Mediterraneo orientale: le flotte USA di Russia e USA si preparano allo scontro

L’area di Idlib è diventata l’ultimo rifugio sicuro per i terroristi di Al-Qaida dopo che le truppe siriane hanno riconquistato la maggior parte della Siria. Gli USA nei giorni scorsi insieme a Francia e Gran Bretagna – secondo quando rivelato dal Ministero della Difesa russa –  hanno preparato un attacco false flag con armi chimiche da far ricadere sull’esercito siriano con la stessa dinamica usata precedentemente, Il 6 luglio gli esperti OPCW hanno dichiarato di non aver trovato la prova dell’utilizzo di gas nervino nell’attacco che secondo le milizie ribelli jihadiste filo-saudite sarebbe stato compiuto il 7-8 aprile scorso dalle truppe governative siriane nel sobborgo di Douma, nell’area di Ghouta Orientale. Perciò la Federazione Russa ha schierato davanti alle coste siriane una squadra navale e sembra decisa a rispondere ad una eventuale aggressione occidentale. Il seguente articolo che descrive lo schieramento è del blog  di Vercesi che ha realizzato una accurata indagine sulla composizione della flotta russa.

Vietato Parlare

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In quella, che , a tutti gli effetti è divenuta una tonnara, ove in poche migliaia di miglia nautiche quadrate , al largo della Siria, incrociano alcune delle navi da guerra meglio armate delle due superpotenze (senza contare il fatto che non conosciamo , con esattezza, quanti sommergibili siano presenti sotto il pelo dell’acqua in questo momento).

Perciò cerchiamo, con questo nostro piccolo ma, spero esaustivo contributo di farvi comprendere che, mai come ora , si è vicini ad uno scontro aero-navale tra USA e Federazione Russa.

Infatti la sensazione che un osservatore imparziale coglie è che, in questa occasione, la Russia si comporterà in modo molto ma, molto diverso rispetto alla totale passività mostrata nei due precedenti attacchi aero-missilistici della “coalizione” su obiettivi siriani, in risposta alle due false flag di Khan Sheykun e Douma (aprile 2017 ed aprile 2018). Perché diciamo questo? Per meglio comprendere un quadro completamente mutato, anzi invertito rispetto alle passate occasioni , dobbiamo considerare un aspetto puramente tattico -militare.

In questo momento, al largo della Siria.come fa notare 3mv.ru si è formata la più potente squadra navale russa da quando ha preso il via l’operazione anti terroristica , ovvero settembre 2015.
ma è proprio analizzando la composizione di questa squadra navale che si evince facilmente come essa, non si sia formata con l’unica intenzione di colpire i terroristi con missili da crociera “Kalibr”.

Infatti, detta squadra si compone di diversi vascelli alcuni dei quali, da un punto di vista strettamente militare , non dovrebbero trovarsi laggiù’ se l’obiettivo unico della BMF-RF( marina militare russa) fosse davvero quello di colpire, da distanza di sicurezza, le posizioni dei terroristi nellla regione di #idlib.

Cominciamo dalle due unità anti-sommergibile provenienti dalla Flotta del Nord, l’incrociatore lanciamissili “Marschal Ustinov” e la grande nave anti sommergibile “Severomorsk”.

Entrambe le unità, anche l’incrociatore lanciamissili, sono dotate di armi idonee alla distruzione di natanti sottomarini ed entrambe le unità anno già condotto, davanti al mare siriano, esercitazioni speciali, durante le quali si sono allenati per rilevare un sottomarino nemico e costringerlo a riemergere .va notato che, insieme alla grande nave anti sommergibile “Severomorsk  ,fa parte del gruppo navale il pattugliatore “Pytljvij”. Queste due navi , la “pytljvij” e la “Severomorsk ” sono ambedue ampiamente armate di torpedo anti navali ed anti sommergibile ,di artiglieria pesante navale,oltre che di missili in grado ovviamente di distruggere navi o sottomarini nemici.

Anche sotto il mare , per quello che ne sappiamo, incrociano due sottomarini con propulsione diesel, modernissimi ,varati tra il 2014 ed il 2016 ,della BMK-RF.
vero è che entrambi le unità sottomarine (la B-268-” Velikij Novgorod” e la B-271 “Kolpino” ) sono equipaggiate con missili da crociera “kalibr” ma, cosa ben più importante ambedue le unità sono armate con missili anti aereo e con torpedini . In particolare ,in tutto ammonta a 34 il numero di siluri a loro disposizione.

A completare la squadra navale russa , altre numerose unità, a volte erroneamente messe per prime, come fossero le vere ammiraglie della potente formazione,composta da quasi 15 unità, che incrocia la largo della Siria.

