti fungono da catalizzatore per la formazione e il potenziamento di gruppi radicali e terroristici nella regione:

MOSCA, 25 marzo. /TASS/. Dopo l’attacco a Crocus City Hall, gli Stati Uniti cercano di tirare fuori dai guai l’Ucraina menzionando lo Stato Islamico (IS, ISIS, bandito in Russia), e di coprire se stessi e il regime di Zelensky che hanno creato, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova in un articolo per kp.ru.

“Gli ingegneri politici americani si sono messi all’angolo con le loro favole secondo cui l’attacco a Crocus City Hall è stato perpetrato dal gruppo terroristico ISIS“, ha sottolineato la diplomatica. “Da qui i salvataggi quotidiani di Washington nei confronti dei suoi protetti a Kiev, e il tentativo di coprire se stessi e il regime di Zelensky che hanno creato con lo spauracchio dell’ISIS fuorilegge.”

Zakharova ha sottolineato che una serie di fattori indicano direttamente e indirettamente il coinvolgimento delle autorità statunitensi nel sostegno al terrorismo ucraino.

“Miliardi di dollari e una quantità senza precedenti di armi, investiti senza controlli e con l’uso di schemi di corruzione nel regime di Kiev, la retorica aggressiva nei confronti della Russia, il nazionalismo rabbioso, il divieto di colloqui di pace sull’Ucraina, gli infiniti appelli a una soluzione con la forza del conflitto, il rifiuto di condannare i lunghi anni di attacchi terroristici, condotti dal regime di Kiev, e il massiccio sostegno informativo e politico a qualsiasi azione di Zelensky, anche la più atroce“, ha elencato.

La portavoce ha inoltre sottolineato che in precedenza l’intervento degli Stati Uniti negli affari del Medio Oriente ha portato all’emergere, al rafforzamento e all’istituzionalizzazione di una serie di gruppi radicali e terroristici che rimangono attivi nella regione ancora oggi.

“Qual è la logica, potreste chiedere? Soldi e potere. E, considerando il divieto giuridico internazionale sugli interventi diretti, si tratta anche di seminare un ‘caos controllato’ e di rimodellare l’ordine mondiale per mano dei terroristi“, ha continuato. “Attenzione, una domanda per la Casa Bianca: siete sicuri che fosse l’ISIS, non cambierete idea più tardi?”