Probabilmente voteremo in autunno perché – salvo un ripensamento delle politiche attuali – ci aspetterà un autunno ‘lacrime e sangue ‘. L’ipotesi del voto in autunno consentirebbe il mantenimento delle attuali formazioni politiche in Parlamento, prima del razionamento dell’energia e con i prezzi ancora più elevati dei beni di consumo.
Se così non fosse, i vecchi partiti sarebbero spazzati via dalle proteste popolari. Invece, il voto in autunno consentirebbe un nuovo ‘governo di garanzia‘ che vorrebbe dire per i poteri globalisti atlantici di assicurare lo status quo blindato nel nostro paese per ulteriori 5 anni, continuare l’illogica campagna vaccinista e la guerra in Ucraina escludendo ogni prospettiva di pace.
Quindi tutto quello spettacolo che noi vediamo, equivale niente di più che al ‘poliziotto buono e poliziotto cattivo’: è solo un gioco delle parti, a cui i media e persino il Meeting di Rimini non solo si prestano, ma forniscono il proprio supporto.
In particolare è del tutto evidente che il Meeting di Rimini supporti l’operazione in corso. Ha infatti aderito all’Agenda 2030, il progetto UE che “mira ad esempio a garantire il benessere di tutte le persone, lo sviluppo economico, la protezione dell’ambiente, affrontando aspetti come la pace, lo Stato di diritto e il buongoverno, essenziali per la promozione dello sviluppo sostenibile”.
La deriva del Meeting si può osservare tangibilmente scorrendo la lista dei personaggi invitati al Meeting. Tra questi ci sono Draghi, Speranza, Figliuolo, Pregliasco, Colao, Gentiloni. Ciò che sconcerta è l’adeguamento al paradigma in corso decisamente anti-cristiano, a cui tutti i soggetti menzionati fanno parte.
In proposito trovo opportuno il giudizio di una lettrice che scrive a Sabino Paciolla, “CL ha in passato stigmatizzato, giustamente, quel processo di secolarizzazione nel nostro continente che ha sostituito la fede religiosa con una malintesa fede in una scienza in qualche modo divinizzata (mentre essa non è ontologicamente in grado di offrire una risposta totalizzante all’uomo, nemmeno nel proprio specifico ambito).
Ma una tale attesa collettiva, attraverso meccanismi scientificamente preordinati, è stata manipolata dai centri di potere al fine di inserirsi in modo funzionale in un processo di progressiva decostruzione di quelle garanzie e diritti che in un contesto (ormai ex) liberal–democratico sembravano assodati, spingendoci verso un’impostazione sociopolitica totalitaria. Ed è ciò che nelle analisi di certe personalità nell’ambito cattolico manca totalmente, concentrandosi su aspetti medico, sanitari e virologici così come presentati dal mainstream ovvero secondo una narrativa univoca ed indiscutibile”.
Ormai siamo oltre la ‘mutazione genetica‘ di cui si parlava nel 2021 ed il cammino è sicuro.
Certo, l’obiezione potrebbe essere che al Meeting ci sono sempre eventi positivi e valorizzatori. Questo è vero ma a che pro, se il filo conduttore ove questi eventi si inseriscono è altro?
Spero che presto il ‘criterio guida’ per organizzare eventi culturali – anche se questo probabilmente costerà l’essere più poveri – ritorni ad essere quello ottimamente ricordato ed espresso da Benedetto XVI in occasione di un incontro con i parroci della Diocesi di Roma, (Giovedì, 10 marzo 2011):
Poi viene il brano sul martirio imminente. Qui c’è una frase molto importante, che vorrei un po’ meditare con voi: “Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti come custodi per essere pastori della Chiesa di Dio, che si è acquistata con il sangue del proprio Figlio” (v. 28).
Comincio con la parola “vegliate”. Qualche giorno fa, ho tenuto la catechesi su san Pietro Canisio, apostolo della Germania al tempo della Riforma, e mi è rimasta in mente una parola di questo Santo, una parola che era per lui un grido d’angoscia nel suo momento storico. Egli dice: “Vedete, Pietro dorme, Giuda è sveglio”.
Questa è una cosa che ci fa pensare: la sonnolenza dei buoni. Papa Pio XI ha detto: “il problema grande del nostro tempo non sono le forze negative, è la sonnolenza dei buoni”. “Vegliate”: meditiamo questa cosa, e pensiamo che il Signore nell’Orto degli Ulivi per due volte ha detto ai suoi apostoli: “Vegliate!”, ed essi dormono.
“Vegliate”, dice a noi; cerchiamo di non dormire in questo tempo, ma di essere realmente pronti per la volontà di Dio e per la presenza della sua Parola, del suo Regno. (Benedetto XVI)
patrizioricci by @VPNews