Iniziamo proprio ad analizzare le due supposte ammiraglie , ovvero le tre fregate lanciamissili ,tutte in grado di lanciare missili da crociera “kalibr” che già si sono distinti per la loro precisione .
stiamo parlando della “Admiral Essen ” e della “Admiral Grigorovic” . Fino ad oggi si supponeva che fossero le uniche fregate lanciamissili della BMF-RF. presenti nel mediterraneo orientale .
apprendiamo invece oggi, dagli amici di ru.vesna che a queste due unità si è andata ad aggiungere un altra fregata, la “admiral makarov”.

A quanto ne sappiamo noi, cumulativamente,le tre fregate possono disporre oltre che dei kalibr anche di altri temibili armamenti.

La modernissima “Admiral Makarov” varata nel 2012 dispone di 8 missili antinave 3M55″Onix” e 8 missili antisommergibile .lo stesso vale per la “Admiral Essen”anche lei di recente varo e che è inoltre attrezzata per la “guerra elettronica”così come la “Grigorovic”, considerata la numero 1 della squadra, come detto .

A completare la squadra che incrocia al largo, tre “piccole”lanciamissili: la “Grad Svijashk”,la “Velikij Ustiug” e la “Vyšnij Voločëk” tutte comunque armate sino ai denti e dotati oltre che di cannoni navali ed anti aerei anche di circa 8 missili kalibr ciascuna.

Poi ad incrociare in siria abbiamo la succitata  “Marshal Ustinov” (in realtà è lei e non la Grigorovich come molti pensano, la nave più importante e meglio armata della squadra ) la decana della formazione, risalente infatti ,in quanto a varo, agli anni 80′.

Questo incrociatore lanciamissili, non possiede misslil “kalibr ” ma ,in compenso , è stato recentemente adattato ad ospitare ben 16 stazioni di lancio di missili antinave “basalt” che vanno ad affiancarsi ai già numerosi missili già a disposizione di questo incrociatore ,il quale  stazza ben 11.280 tonnellate.

L’incrociatore è inoltre, come accennato in precedenza in grado di affondare sottomarini nemici o costringerli all’emersione oltre che dotato di una serie di batterie anti aeree ed antimissilistiche .
a completare questo quadro, già di per se ,in un certo senso inquietante alcune grosse unità che ci avvertono già giunte in rada a #tartous.

Si tratta di due grosse navi da sbarco ,la “Nikolai Nilchenkov ” e la “Orsk” (non sappiamo se erano cariche di fanti di marina al loro arrivo, ru.vesna parla unicamente di attrezzature militari recate in Siria ) oltre che siamo a conoscenza del fatto che ,ha varcato il bosforo una nave tecnica di salvataggio -un rimorchiatore della flotta del mar nero, il “professor Nikolai Muru” segno chiaro che si temono possibili perdite da scontri o avarie mentre la presenza a Tartous di due motonavi, la “Turbinist” e la “valentin pikul” , due unità in grado di fungere anche da dragamine,oltre che ovviamente di posamine, completa una  formazione navale,la quale dimostra ,con la sua composizione, di poter operare in assoluta autonomia dalla sede di Sebastopoli. come vedete da questa ampia e necessaria digressione, essa è stata volutamente posta dal comando della flotta del mar nero che ha il comando su questa zona di mare dal 2013,, a difesa della Siria e delle truppe russe in Siria.

Stiamo parlando di una formazione di inusitata potenza , con otto vascelli in grado di lanciare missili da crociera “kalibr”,idonea non solo a colpire in profondità le roccaforti terroristiche in siria,ma  anche di difendersi da vascelli da guerra nemici oltre che da aerei e missili.

Secondo ru.vesna, si tratta di una dura risposta russa al rischio che gli americani possano intraprendere un altra avventura in siria- risposta che ha mutato completamente l’equilibrio delle forze navali nella regione.

navi russe

Sa come si è arrivati a questo confronto e come se ne uscirà? 

Si è arrivati fin qui non solo perchè la intelligence russo-siriana ha appurato che è in vista l’ennesima false flag chimica inscenata dai caschi bianchi, con l’aiuto di agenti stranieri, nella provincia di idlib (vedi:https://vercesiblogspot.blogspot.com/…/il-general-konashenk… ).

La minaccia di nuovi raid missilistici o aereo missilistici americani in Siria è concreta e reale ma non è affatto detto che siano più o meno simili a quelli dell’aprile 2017 e 2018.
In particolare i due attacchi sono stati una “buffonata” dal punto di vista militare con gli americani che avvertivano i russi dell’imminente attacco, e che fornivano le coordinate delle sedi bersaglio, tempestivamente evacuate di uomini e mezzi.

Quindi a Mosca sono saltati sulla sedia ed hanno immediatamente drizzato le antenne, dopo che il Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, John Bolton, ha comunicato al isuo omologo segretario del Consiglio di sicurezza russo Nikolai Patrushev, che Washington “risponderà con un’azione militare più forte” rispetto a prima, se Damasco userà le armi chimiche.
Patruschev che è un noto “falco” ed è molto vicino al Presidente Putin sicuramente si attivava immediatamente riferendo al Capo dello Stato.

Questa affermazione di Bolton ,insieme con le minacce di trump,il quale ha minacciato di lanciare nuovi attacchi contro obiettivi nell’esercito siriano, proprio nel momento in cui questo si prepara a lanciare un’operazione per liberare provincia di Idlib ha indotto il comando delle forze armate a rovesciare il tavolo.

Per quel che ne sappiamo, in questo momento,la disparità delle forze in campo è notevole,con i russi che soverchiano gli occidentali.

Anche se sappiamo che nel mediterraneo orientale giungeva un cacciatorpediniere dotato di ben 28 missili da crociera “tomahawk”,teoricamente in grado di colpire l’intero territorio siriano,la USS-“ross”.

Un altro grosso cacciatorpediniere , dotato di simile armamento missilistico la USS-“The Sullivans” che dovrebbe poter essere armata di 56 tomahawk (in realtà in totale può scagliare 90 missili di vario tipo) incrocia invece nel mar persico,sempre a portata di tiro dal territorio siriano . Sicura è anche la presenza ,in una base qatariota di un bombardiere strategico В-1В con 24 missili da crociera JASSM.

Per quanto riguarda il naviglio sottomarino, non dovrebbero incrociare sommergibili a propulsione nucleare USA ma, è possibile comunque l’arrivo di sottomarini come lo SSGN-726 “Ohio”, sempre a propulsione nucleare È anche difficile prevedere se il Regno Unito e la Francia si uniranno a un possibile attacco . Gli esperti lo considerano improbabile, a differenza del passato e questo proprio per il fatto che si paventa che il gruppo russo in Siria prenderà parte alla respinta di un eventuale attacco missilistico.

Gli americani, dunque dovrebbero rimanere soli, a reggere il cerino di una eventuale risposta russa.

A questo punto, vantando una momentanea superiorità tale risposta potrebbe esserci ,almeno secondo vari analisti che concordano tutti sul fatto che le difese anti aeree ed antimissilistiche siriane, affidate ai vari “pantsir C-1”, “Buk-M2” non garantiscono ad assad un’affidabile difesa aerea della Siria.

Allo stesso tempo, secondo il comando russo, gli USA stanno affrettando il più possibile la preparazione a nuovi raids e, come spiegato dal rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa Igor Konashenkov è possibile che la .messa in scena da parte dei militanti di “Hayat Tahrir al-Sham ‘(vietato in Russia) con l’uso di” armi chimiche sia imminente.

Da parte sua, il Pentagono ha espresso la speranza che le navi russe nel Mediterraneo agiranno in conformità con le leggi internazionali. Il rappresentante del dipartimento di difesa USA, Erik Pehon ha spiegato che i dati presentati del Ministero della Difesa russo non corrisponderebbero al reale stato delle cose.

Possibile anche che, come nel passato, Stati Uniti e l Russia concordino nuovamente che le unità miliatri russe in Siria non cadranno sotto gli attacchi missilistici dell’Occidente.
In questo senso sembra andare la assenza di dichiarazioni ufficiali ,il che pare indicare che la Russia non intende prendere parte attiva ai prossimi eventi.

Tuttavia come detto c’è un nuovo fattore all’orizzonte che distingue completamente il presente dal recente passato , quando per esempio dopo le prime due false flag , non solo erano presenti unità navali franco-britanniche ma , anche un numero superiore di navi americane, ivi comprese alcune portaerei nucleari.

Oggi i rapporti di forze son capovolti e ,la superiorita’ delle forze in campo, unita all'”accumularsi” in tempi ravvicinati di sempre nuove provocazioni ed alla possibile perdita di prestigio della russia nei confronti dell’alleato siriano ,potrebbe indurre il comando russo ad una risposta ben diversa da quella,in buona sostanza inesistente  ,dei due analoghi episodi del recente passato.

LINKhttps://3mv.ru/115702-v-sredizemnom-more-sformirovan-udarnyy-kulak-rossiyskogo-flota.html
LINKhttp://rusvesna.su/news/1535209683
LINKhttp://in24.org/world/32880

fonte: https://vercesiblogspot.blogspot.com/2018/08/mediterraneo-orientale-le-flotte-di-usa.html

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